Question Time, chiarimenti sull'ordinanza di via Petroni
L'assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina in sede di Question Time alle domande d'attualità dei consiglieri Umberto Bosco (Lega Nord), Vinicio Zanetti (Partito Democratico), Emily Clancy (Coalizione civica), Paola Francesca Scarano...
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L'assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina in sede di Question Time alle domande d'attualità dei consiglieri Umberto Bosco (Lega Nord), Vinicio Zanetti (Partito Democratico), Emily Clancy (Coalizione civica), Paola Francesca Scarano (Lega Nord), sull'ordinanza di via Petroni.
Domanda del consigliere Bosco
"Ordinanza via Petroni e migrazione movida in Piazza Aldrovandi. si chiede il parere della Giunta, in particolare si chiede se non ritenga controproducente imporre la chiusura dei locali interessati dall'ordinanza riversando in strada i frequentatori che, molto probabilmente, si rivolgeranno a venditori abusivi di alcol".
Domanda del consigliere Zanetti
"Vista l’ordinanza su Via Petroni e gli articoli di stampa in merito alla stessa, si domanda al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa sulle motivazioni che hanno portato all’adozione di questa ordinanza; un'opinione in merito alle reazioni di residenti, comitati ed esercenti; quali strumenti ulteriori possono essere messi in campo per risolvere definitivamente il problema".
Domanda della consigliera Clancy
"Viste le notizie relative alla nuova ordinanza varata dalla Giunta sugli orari di chiusura dei pubblici esercizi di via Petroni; si chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica amministrativa in merito; se ritengano efficace la stratificazione di ordinanze differenti".
Domanda della consigliera Scarano
"Alla luce degli articoli di stampa e della scelte della Giunta, chiedo al Signor Sindaco e alla Giunta, le reali motivazioni di tale ulteriore restrizione; chiedo altresì se non sia il caso di concordare con i pochi e noti esercenti della via delle misure condivise che garantiscano presidio e monitoraggio della via e, al contempo, non nuociano ad imprenditori favorendo però l'abusivismo e lo spaccio nella zona".
Risposta dell'assessore Aitini:
"Grazie presidente, grazie consigliere. Io sono dalla parte dei diritti, del diritto alla salute, del diritto al poter dormire, anche del diritto a svolgere il proprio lavoro come tantissime attività commerciali fanno in zona universitaria e in tutta la città. Sono anche per il diritto allo svago perché è giusto che dopo una giornata di studio o di lavoro ci si possa divertire in zona universitaria, come nelle altre parti della città, sempre come diceva il consigliere Zanetti, nel rispetto del regola, ce poi è quello che ci dovrebbe guidare. Noi in via Petroni dobbiamo, come ovunque, mantenere questo equilibrio. Un equilibrio però che spesso e volentieri in via Petroni non si è mantenuto, non so se voi siete mai andati, penso di si, in tarda sera in quella via e abbiate visto che ci sono delle situazioni molto problematiche dove alcuni residenti hanno dovuto mettere 4 vetri per dormire. E quindi ci sia stata nel corso degli anni, lo testimoniano anche varie sentenze, la necessità di intervenire per ordinare la situazione per ritornare la situazione alla normalità. Via Petroni ha un'ordinanza all'una di notte dal 2012 per i locali di somministrazione e nonostante questo ci sono in particolare alcune serate molto critiche; in questi mesi noi abbiamo incontrato residenti, commercianti varie volte e c'è stato da parte dei commercianti l'intenzione intenzione, poi purtroppo non corrisposta, di attuare delle misure supplementari per andare incontro a una situazione di criticità che loro stessi riconoscono, almeno con me l'hanno fatto. Purtroppo sono impegni che non si sono verificati. Uno su tutti ad esempio il fatto di avere sempre il personale fuori dal locale che invita alla tranquillità al silenzio, come hanno riconosciuto loro stessi, anche pochi giorni fa in un incontro con il sottoscritto, il personale fuori dal locale ce l'hanno in 3 o 4 e solo in alcuni giorni alla settimana, come riconosciuto, nonostante l'impegno di questi mesi ad averlo sempre e tutti. Quindi è questa la motivazione che, assieme appunto a una situazione che non è e non era in miglioramento, ci ha portato a fare un'ordinanza di un mese per chiudere alle 24, sperando che questo contribuisca a una ulteriore presa di coscienza e responsabilità, dove nessuno vuole dare solo la responsabilità a una categoria, dove per di più non sono tutti uguali o non c'è la disponibilità da parte di tutti fare determinate cose; è chiaro che è, come riconosceva anche la consigliera Scarano, un'area complessa dove ci sono molte parti in causa e dove trovare l'equilibrio giusto e la soluzione non è assolutamente facile. I residenti che ho sentito io sono contenti, o anche messaggi e mail che mi testimoniano come questi primi giorni siano sicuramente migliori e positivi, perché la chiusura un'ora prima sicuramente aiuta a dormire di più, aiuta la tranquillità. Questa ordinanza ha delle basi evidenti e faccio fatica a non vedere e mi pare di capire dalle vostre parole che anche voi comunque facciate fatica a non vedere, per quanto riguarda le problematiche, poi ognuno ha le sue soluzioni giustamente, ma le problematiche mi sembra che siamo tutti più o meno d'accordo