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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (gruppo Misto). "Ancora novità per la Pubblica Amministrazione. Si parla di maxi-esodo dalla pubblica amministrazione anche a causa della quota 100, visto che, se ap...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (gruppo Misto).

"Ancora novità per la Pubblica Amministrazione.
Si parla di maxi-esodo dalla pubblica amministrazione anche a causa della quota 100, visto che, se appena possono, i dipendenti scappano, significa che poi i cosiddetti fannulloni non se la passano così bene. Eppure, ogni volta che si forma un nuovo governo c’è il ministro di turno che attacca i dipendenti pubblici.
Ricordo, quando una decina di anni fa, alla Funzione pubblica sedeva il Ministro Brunetta.
Fuoco e fiamme contro i dipendenti pubblici. Una delle azioni più ridicole fu quella di rendere obbligatoria la visita fiscale per i lavoratori ammalati, senza distinguere tra un lavoratore che aveva fatto pochi giorni di assenza e un assenteista cronico, oppure senza tener conto della presenza di un certificato medico post operatorio. Se un lavoratore è a casa per un normale periodo post operatorio perché spendere dei soldi pubblici per il controllo fiscale? Sì, perché il costo di un intervento del medico fiscale pare si aggiri intorno ai 35 euro. Insomma oltre ad un provvedimento dispendioso lo trovai ridicolo.
Mi sembrò solo propaganda, infatti poi nel silenzio questa obbligatorietà è stata eliminata senza il clamore che ha avuto quando è stata introdotta. Adesso pare sia obbligatorio soltanto se il lavoratore si ammala di venerdì.
Poi è arrivata la Ministra Madia che ha introdotto il licenziamento rapido, e anche lì se il lavoratore truffa non c’è bisogno di una legge ad hoc per licenziarlo. Ancora oggi il dipendente pubblico viene gestito con interventi repressivi, trattato come il delinquente di turno, il colpevole delle inefficienze delle amministrazioni pubbliche. Come se non ci fossero stati pesanti tagli al personale. Come se non ci fosse il dirigente che ha le funzioni di controllo sui dipendenti. O come se non fosse la politica a indirizzare l’azione dell’amministrazione pubblica.
Anche la ministra Buongiorno è convinta che per risolvere le inefficienze della PA occorra colpire il dipendente. Insomma l’impiegato pubblico continua ad essere il capro espiatorio. E così la Ministra pensa di introdurre la rilevazione dell’orario del lavoro attraverso sistemi di identificazione biometrica: tipo impronte digitali, riconoscimento vocale o dell’iride. Mi piacerebbe, innanzitutto, sapere se ha stimato il costo che gli enti dovrebbero sostenere per sostituite i sistemi di controllo degli accessi. È fastidioso l’accanimento dei politici nei confronti dei lavoratori pubblici, mi chiedo perché per i politici non ci sono queste forme di controllo per le loro/nostre presenze? Sicuramente c’è un deterioramento nel livello delle prestazioni pubbliche e con la conseguente caduta di qualità del servizio e le cause vanno ricercate, a mio avviso: nella riduzione della spesa pubblica finalizzata ad avere più risorse per pagare esorbitanti interessi sul debito; nel reclutamento di una classe dirigente priva di particolari meriti e nell’intromissione della “politica” rispetto all’autonomia gestionale delle amministrazioni.
È il momento di smettere di dare la colpa dell’inefficienza della Pubblica Amministrazione al dipendente. Ed è bene che i politici si assumano le loro colpe".

"Sospensione professoressa Rosa Maria Dell'Aria.
E sempre a proposito di dipendenti pubblici, anche se mi restano pochi minuti, vorrei pronunciarmi sullo scandaloso provvedimento nei confronti dell’insegnante del l’ITI Vittorio Emanuele III di Palermo. Una sanzione e una sospensione di 15 giorni da parte del provveditorato ad una docente che ha solo svolto il suo ruolo di insegnare senza limitare la libertà di espressione dei propri alunni. A me pare che l’insegnante, non avendo censurato il video dei ragazzi, abbia fatto il proprio lavoro in modo ineccepibile, lasciando che gli alunni manifestassero le proprie opinioni. Ricordiamo l’art 21 della Costituzione: 'Tutti devono avere il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione'.
Il ruolo dell’insegnante è proprio quello di formare coscienze critiche, insegnare ai ragazzi a pensare con la propria testa e a manifestare in piena libertà le proprie opinioni".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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