Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord). "Festa delle Forze armate a tutela della città.Oggi è una festa molto significativa, stamattina, 4 novembre abbiamo celebrato, in Piazza Maggiore,...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).
"Festa delle Forze armate a tutela della città.
Oggi è una festa molto significativa, stamattina, 4 novembre abbiamo celebrato, in Piazza Maggiore, la Giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate.
Il 4 novembre è l’unica festa nazionale che sia stata celebrata dall’Italia prima, durante e dopo il fascismo.
Il 4 novembre è l’anniversario dell’armistizio di Villa Giusti del 1918 e della fine della Prima Guerra mondiale, ma l’armistizio firmato a Padova il giorno prima, il 3 novembre 1918, da Italia e Impero austro-ungarico, non fu un successo per l’Italia perché non vennero concessi tutti i territori promessi e per questa ragione il vate Gabriele D’Annunzio parlò di “vittoria mutilata“.
Con la fine della Prima Guerra mondiale si esaurisce il processo di unificazione nazionale, iniziato in epoca risorgimentale e non è un caso che la Grande Guerra venga considerata, da diversi storici, la quarta guerra d'indipendenza italiana.
Oggi abbiamo celebrato soprattutto il sacrificio di tanti militari, le cui vite sono state immolate nella tragedia della guerra e nelle missioni umanitarie di pace.
In questa giornata è doveroso un ringraziamento a chi, con abnegazione ha svolto e svolge il proprio dovere al servizio della collettività: Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Bersaglieri, Paracadutisti, Alpini, Corpi speciali, come il "Col Moschin", che con abnegazione servono la Patria.
Sono conscia che l’attività delle forze armate italiane è disciplinata dall'articolo 11 della Costituzione che recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, ma proprio per questo motivo, oltre alla difesa dei confini nazionali, le forze armate vengono impiegate nelle calamità naturali, per la sicurezza dei confini nazionali e nelle missioni di pace (peace enforcement), o per il mantenimento della pace (peace keeping), nel quadro più vasto delle collaborazioni internazionali di cui l’Italia fa parte, ovvero la Nato e l’Unione europea.
Corre l’obbligo di sottolineare che le risorse umane impiegate sono 6.290 soldati permanenti nelle varie missioni (nel 2018 erano 6.309), più un altro migliaio per un tempo limitato per una consistenza di circa 7.400 unità per il 2019.
Il maggior numero di militari è in Asia (46% del totale) e, a seguire, Europa (34%) e Africa (20%) mentre il continente con più missioni operative è quello africano, 18 sulle 43 complessive.
Concludo con un doveroso omaggio a tutti i Militari che, al servizio dell'Italia e della comunità internazionale, sono morti per la stabilizzazione delle aree di crisi e nel contrasto al terrorismo".