Question Time, chiarimenti su manifestazione del 15 marzo e Prati di Caprara
L'assessora Valentina Orioli, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) su manifestazione del 15 marzo e Prati di Caprara.Domanda della consigliera Palumb...
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L'assessora Valentina Orioli, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) su manifestazione del 15 marzo e Prati di Caprara.
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti i lanci di agenzia Dire che evidenziano il disappunto del Comitato Generazione No Speculazione sul fatto che l’Amministrazione abbia elogiato la manifestazione di venerdì scorso messa in atto dagli studenti per difendere il clima mentre ha ignorato la mobilitazione dei cittadini bolognesi che si è svolta sabato scorso per salvaguardare il bosco dei Prati di Caprara e l’ex Cierrebi. Visto che la Giunta incontrerà a breve una delegazione di studenti bolognesi per affrontare il tema della tutela dell’ambiente. Pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo argomento e per sapere se non ritengano necessario dare ascolto anche ai tanti cittadini scesi in piazza a tutela del bosco spontaneo presente ai Prati di Caprara e per la valorizzazione dell’ex Cierrebi".
Risposta dell'assessora Orioli
"In premessa vorrei sottolineare ancora una volta che la manifestazione dello scorso venerdì ha rappresentato un evento di scala mondiale, e ribadisco quello che ho detto: è molto importante che la politica avvii su questo una riflessione seria ed approfondita, anche per la rilevanza straordinaria dell'evento non fosse altro per i numeri: la manifestazione si è svolta in 1.964 città di cui 238 in Italia. La dimensione locale di Friday for Future, per altro imponente, è solo una parte di un movimento che ha respiro globale, un movimento di giovani con cui abbiamo iniziato a confrontarci con franchezza, anche partendo da posizioni a volte confuse, a volte molto chiare, ma insomma senza nasconderci dietro alle nostre reciproche certezze.
Venendo al merito della domanda, in cui si chiede se non si ritenga dare ascolto 'ai tanti cittadini scesi in piazza a tutela del bosco spontaneo presente ai Prati di Caprara', a me non sembra che l'Amministrazione comunale non abbia dato ascolto a questi cittadini e non lo faccia. Mi preme ricordare che pochi mesi fa, con l'ordine del giorno 383 del 10 settembre 2018, il Comune di Bologna ha indetto un’Istruttoria pubblica, ai sensi dell'art. 12 dello Statuto Comunale, sul tema della 'pianificazione urbanistica del Comune di Bologna, con particolare riferimento all’area territoriale dello Stadio comunale fino ai Prati di Caprara (POC relativo alla zona Prati Caprara Est ed Ovest e previsioni urbanistiche per l’area del CIERREBI)'. Ci sono state sedute di pubblico dibattito, c'eravamo tutti, la Giunta, il Consiglio, è stata predisposta la Relazione conclusiva sull'andamento dei lavori, comprendente la raccolta degli atti consegnati, ordinati in modo agevole per la consultazione. Questa relazione, trasmessa a tutti i Consiglieri comunali e ai partecipanti all'Istruttoria, è stata la base per la successiva discussione nelle Commissioni consiliari e in Consiglio, finalizzata all'esame delle risultanze dell'istruttoria pubblica e all'adozione dell'atto finale. Lunedì 10 dicembre 2018 il Consiglio Comunale si è riunito per discutere ed approvare gli ordini del giorno e in particolare l'ordine del giorno conclusivo dell'Istruttoria pubblica e avente il seguente oggetto: 'Ordine del giorno contenente gli indirizzi del Consiglio comunale al Sindaci e alla Giunta in merito al futuro dell'area dei Prati di Caprara a seguito dell'istruttoria pubblica'.
