Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica)."Tper, trasporto e trasparenzaIntervengo, ancora una volta, sull’oramai nota vicenda delle dimissioni dell’Ing. Helmuth Moroder da Amministra...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica).
"Tper, trasporto e trasparenza
Intervengo, ancora una volta, sull’oramai nota vicenda delle dimissioni dell’Ing. Helmuth Moroder da Amministratore unico di SRM, Società Reti e Mobilità srl, cioè l’Agenzia che presiede alla mobilità e ha funzioni di “regolazione e controllo” sulla corretta applicazione dei contratti di gestione del Trasporto pubblico a Bologna e nella Città Metropolitana… e quindi sulle attività di TPer e delle altre imprese private che gestiscono il servizio di bus.
Ora, dalla lettura dei giornali, sembra ci siano, a Bologna, 2 partiti: il partito di T-Per, cui sono iscritti il sindaco, l’assessora Priolo, i sindacati, dalla Cgil all’UGL nonché - neanche a dirlo - il dott. Montalto, non si capisce bene se in funzione di direttore generale o capo di gabinetto, come spesso accade; sul fronte opposto, un partito altrettanto articolato: quello di Helmuth Moroder, nella cui compagine possiamo annoverare alcune frange del PD, da Paruolo in giù, 70 intellettuali ed esperti di urbanistica e mobilità indubitabilmente progressisti nonché le minoranze, di ogni colore, sia in comune che in regione.
Ebbene, questa rappresentazione è semplicemente grottesca.
Interveniamo oggi, come Coalizione Civica, per rivendicare un punto di vista diverso.
Siamo consiglieri comunali. La prima funzione dei membri di un’assemblea elettiva, è capire e far capire le cose alle persone che rappresentiamo. Si può esercitare il diritto di sapere e capire, senza bisogno di iscriversi, o essere iscritti d’ufficio, come un’armata di sonnambuli, ad una fazione?
Ciò detto, c’è un’oggettiva differenza tra il comportamento di Moroder e la condotta dell’Amministrazione.
1) Moroder, invitato a spiegare le ragioni delle sue dimissioni - in una sede istituzionale di cui dobbiamo avere, sempre, grande rispetto - ha fornito la propria versione dei fatti; l’Amministrazione, più volte e da più parti sollecitata, non lo ha mai fatto.
2) Moroder, chiamato dall’Amministrazione, in qualità di esperto, a svolgere un delicatissimo ruolo di monitoraggio e controllo del TPL, ha messo in evidenza alcune criticità per le quali, a suo avviso, non era opportuno un mero mantenimento dello status quo;
l’Amministrazione comunale gli ha sostanzialmente risposto che lui era lì per dire che andava tutto benissimo e che non bisognava cambiare nulla, altrimenti “tanti saluti”.
3) Moroder ha segnalato alcuni problemi di metodo nel rapporto SRM-Tper-Amministrazione Comunale, a partire dal problema del rapporto tra controllore e controllato;
l’Amministrazione ha, nella migliore delle ipotesi, eluso il problema, mentre nella peggiore ha contribuito a crearlo. È chiaro? Se non fosse chiaro a voi, ai cittadini che ci ascoltano lo è sin troppo.
4) Da ultimo, ma non per ultimo, Moroder, il quale si è dimesso con assoluta discrezione, ha accettato il confronto non appena qualcuno lo ha richiesto. Così, è andato in Regione e verrà, venerdì 8, qui in Comune, in questo stesso piano, a 50 metri da noi.
Invece Merola, Montalto e Priolo hanno sfuggito e continuano a sfuggire il confronto: persino sbalorditive le vette d’ipocrisia raggiunte dall’assessora alla mobilità, che ha detto di voler convocare, lei, un’udienza conoscitiva, mentre ce ne sarà una tra 4 giorni, cui è stata tempestivamente invitata, ed per la quale si è, prontamente, resa indisponibile.
È questa la cosa più inquietante: volete impedirci di sapere e capire. Il che consente a tutti di parlare a vanvera, senza alcun contraddittorio e senza alcuna possibilità di verifica, in una partita in cui “uno vale uno” e hanno pari valore anche le parole di controllori e controllati, esperti e contabili, specialisti e tuttologi.
Io amo questa città. E, a dirla tutta, ho imparato ad amare anche la sua macchina amministrativa, il personale, tanti dirigenti e, più ancora, i suoi corpi intermedi, a partire dai sindacati e dalle fitte reti dell’associazionismo diffuso. Però – maledizione - ci sono momenti in cui l’intelligenza della città si addormenta.
Momenti in cui si levano cori di voci che invitano a non disturbare il manovratore, anche quando questo manovratore parla utilizzando lo stesso arrogante fraseggio dei bravi di Don Rodrigo: immagino abbiano colto tutti il timbro manzoniano della frase "questo bando non s’ha da fare. Ecco: noi lo troviamo intollerabile. Perché è l’atteggiamento che impedisce a Bologna di aprire le ali e volare, davvero, alle latitudini di una grande capitale europea.
È questa una delle ragioni di fondo per la quale siamo all’opposizione della giunta Merola, pur condividendone alcune scelte, come dimostriamo, anche col nostro voto, in molti consigli comunali.
Noi non sappiamo se Tper costi troppo. Un’udienza conoscitiva serve anche a questo, no? Se così fosse, dubitiamo che ciò sia dovuto al costo del lavoro, poiché se si trattasse di dignità e diritti, l’Amministrazione comunale non avrebbe steso su questa vicenda un velo di pietoso silenzio, ma avrebbe, per prima, spiegato e rivendicato le proprie scelte.
Noi – ripeto - non sappiamo se Tper costi troppo. Se così fosse, chiederemmo d’impiegare l’eventuale possibile risparmio per migliorare il servizio reso ai cittadini, per estendere le fasce di gratuità, per sviluppare la rete del trasposto pubblico a scapito del trasporto privato, per avere mediatori culturali sui bus o per migliorare il trattamento dei dipendenti, a cominciare dagli autisti, facendo vanto del fatto che qui, a Bologna, si spende più che altrove per il trasposto pubblico locale, perché il servizio è migliore e il lavoro è di miglior qualità.
Ma sulla trasparenza non si può transigere: abbiamo il diritto di sapere e quello di capire.
Su questo, non faremo sconti noi di Coalizione Civica e – statene certi – non faranno sconti i cittadini e le cittadine di Bologna, che torneranno al voto nel 2021".