Question Time, chiarimenti su barriere architettoniche e azioni per la disabilità
L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto), Emily Clancy (Coalizione civica), Federica Mazzoni (Partito Democratico) su barriere...
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L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto), Emily Clancy (Coalizione civica), Federica Mazzoni (Partito Democratico) su barriere architettoniche e azioni per la disabilità.
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito alla richiesta, rivolta alla Giunta comunale, del disability manager di Bologna Egidio Sosio , di inserire nella scala delle priorità dell’Amministrazione il tema delle politiche per la disabilità. Premesso che da quanto dichiarato dal disability manager ad oggi, oltre alla realizzazione delle rampe di accesso per i disabili sul crescentone, non sono stati posti in essere altri progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche. È notizia di oggi dell’increscioso episodio accaduto a due sorelle disabili all’aeroporto Marconi che per una serie di motivazioni non chiare, non sono state imbarcate. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull’argomento. Per sapere dall’Amministrazione se ci sia la volontà politica di attuare politiche sul delicato tema della disabilità. Per sapere dall’Amministrazione se abbia intenzione di supportare maggiormente il disability manager nella sua attività affiancandogli anche personale tecnico esperto in materia".
Domanda della consigliera Clancy
"Viste le notizie di stampa relative alla mappatura delle barriere architettoniche; viste le dichiarazioni sulla “sfida della disabilità” dell’Assessore Lombardo e le valutazioni espresse dal Disability Manager Egidio Sosio; chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa in merito; se sia in cantiere un progetto di mappatura delle barriere architettoniche in città e se sia intenzione dell'Amministrazione supportare il disability manager con tecnici esperti in materia; quali azioni intendano mettere in campo a sostegno delle cittadine e dei cittadini disabili nel prossimo futuro".
Domanda della consigliera Mazzoni
"Visti gli articoli di stampa domanda al Sindaco e alla Giunta, di esprimere una valutazione politico amministrativa in merito all’intervento del Disability Manager di Bologna Egidio Sosio; di esprimere una valutazione politico amministrativa sull’episodio delle due ragazze disabili lasciate a terra all’Aeroporto Marconi di Bologna; di conoscere quali sono le politiche e le azioni dell’Amministrazione comunale in tema di eliminazione delle barriere architettoniche e migliore accessibilità della città di Bologna".
Risposta dell'assessore Lombardo
"Grazie presidente, grazie alle consigliere che sono intervenute e che mi offrono la possibilità di tornare sul tema di quella lettera, con una precisazione, quella lettera porta la mia firma, ma in realtà è una lettera che coinvolge tutta l'Amministrazione comunale, tutta la Giunta, il sindaco, e quindi non va considerata come un appello personale, ma come un lavoro collettivo e di squadra. Perché la richiesta, inusuale, di partecipare a un bando attraverso un appello? Per un motivo molto semplice, queste non sono sfide che si possono vincere con la partecipazione del Comune, ma con la partecipazione della città. Più che la vittoria del premio, al quale ovviamente puntiamo, ci serve lavorare insieme alla città e cogliere la priorità di questa sfida.
Quando parliamo del tema della disabilità siamo sempre convinti che sia un tema che riguardi poche persone, essenzialmente le persone disabili e al più i loro familiari. Invece, grazie anche al lavoro dell'ufficio statistico del Comune, il dato su quasi il 5% della popolazione dell'area metropolitana che coinvolge la disabilità, tenendo dentro il tema della disabilità e il tema della longevità, perché quasi una persona su due over 80 diventa disabile, ci pone l'esigenza e l'obiettivo di allargare la prospettiva non solo sulle persone disabili, sia dal punto di vista della disabilità fisica sia dal punto di vista della disabilità cognitiva sin dalla nascita, ma anche dalle limitazioni funzionali che portano alla disabilità nel corso della propria vita, così come riconosciuto dall'OMS e della convenzione europea sulla disabilità. Se non ci poniamo un tema in qualche modo a partire dalla disabilità ponga il tema dell'accessibilità, allora la responsabilità non è più delle persone disabili e dei loro familiari, ma è di tutti quanti noi. Se questo messaggio non riesce a passare dal punto di vista culturale qualsiasi azione amministrativa rischia di essere parcellizzata, senza una visione d'insieme. Ecco perché l'appello alla città a candidarsi. I sono contento ad esempio che a questo appello abbiano risposto per esempio le organizzazioni sindacali della Cgil e della Cisl, spero che breve risponda anche la Uil per avere tutte e tre le confederazioni sindacali. Ringrazio delle risposta positiva all'appello l'alleanza delle cooperative bolognesi, anche perché le cooperative e anche le cooperative sociali, soprattutto su questi temi, sugli inserimenti lavorativi delle persone con fragilità sono impegnati da anni. Mi auguro che presto ci possa essere una risposta positiva anche da parte di Confindustria, perché finché non porremo il tema della disabilità e degli inserimenti lavorativi non solo come sistema produttivo, ma come sistema territoriale, non riusciremo a fare quel passo in avanti che ci serve. Spero anche che questo appello venga raccolto e non ne dubito, da parte della Curia, del Vescono e dell'Arcidiocesi, da sempre impegnati su questi temi. E ancora, dall'Università di Bologna, perché anche con l'Università in un collegamento diretto con il prorettore alla disabilità abbiamo più volte condiviso l'impegno comune sul tema dell'accessibilità. Spero anche che a questo appello risponda la Sovrintendenza perché è importante che tutti i soggetti siano coinvolti.
