Comunicati stampa

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Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni

Di seguito, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica). "Diritti lavoratori consegne a domicilio.Intervengo, brevemente, in ordine alla grande mobilitazione dei ciclofattorini di Glovo, che, su invito di Ri...

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Di seguito, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica).

"Diritti lavoratori consegne a domicilio.
Intervengo, brevemente, in ordine alla grande mobilitazione dei ciclofattorini di Glovo, che, su invito di Riders Union Bolgona, hanno appeso le biciclette al gancio, lo scorso venerdì, per protestare contro la scelta della piattaforme di abolire la quota salariale oraria garantita – peraltro già notevolmente ridotta negli ultimi mesi, fino a raggiungere l’esigua cifra di 3,2 euro l’ora – per passare, in alcune rilevanti fasce orarie, al cottimo integrale.
Ci siamo confrontati su questo tema con l’assessore Lombardo in Question Time, condividendo con lui e col Sindaco un giudizio severo sulla scelta di questa piatta-forma: il cottimo, ci siamo detti, è un ritorno all’800, mentre per fare un passo in avanti sul terreno della dignità del lavoro e della sicurezza, è necessario che Glovo riveda la sua scelta e aderisca alla Carte dei diritti di Bologna che il 31 maggio compirà un anno.
Riteniamo fondamentale che su un tema come questo, che vede qui larga condivisione, sia il consiglio ed esprimersi, innanzitutto: dando solidarietà ai riders in lotta e stigmatizzando la condotta della piattaforma Glovo, invitandola a tornare sui suoi passi e, anzi, a sottoscrivere e rispettare la Carta di Bologna, e poi invitando la Giunta ad adottare ogni provvedimento utili a sollecitare l’adesione alla Carta dei diritti dei lavoratori digitali da parte delle piattaforme non firmatarie, scoraggiando in ogni modo possibile – nelle more di tale adesione – l’uso del cottimo da parte delle piattaforme, anche intervenendo sugli esercenti che se ne servono.
A questo fine depositiamo un Ordine del Giorno di cui chiediamo la trattazione immediata".

"Bologna città accogliente.
Intervengo in ordine all’ultima vicenda della Mare Jonio, l’imbarcazione che - come sapete - svolge attività di monitoraggio nel Mediterraneo centrale, nell’ambito della missione Mediterranea Saving Humans, che annovera, tra i propri organizzatori e sostenitori, molte cittadine e cittadini bolognesi, tra i quali la giovane attivista Alice Vignodelli, impegnata nel soccorso in mare dei migranti, e per tale ragione insignita della Medaglia al Merito Civico “Giorgio Guazzaloca” da parte del Sindaco.
Giovedì scorso, la Mare Jonio ha soccorso 30 persone a bordo di un gommone in avaria, 40 miglia al largo delle coste libiche. Tra le persone salvate, tre donne, una delle quali in cinta, e una bimba di due anni di nome Alima, il cui sorriso è, giustamente, rimbalzato sui social network facendo tirare a molti e molte di noi un sospiro di sollievo: un prezioso, preziosissimo granello di sabbia, in un mare di altre tragedie che si consumano, quotidianamente, nel basso mediterraneo.
Nella mattinata di venerdì, la Mare Jonio, scortata da due unità della Guardia di Finanza che hanno operato controlli e accertamenti a bordo, ha fatto ingresso - come richiesto da suo comandante - nel porto di Lampedusa, dove, tra gli applausi degli isolani presenti, sono state completate le operazioni di salvataggio, con lo sbarco dei naufraghi in un porto sicuro, come prevede la legge.
Secondo la procedura, la Mare Jonio è, attualmente, sotto sequestro probatorio, avendo, la Procura di Agrigento, proprio stamane, rifiutato di convalidare il sequestro preventivo, e il suo comandante, a seguito del soccorso, è stato iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, dopo la segnalazione fatta dalla Guardia di Finanza alla Procura di Agrigento che dovrà valutare, alla luce della ricostruzione delle modalità del salvataggio e della situazione politica e di sicurezza in Libia, se ci siano stati profili di reato.
Il Ministro degli Interni ha colto l’occasione per rinnovare le proprie invettive all’indirizzo della Mare Jonio e del suo equipaggio, nonché, soprattutto, per proporre un nuovo pacchetto di norme (c.d. decreto sicurezza bis) che prevede pe-santissime sanzioni pecuniarie contro chi soccorre i migranti in mare.
A Bologna - e ne siamo orgogliosi - la reazione è stata ben diversa:
- straordinaria partecipazione alle iniziative di formazione e sostegno organizzate da e per Mediterranea Saving Humans negli ultimi giorni; - immediata attivazione delle reti dell’associazionismo diffuso; - presa di parola, da parte delle Famiglie accoglienti, che, stigmatizzando la politica dei porti chiusi, hanno proposto al Governo di affidare loro le persone salvate, così da poter garantire “ospitalità e cura per tutto il tempo necessario alla definizione della loro richiesta d’asilo”.
Chiediamo, dunque, l’ammissione ai lavoro di un Ordine del giorno che esprime solidarietà e gratitudine nei confronti dell’equipaggio della Mare Jonio, per l’operazione di monitoraggio e, in questo caso, anche prezioso soccorso; un profondo e radicale dissenso rispetto ad ogni iniziativa, specialmente istituzionale, tesa a stigmatizzare e penalizzare le attività e gli interventi umanitari di monitoraggio e soccorso in mare, rivendicando il carattere aperto e solidale di Bologna, in linea con un numero sempre crescente di “città santuario” nel mondo.
E soprattutto invitare il Sindaco e la Giunta a sostenere, nei modi e nelle forme ritenuti più idonei allo scopo, la richiesta delle Famiglie accoglienti affinché le 30 persone tratte in salvo dalla Mare Jonio, o alcune di esse, possano trovare accoglienza ed ospitalità nella città di Bologna, da sempre aperta e solidale, anche grazie alle reti di sostegno, prontamente attivatesi sul territorio, le quali hanno apertamente manifestato la propria disponibilità ad accogliere".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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