Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (gruppo Misto). "I conti non tornano. Vorrei riprendere il discorso cominciato venerdì in Question Time, rispetto alla risposta dell’assessora Orioli alla mia ...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (gruppo Misto).
"I conti non tornano.
Vorrei riprendere il discorso cominciato venerdì in Question Time, rispetto alla risposta dell’assessora Orioli alla mia domanda sulla manifestazione di sabato scorso “Il bosco che cammina”. Nel minuto di replica che ci è concesso dal regolamento comunale non ho potuto dire tutto quello che pensavo, perché c’era da replicare su molti punti. Visto che la stampa riporta in parte quanto detto dall’assessora mi sento in dovere di intervenire, almeno per qualche ascoltatore di Radio Città del Capo o per chi che vede le sedute di Consiglio on-line.
L’assessora ha riportato i dati presenti nel bilancio arboreo appena realizzato, che non abbiamo ancora avuto modo di visionare. In questo documento è riportato in particolare l’aumento di 4000 alberi rispetto all’ultimo censimento del 2016, che aveva rilevato circa 79 mila esemplari. Si tratta di alberi censiti singolarmente entro il territorio edificato. Le nuove piantumazione derivano soprattutto dai progetti edilizi che coinvolgono privati. Questo mi porta a pensare che siano opere di compensazione per nuove urbanizzazioni.
I numeri esposti dall’assessora, immagino non comprendano gli alberi presenti ai Prati di Caprara perché riguardano esclusivamente gli alberi censiti singolarmente e perché quell’area non ricade ufficialmente tra le aree verdi del Comune, anche se per decenni la vegetazione spontanea e pioniera ha colonizzato i prati convertendoli in un bosco selvatico costituito oggi da esemplari di considerevoli dimensioni. E così da decenni svolgono efficacemente e in autonomia le funzioni di aree verdi.
È passato già un anno, era aprile quando le ruspe sono entrate in azione ai Prati di Caprara e hanno abbattuto inutilmente degli esemplari per la costruzione della scuola e da quel giorno non è ancora successo nulla, se non aver rinvenuto un po’ di ferraglia durante la bonifica bellica. E nel bilancio arboreo questa mancanza non penso sia contemplata per i motivi che dicevo prima.
L’assessora ha ricordato anche i 130 ettari di verde che arriveranno in seguito alla costruzione del passante di Bologna. Questo vuol dire che avremo nuovi alberi, ma in cambio di inquinamento e questa non è una consolazione.
Infine, nel bilancio arboreo non entrerà, qualora si costruisse ai prati di Caprara, il numero di alberi sottratti ma saranno molto probabilmente conteggiati quegli alberelli che saranno piantati ex novo.
Penso che i conti vadano fatti seguendo una logica e non come fa comodo all’amministrazione.
Ritengo che non ci sia da gioire per questi 4000 alberi se dall’altra parte la città perderà un importante bosco che, se salvaguardato nella sua integrità con un progetto di riqualificazione paesaggistica, sarebbe l’area verde più vasta di Bologna. Contribuendo così a combattere l’inquinamento atmosferico, a contenere l’aumento delle temperature nelle stagioni estive, a ridurre l’inquinamento acustico, grazie alla naturale capacità fonoassorbente delle piante, a proteggere e tutelare i suoli.
Senza contare la funzione ricreativa e quella estetica e paesaggistica che il bosco potrebbe svolgere migliorando notevolmente la qualità della vita in città, generando effetti benefici anche sotto il profilo psicologico per i cittadini.
Dopo quanto espresso in questo mio intervento non ritengo che i 4000 alberi rappresentino 'un risultato di tutto rispetto', come affermato dall’assessora".