Sappiamo perfettamente che questo ci espone in maniera dialettica e aperta alle critiche. Ma come, vi candidate al premio delle città accessibili europee e poi non riuscite a mettere un corrimano al palazzetto dello sport. Lo sappiamo perfettamente che questa scelta comporta il fatto di aver aperto un canale in cui anche le critiche che ci vengono poste diventano visibili, ma è una scelta di coraggio corretta, perché tanto è stato fatto nel settore dell'accessibilità, penso alla casa, penso alle infrastrutture, giusto per guardare le colleghe presenti qui in aula, e l'impegno quotidiano in queste cose, ma sappiamo perfettamente che molto rimane ancora da fare e se non rimanesse ancora da fare non ci sarebbe bisogno di un percorso di questo tipo, a partire dal piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche, a partire dalla rimozione degli ostacoli fisici e interiori, a proposito del tema di prima, che ancora permangono nella nostra città, nella nostra realtà e nella nostra area metropolitana.
Deve essere uno sforzo collettivo, preparato per bene. Il premio c'è ogni anno, quindi avremmo anche potuto partecipare a quello di adesso che prevederà la conclusione il 3 dicembre 2019, ma siccome vogliamo fare un percorso vero, con impegni veri, ci siamo presi un anno di tempo in cui ciascuno di noi parteciperà tematicamente a questi tavoli e in tutti questi tavoli, in tutti questi percorsi il ruolo del disability manager sarà sempre coinvolto. Con Egidio Sosio c'è una interlocuzione quotidiana su queste tematiche, proprio perché ci coinvolgono come assessori, come amministratori e come cittadini del territorio.
A volte ci sono degli ostacoli che sembrano difficili da immaginare per cui anche un corrimano può diventare un ostacolo se ci sono delle procedure, delle regole che impediscono di poterlo mettere. Ho letto anche io la lettera, so che c'è stata una interlocuzione con Egidio Sosio, so che la richiesta era fatta in particolare a chi si occupa di sport, ma è nostro dovere collettivo rispondere e spiegare eventualmente perché non è stato possibile fino a oggi fare il corrimano, non certo per disimpegno, ma perché a volte ci sono, come sapete benissimo, degli ostacoli burocratici che impediscono purtroppo di fare queste cose con la necessaria velocità. Voi avete citato il tema del crescentone, io l'ho detto nella lettera e lo ribadisco. L'accessibilità al crescentone che è stata una battaglia che è partita proprio da qui, dal Consiglio comunale e che ha coinvolto tutti i consiglieri comunali al di là delle diverse appartenenze politiche, non può rimanere solo un simbolo, deve diventare un precedente, per capire che oggi nel 2019 non ci possono essere ostacoli tecnici, burocratici e amministrativi insormontabili quando ci deve essere un bilanciamento che tenga conto dell'esercizio dei diritti fondamentali delle persone con disabilità, ma non solo delle persone con disabilità, di tutte le persone che hanno difficoltà anche transitoria nella mobilità e nella fruizione dello spazio urbano. Penso che questo sia un tema non solo di libertà di movimento, ma proprio di democrazia e di uguaglianza, prima veniva ricordato rispetto all'idea di rimuovere gli ostacoli che non consentono la partecipazione dei cittadini e la parità dei diritti e l'uguaglianza delle opportunità.
È una sfida complessa, difficile, sappiamo benissimo che il premio non certifica le città europee più all'avanguardia sul tema dell'accessibilità, ma quelle che in un anno di tempo si sono presi più impegni concreti, impegni da realizzare attraverso azione amministrative e da attuare perché le persone hanno bisogno di vedere questi ostacoli vengono meno. Vii chiediamo di accompagnarci in questo percorso, come consiglieri comunali di accompagnarci in questo percorso partecipato cercando di capire che noi abbiamo due modi per poterlo affrontare, o tutte le volte ci sono delle difficoltà e quindi si dice perché l'Amministrazione non ha fatto questo perché l'Amministrazione non ha fatto quest'altro, oppure raccogliamo tutti insieme questa sfida e diciamo bene, come facciamo a fare questa cosa all'interno del quadro normativo a farla nel minor tempo possibile per poterla inserire all'interno della candidatura collettiva. Ribadisco, non è tanto un tema della candidatura del Comune, ma della città. Auspico che tutti voi possiate partecipare e dare il vostro contributo, il vostro impegno perché so che il tema vi sta a cuore, e penso anche che tutti i soggetti economici e sociali della città possano rispondere positivamente proprio perché questa sfida e quest'ostacolo sia un impegno comune di tutti, perché al di là del premio noi avremmo già vinto se riusciremo a costruire un percorso di questo tipo per rimuovere gli ostacoli che ancora oggi purtroppo rimangono e permangono nella nostra città".