La Giunta sta operando per dare seguito a questo ordine del giorno, quindi l'affermazione che l'Amministrazione abbia 'ignorato' la manifestazione o l'interesse dei cittadini non mi sembra che trovi riscontro nella realtà ma anzi è vero il contrario, cioè che su questi temi è stata attivata la modalità più alta di confronto prevista dallo Statuto Comunale. Una modalità ha previsto il coinvolgimento diretto e sostanziale del Consiglio, organo deputato a determinare l'indirizzo politico-amministrativo del Comune. E' stato fatto un lavoro di ascolto approfondito e si è entrati nel merito delle questioni essendo, peraltro, che i temi dell'istruttoria riguardano competenze esplicite del Consiglio stesso quali la pianificazione urbanistica.
Detto questo, che mi pare doveroso ricordare perché è stato un grandissimo impegno soprattutto in termini di ascolto da parte di tutti, io vorrei dire la stessa cosa che ho iniziato a dire ai ragazzi che ho incontrato e che probabilmente incontrerò ancora il prossimo martedì e forse ancora più avanti, e cioè che considerare la città in termini di ambiente, o meglio di ecosistema urbano prendendo a prestito un termine che spesso usa Legambiente anche con riferimento ai suoi rapporti annuali, significa guardare alla città nel suo assetto complessivo tenendo conto di tutte le risorse ambientali, quindi non solo verde ma aria, acqua, suolo, di tutte le parti della città e delle relazioni che intercorrono tra esse. Io credo che trattare un solo aspetto, una sola questione avulsa dal contesto, facendola magari diventare una bandiera, forse può aiutarci a mettere l'ambiente sotto ai riflettori ma a lungo termine non aiuterà l'ambiente. Noi abbiamo bisogno di guardare a tutte le cose insieme, quindi se parliamo di Prati di Caprara dobbiamo considerare questa grande area come uno dei luoghi più centrali e più strategici nel futuro di una città viva, che cresce e che ha ottime prospettive di trasformazione e di miglioramento anche delle sue qualità ambientali e di questo secondo me dobbiamo essere contenti perché non è affatto scontato. Dobbiamo guardare ai Prati di Caprara insieme allo Scalo Ravone, alle ex Ogr, come una delle aree più strategiche e decisive per il futuro della città, un'area il cui futuro è legato al completamento dell'Sfm, alla realizzazione della prima linea del tram, all'insediamento di funzioni di eccellenza magari collegate a importanti presenze che sono già in questa zona, come l'Ospedale Maggiore e l'Opificio Golinelli. Un'area certo anche riccamente dotata di verde, come è stato ribadito attraverso l'istruttoria pubblica. Questo approccio complessivo alle trasformazioni urbane dal mio punto di vista è decisivo in termini ambientali e non è un caso se l'Amministrazione comunale di Bologna ha sempre aderito ai patti e agli accordi internazionali che promuovono un approccio globale ai problemi e ai temi ambientali nelle città. A questo proposito colgo l'occasione per aggiornarvi sul fatto che la Giunta nel corso dell'ultima seduta ha approvato, e naturalmente questa però è una delibera di Consiglio quindi ne discuteremo ancora su mia proposta, la delibera di adesione al Patto dei sindaci per il clima e l'energia, che alza ulteriormente l'asticella degli obiettivi sulle riduzioni di emissione di anidride carbonica e altri gas serra portandoli al 2030 e impone una serie di misure, alcune delle quali peraltro già intraprese dal Comune di Bologna, come quella di dotarsi di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Questa adesione però per noi è importante perché ci permette appunto di alzare un po' l'asticella di tutti gli obiettivi e le prestazioni che entreranno nel nuovo piano urbanistico e anche di aggiornare tutti i nostri inventari delle emissioni, e quindi di riassumere un impegno che questo Comune ha assunto già da moltissimi anni. Infine, completo questo bollettino delle notizie sull'ambiente, aggiornandovi sul fatto che abbiamo appena pubblicato l'ultimo bilancio arboreo obbligatorio, cioè quello di fine mandato 2016, ma abbiamo fatto di più, lo abbiamo aggiornato fino ad oggi. Il nostro bilancio arboreo dice che dal 2016 a questo momento, il bilancio degli alberi pubblici censiti singolarmente del Comune di Bologna, segna più quattromila unità. Questo a me sembra un risultato di tutto rispetto e quindi ci tenevo a condividerlo con voi. Grazie".
