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Ustica, XXXVIII anniversario, il discorso del Sindaco di Bologna Virginio Merola

In occasione del XXXVIII anniversario della strage di Ustica, si è tenuto nella sala del Consiglio comunale di Palazzo d'Accursio l'incontro tra il Sindaco di Bologna Virginio Merola e i familiari dell'associazione dei parenti delle vittime de...

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In occasione del XXXVIII anniversario della strage di Ustica, si è tenuto nella sala del Consiglio comunale di Palazzo d'Accursio l'incontro tra il Sindaco di Bologna Virginio Merola e i familiari dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica. Di seguito l'intervento del Sindaco.

"Siamo qui, ancora, 38 anni dopo. Siamo qui con fermezza e con tenacia e lo saremo ancora l’anno prossimo e negli anni a venire. Siamo qui per condividere assieme all’associazione dei parenti delle vittime, assieme a Daria Bonfietti che incarna da tanti anni questa tenacia e che si sforzerà, fino a che avrà voce, di dire qualcosa di molto semplice. Quello che è successo nei cieli del mar Tirreno la sera del 27 giugno 1980 è stato chiarito, non ci sono misteri attorno alla vicenda di Ustica, manca la verità. Quello che sappiamo l’abbiamo imparato perché il lavoro meticoloso dei magistrati, e sto parlando in particolare del giudice Rosario Priore, ha ricostruito il contesto di quella sera e ha dato un nome a ciò che è accaduto: il DC9 è stato abbattuto in un episodio di guerra area. Altri elementi ce li abbiamo perché la Nato, durante il Governo Prodi nel 1997, trasmise alcune relazioni tecniche acconsentendo alle sollecitazioni fatte dal Presidente del Consiglio.

Sappiamo quello che è accaduto, pretendiamo di sapere chi ha premuto il tasto. Non pensiate che questa sia retorica, è una pretesa civile che continueremo a fare, senza stancarci. Perché sappiamo di essere nel giusto e perché crediamo che in questa vicenda sia in ballo la dignità del nostro paese, di questa Italia che si scopre spesso senza memoria, che sembra condannata a vivere in un eterno presente.

Per questo quello che oggi arriva da Bologna, da questa sala del Consiglio Comunale di fronte a voi, cari parenti delle vittime è un’esortazione che facciamo a tutto il paese: non dobbiamo perdere la memoria, la dobbiamo custodire e la dobbiamo rinforzare. La memoria dei fatti è l’antidoto alle coscienze imbalsamate, è un motore di coscienza civile nel quale ciascuno di noi può fare la propria parte. Custodire la memoria è il nostro compito di amministratori, a Bologna la consapevolezza in questo senso è massima e, assieme all’associazione, abbiamo creato uno scrigno prezioso quale è il Museo della Memoria di Ustica.

Guardate, tutto quello che stiamo facendo in quest’aula questa mattina è fondamentale: la richiesta di una verità definitiva, l’esercizio della memoria, l’appello a non farci trattare da sudditi. L’ha detto bene Daria, in un intervento pubblicato questa mattina su un quotidiano: “serve la volontà di chi pretende di non essere trattato da suddito, di chi pretende di non accettare di essere cittadino in un Paese che non sa difendere la propria dignità”. Ci appelliamo, come abbiamo fatto con gli altri, anche a questo Governo che mi pare avere un’idea abbastanza decisa sulla questione della sovranità. Presidente Conte, eserciti le sue prerogative di capo del Governo italiano per chiedere una collaborazione piena ai paesi coinvolti, agli Stati Uniti e alla Francia. Per dare finalmente una nazionalità agli aerei che erano in volo quella notte.

E, per favore, almeno per quest’anno risparmiateci la storia della bomba a bordo".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:42
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