Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord). "Gli imbrattatori in servizio permanente effettivo.Alcuni lanzichenecchi hanno imbrattato sia la lapide che le statue bronzee riposizionate una decina di giorni...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).

"Gli imbrattatori in servizio permanente effettivo.
Alcuni lanzichenecchi hanno imbrattato sia la lapide che le statue bronzee riposizionate una decina di giorni fa sulla facciata di Palazzo d’Accursio. E’ stata utilizzata vernice rossa sull’opera appena restaurata come avvenne, nel 2018, per il Leoncino di Piazza San Marco, imbrattato con spruzzi di vernice rossa, da studenti di Belle Arti.
Alcuni giorni prima stessa sorte è toccata ai muri di edifici di via Mascarella ed al Palazzo Bentivoglio, con scritte, tag, disegni senza alcun senso, vergati con vernice nera, blu e argento.
Mi sorgono spontanee alcune considerazioni.
Prima considerazione: sono teppisti ubriachi che transitavano per piazza Maggiore e non sapendo come utilizzare il tempo, sotto i fumi dell’alcool, hanno pensato di lordare la lapide.
Seconda considerazione: sono vandali allo stato puro che sfregiano con vernici e pennarelli per l’insano gusto di godere dello smarrimento e del disgusto provocato nel sentimento dei cittadini. Gli “imbrattatori perniciosi” vogliono scientemente danneggiare un bene comune.
Qualcuno chiede che gli imbrattatori ripuliscano tutto. Bene, concordo, ma prima bisogna individuarli e non è così semplice, ma nella malaugurata ipotesi dovessero essere studenti di scuole superiori o di facoltà, sarebbe indispensabile prendere dei provvedimenti disciplinari drastici di sospensione dall’attività scolastica e costringerli a pagare multe salatissime, con l’obbligo al ripristino delle opere/edifici sfregiati.
Terza considerazione: sono persone ignoranti o con deficit cognitivi che non comprendono l’arte e la storia e di fronte alle bellezze artistiche s’infuriano in quanto non si sentono all'altezza e invidiano chi riesce a generare opere artistiche, come quel personaggio, incapace di intendere e volere, che prese a martellate la Pietà di Michelangelo in San Pietro.
In data 10 gennaio 2018 ho fatto una interrogazione ( vedi allegato) al direttore generale del Comune di Bologna per sapere il numero e l'ammontare per l'anno 2017, ad oggi, delle sanzioni elevate nei confronti di coloro che deturpano ed imbrattano i muri in base agli art. 635, 639 Codice Penale ed art. 8 del Regolamento di Polizia Urbana e quanto fosse stato effettivamente riscosso dall'Amministrazione Comunale.
La risposta è stata che dall'inizio del 2017 ad inizio 2018 è stata comminata una sanzione per violazione dell'art. 8 del Regolamento di Polizia Urbana.
L'importo della sanzione corrisponde a 500 euro, con possibilità di effettuare il pagamento nella misura ridotta di 100 euro qualora il trasgressore provveda, entro dieci giorni dalla contestazione della violazione, al ripristino dello stato dei luoghi.
Per quanto concerne l'aspetto penale dell'illecito in questione, si riferisce che, relativamente al medesimo periodo, sono state inoltrate alla Autorità Giudiziaria quattro notizie di reato. Considerata l’inefficacia dell’azione repressiva ritengo,
a questo punto, auspicabile che, qualora identificati, gli “imbrattatori perniciosi“ vengano perseguiti come da sentenza d’appello del novembre 2017 che condannava, un writer a Milano, a sei mesi e 20 giorni di reclusione con sentenza passata in giudicato. Questo è stato il primo caso noto in Italia, in cui il vandalo dovrà scontare in prigione la pena ricevuta per avere disegnato dove non doveva. I fatti risalgono all'autunno 2012, quando il giovane milanese in zona Ticinese imbrattò vetrine e muri. Nel confermare la condanna inflitta in primo grado, la Terza sezione penale della corte d'Appello scrive che le condotte del writers sarebbero state 'né modeste né occasionali' e per quanto attiene alla sospensione condizionale della pena, i giudici confermano che questa non può essere riconosciuta, in quanto non sono stati risarciti i danni. L'avvocato del ragazzo ha ritenuto che non ci fossero elementi sufficienti per un ricorso in Cassazione.
Quindi, è ora di agire con multe più salate, con facoltà di sequestro immediato dei beni dei colpevoli e obbligo di ripulitura e gli enti locali non devono assolutamente abbassare la guardia, incentivando i gruppi di volontari che puliscono i graffiti e creando un database di graffitari".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:44
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