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti i lanci di agenzia Dire che evidenziano il disappunto del Comitato Generazione No Speculazione sul fatto che l’Amministrazione abbia elogiato la manifestazione di venerdì scorso messa in atto dagli studenti per difendere il clima mentre ha ignorato la mobilitazione dei cittadini bolognesi che si è svolta sabato scorso per salvaguardare il bosco dei Prati di Caprara e l’ex Cierrebi. Visto che la Giunta incontrerà a breve una delegazione di studenti bolognesi per affrontare il tema della tutela dell’ambiente. Pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo argomento e per sapere se non ritengano necessario dare ascolto anche ai tanti cittadini scesi in piazza a tutela del bosco spontaneo presente ai Prati di Caprara e per la valorizzazione dell’ex Cierrebi".
Risposta dell'assessora Orioli
"In premessa vorrei sottolineare ancora una volta che la manifestazione dello scorso venerdì ha rappresentato un evento di scala mondiale, e ribadisco quello che ho detto: è molto importante che la politica avvii su questo una riflessione seria ed approfondita, anche per la rilevanza straordinaria dell'evento non fosse altro per i numeri: la manifestazione si è svolta in 1.964 città di cui 238 in Italia. La dimensione locale di Friday for Future, per altro imponente, è solo una parte di un movimento che ha respiro globale, un movimento di giovani con cui abbiamo iniziato a confrontarci con franchezza, anche partendo da posizioni a volte confuse, a volte molto chiare, ma insomma senza nasconderci dietro alle nostre reciproche certezze.
Venendo al merito della domanda, in cui si chiede se non si ritenga dare ascolto 'ai tanti cittadini scesi in piazza a tutela del bosco spontaneo presente ai Prati di Caprara', a me non sembra che l'Amministrazione comunale non abbia dato ascolto a questi cittadini e non lo faccia. Mi preme ricordare che pochi mesi fa, con l'ordine del giorno 383 del 10 settembre 2018, il Comune di Bologna ha indetto un’Istruttoria pubblica, ai sensi dell'art. 12 dello Statuto Comunale, sul tema della 'pianificazione urbanistica del Comune di Bologna, con particolare riferimento all’area territoriale dello Stadio comunale fino ai Prati di Caprara (POC relativo alla zona Prati Caprara Est ed Ovest e previsioni urbanistiche per l’area del CIERREBI)'. Ci sono state sedute di pubblico dibattito, c'eravamo tutti, la Giunta, il Consiglio, è stata predisposta la Relazione conclusiva sull'andamento dei lavori, comprendente la raccolta degli atti consegnati, ordinati in modo agevole per la consultazione. Questa relazione, trasmessa a tutti i Consiglieri comunali e ai partecipanti all'Istruttoria, è stata la base per la successiva discussione nelle Commissioni consiliari e in Consiglio, finalizzata all'esame delle risultanze dell'istruttoria pubblica e all'adozione dell'atto finale. Lunedì 10 dicembre 2018 il Consiglio Comunale si è riunito per discutere ed approvare gli ordini del giorno e in particolare l'ordine del giorno conclusivo dell'Istruttoria pubblica e avente il seguente oggetto: 'Ordine del giorno contenente gli indirizzi del Consiglio comunale al Sindaci e alla Giunta in merito al futuro dell'area dei Prati di Caprara a seguito dell'istruttoria pubblica'.
La Giunta sta operando per dare seguito a questo ordine del giorno, quindi l'affermazione che l'Amministrazione abbia 'ignorato' la manifestazione o l'interesse dei cittadini non mi sembra che trovi riscontro nella realtà ma anzi è vero il contrario, cioè che su questi temi è stata attivata la modalità più alta di confronto prevista dallo Statuto Comunale. Una modalità ha previsto il coinvolgimento diretto e sostanziale del Consiglio, organo deputato a determinare l'indirizzo politico-amministrativo del Comune. E' stato fatto un lavoro di ascolto approfondito e si è entrati nel merito delle questioni essendo, peraltro, che i temi dell'istruttoria riguardano competenze esplicite del Consiglio stesso quali la pianificazione urbanistica.
