Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mariaraffaella Ferri
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mariaraffaella Ferri (Partito Democratico). "Terra Equa 2019. Rivestiti: due giorni con la moda etica.Ancora una volta sabato e domenica scorsi (13 e 14 aprile) Palazzo Re Enzo si è ri...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mariaraffaella Ferri (Partito Democratico).
"Terra Equa 2019. Rivestiti: due giorni con la moda etica.
Ancora una volta sabato e domenica scorsi (13 e 14 aprile) Palazzo Re Enzo si è rivestito a festa, ospitando il variopinto programma proposto da Terra Equa, il Festival del Commercio equo e dell'Economia solidale, giunto quest'anno alla sua ottava edizione.
La Manifestazione è promossa dalle 13 organizzazioni del Commercio Equo solidale dell'Emilia Romagna, e viene realizzata con il contributo della Regione ed il patrocinio del Comune di Bologna.
Nell'organizzazione sono stati coinvolti oltre 100 volontari, hanno partecipato 50 espositori, sono stati programmati 19 laboratori, 7 sfilate, 4 convegni, 3 degustazioni, 3 spettacoli musicali e poi ancora letture animate, cinema, mostre, un ricco e diversificato programma culturale che le associazioni promotrici hanno voluto dedicare a bambini e ragazzi e a chiunque volesse conoscere e approfondire progetti, pratiche ed esperienze di economia solidale basate in particolare sul recupero, il riuso e il riciclo di materiali.
Ancora una volta, e per il terzo anno consecutivo, Terra Equa ha voluto affrontare i temi della sostenibilità - ambientale e sociale - e dell'economia circolare nel settore dell'abbigliamento e della moda, anche perché l'industria tessile è ritenuta una delle massime produttrici di inquinanti, oltre che di vestiti, al mondo.
Quest'anno un accento particolare è stato messo sul ruolo dei consumatori nell'affermare stili di vita e visioni economiche che sappiano tenere insieme lo sviluppo dei territori e l' equità, il consumo di risorse con la sostenibilità, la produzione di beni con il rispetto dell'ambiente, la qualità del lavoro, la qualità della vita delle persone e delle Comunità. E questo ovunque nel mondo, quello vicino come quello lontano da noi, come ben ha sottolineato Kalpona Akter, la Direttrice del Bangladesh Centre for Worker Solidarity, che è stata ospite speciale di Terra Equa 2019: "nell'economia globale - cito le parole della signora Akter - le decisioni che i consumatori prendono, sui vestiti che indossano e su quanto sono disposti a pagare per essi, hanno un impatto diretto sulla vita e sui mezzi di sostentamento di quasi tutti quelli che
conosco (cioè delle persone che li producono) ....poi, rivolgendosi a ciascuno, ci dice: "continua a comprare prodotti "Made in Bangladesh", ma usa la tua voce e il tuo potere di consumatore per sostenere il rispetto dei nostri diritti".
Non siamo all'anno zero sui principi della moda etica. Esiste già ed è in crescita, come ben dimostra il successo di Terra Equa, un modo diverso di produrre e di consumare consapevolmente e responsabilmente, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e nel rispetto dell'ambiente.
Delle numerose e belle iniziative in programma quest'anno a Terra Equa permettetemi di segnalarne una in particolare che ha coinvolto - e anche un po' 'stravolto' - me insieme ad alcune colleghe: le consigliere Isabella Angiuli, Emily Clancy, Elena Foresti e Federica Mazzoni.
Su proposta del Laboratorio sartoriale Gomito a Gomito, che lavora con le Donne detenute della Casa Circondariale di Bologna e del Laboratorio T'Essere, specializzato nel riuso dei tessuti, abbiamo partecipato alla sfilata di moda "RI- tagli di colore" come forma di solidarietà e di sostegno a chi si spende incessantemente per il bene comune.
In genere si dice che in politica " bisogna metterci la faccia": sabato, vincendo ogni ritrosia, ci abbiamo messo molto di più, ma con grande piacere e soddisfazione - e so di poter parlare a nome di tutte le colleghe - perché, per una buona causa, quello che non faremmo neanche per tutto l'oro del mondo, poi finisce che lo facciamo gratis e volentieri. E così è stato".