Detto questo, che mi pare doveroso ricordare perché è stato un grandissimo impegno soprattutto in termini di ascolto da parte di tutti, io vorrei dire la stessa cosa che ho iniziato a dire ai ragazzi che ho incontrato e che probabilmente incontrerò ancora il prossimo martedì e forse ancora più avanti, e cioè che considerare la città in termini di ambiente, o meglio di ecosistema urbano prendendo a prestito un termine che spesso usa Legambiente anche con riferimento ai suoi rapporti annuali, significa guardare alla città nel suo assetto complessivo tenendo conto di tutte le risorse ambientali, quindi non solo verde ma aria, acqua, suolo, di tutte le parti della città e delle relazioni che intercorrono tra esse. Io credo che trattare un solo aspetto, una sola questione avulsa dal contesto, facendola magari diventare una bandiera, forse può aiutarci a mettere l'ambiente sotto ai riflettori ma a lungo termine non aiuterà l'ambiente. Noi abbiamo bisogno di guardare a tutte le cose insieme, quindi se parliamo di Prati di Caprara dobbiamo considerare questa grande area come uno dei luoghi più centrali e più strategici nel futuro di una città viva, che cresce e che ha ottime prospettive di trasformazione e di miglioramento anche delle sue qualità ambientali e di questo secondo me dobbiamo essere contenti perché non è affatto scontato. Dobbiamo guardare ai Prati di Caprara insieme allo Scalo Ravone, alle ex Ogr, come una delle aree più strategiche e decisive per il futuro della città, un'area il cui futuro è legato al completamento dell'Sfm, alla realizzazione della prima linea del tram, all'insediamento di funzioni di eccellenza magari collegate a importanti presenze che sono già in questa zona, come l'Ospedale Maggiore e l'Opificio Golinelli. Un'area certo anche riccamente dotata di verde, come è stato ribadito attraverso l'istruttoria pubblica. Questo approccio complessivo alle trasformazioni urbane dal mio punto di vista è decisivo in termini ambientali e non è un caso se l'Amministrazione comunale di Bologna ha sempre aderito ai patti e agli accordi internazionali che promuovono un approccio globale ai problemi e ai temi ambientali nelle città. A questo proposito colgo l'occasione per aggiornarvi sul fatto che la Giunta nel corso dell'ultima seduta ha approvato, e naturalmente questa però è una delibera di Consiglio quindi ne discuteremo ancora su mia proposta, la delibera di adesione al Patto dei sindaci per il clima e l'energia, che alza ulteriormente l'asticella degli obiettivi sulle riduzioni di emissione di anidride carbonica e altri gas serra portandoli al 2030 e impone una serie di misure, alcune delle quali peraltro già intraprese dal Comune di Bologna, come quella di dotarsi di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Questa adesione però per noi è importante perché ci permette appunto di alzare un po' l'asticella di tutti gli obiettivi e le prestazioni che entreranno nel nuovo piano urbanistico e anche di aggiornare tutti i nostri inventari delle emissioni, e quindi di riassumere un impegno che questo Comune ha assunto già da moltissimi anni. Infine, completo questo bollettino delle notizie sull'ambiente, aggiornandovi sul fatto che abbiamo appena pubblicato l'ultimo bilancio arboreo obbligatorio, cioè quello di fine mandato 2016, ma abbiamo fatto di più, lo abbiamo aggiornato fino ad oggi. Il nostro bilancio arboreo dice che dal 2016 a questo momento, il bilancio degli alberi pubblici censiti singolarmente del Comune di Bologna, segna più quattromila unità. Questo a me sembra un risultato di tutto rispetto e quindi ci tenevo a condividerlo con voi. Grazie".