sul fatto che in via Petroni ci sia una situazione molto difficile e quindi li abbiamo ritenuto di intervenire nuovamente con una ordinanza di un mese proprio per provare a dare un ulteriore messaggio che così le cose non possono andare avanti; ci deve essere un impegno maggiore da parte di tutti, i gestori in primis che a parole lo hanno fatto che spero che questa disponibilità verrà tradotta in atti scritti; ci deve essere anche un lavoro da parte nostra, che deve assolutamente continuare, in particolare come dicevate voi sul rispetto delle regole per quanto riguarda la vendita abusiva degli alcolici, penso che sa sotto gli occhi di tutti il lavoro che è stato fatto quest'estate in questi mesi per il sequestro di birre in particolare; è chiaro che da questo punto di vista se ci vogliamo dare una mano dobbiamo sicuramente fare in modo che, ad esempio, i nostri parlamentari di tutti gli schieramenti politici lavorino per fare in modo che ci siano norme più incisive su questo. Le sanzioni amministrative che per di più raramente vengono poi pagate, funzionano poco, mentre invece funziona di più il fatto che gli alcolici vengano sequestrati. E allo stesso tempo abbiamo chiesto recentemente al Tavolo per l'ordine e la sicurezza una presenza maggiore delle Forze dell'ordine, in particolare in alcune vie della zona universitaria, proprio per contrastare di più e meglio il fenomeno dello spaccio. Via Petroni è una di quelle vie, non solo, ce ne sono altre, penso ad esempio a via Acri, via San Sigismondo, le vie dietro piazza Verdi, che sicuramente stanno vivendo una fase di criticità sulla quale noi abbiamo chiesto una presenza delle Forze dell'ordine maggiore e un intervento più incisivo, proprio perché pensiamo che adesso sia necessario aggredire il fenomeno, come è stato aggredito in modo molto positivo in Montagnola, e adesso deve essere aggredito anche con una presenza fissa e costante delle Forze dell'ordine, chiaramente sempre coadiuvate dalla dalla Polizia municipale.
Per quanto riguarda quello che bisogna fare, io credo che il nostro obiettivo sia quello di provare a uniformare il più possibile gli orari con l'obiettivo di premiare i locali virtuosi, non voglio entrare nel il termine virtuoso nel senso che poi bisognerà chiaramente declinarlo in modo specifico, sapendo che questo è un percorso difficile sul quale non tutti sono d'accordo ed è anche complicato dal punto di vista normativo, sappiamo tutti che ci sono le liberalizzazioni degli orari e quindi non è così immediato riuscire a intervenire sul tema degli orari ad esempio prevedendo orari uguali per tutti, con delle deroghe, proprio perché c'è il tema della liberalizzazione degli orari; ma ritengo che sia un obiettivo da condividere con le associazioni di categoria in primis, con i residenti, con gli studenti che sono parte fondamentale del tessuto cittadino e che troppo spesso per di più vengono accusati di essere la causa del problema del rumore e degli schiamazzi, e invece devono essere parte assolutamente attiva e quindi colgo favorevolmente la sollecitazione della consigliera Clancy per far sì che in questo percorso anche gli studenti siano assolutamente coinvolti. Questo è l'obiettivo, nel rispetto delle regole, delle norme, sapendo come vi ho detto che è un percorso difficile per i paletti che le norme ci impongono.
Ho sentito che c'è una legittima preoccupazione dei residenti della zona per un possibile fenomeno di spostamento del rumore e nel caso dovesse succedere siamo già pronti ad affrontarlo, quindi ci tengo anche a dare un messaggio di attenzione a quei residenti che sono legittimamente preoccupati e ne stanno parlando, c'è da parte nostra massima attenzione per eventualmente intervenire nel caso questo fenomeno succeda. In via Petroni c'è la massima disponibilità e per di più ci incontreremo già in questi giorni, ad affrontare il problema in un senso più complessivo, con i residenti e con le attività commerciali, sapendo però che deve essere la volta buona perché come voi anche io ritengo che questa debba essere la volta buona e ci vuole per questo serietà da parte di tutti, non sempre, anzi, sempre in passato, alle volontà parole non sono corrisposti poi dei fatti concreti. Io stesso ho incontrato, anche personalmente, i gestori dei locali e allo stesso tempo però questo non ha portato, nonostante impegni precisi a fare in modo che la situazione migliorasse. Vi faccio un esempio chiaramente senza citare il locale di via Petroni nel quale è successo. Una sera sono andato personalmente dopo lamentele per il rumore della musica alta che usciva dal locale, con il gestore ne abbiamo parlato a lungo e il gestore si è preso l'impegno per fare in modo che, dalla sera successiva, ci fosse un'attenzione particolare a questo tema, ma la sera successiva nulla è cambiato, tanto che più e più volte i controlli effettuati hanno dimostrato questo e la Polizia municipale come sapete interviene quotidianamente sulla zona universitaria e su via Petroni.
Quindi massima disponibilità da parte nostra, la volontà è questa ed è anche condivisa. Spero che si possa fare un percorso comune su questo e sono assolutamente disponibile e interessato a farlo, quindi con l'obiettivo di uniformare gli orari del centro e allo stesso tempo prevedendo già delle deroghe o comunque un sistema che vada nella direzione di premiare i virtuosi con orari allungati, sempre chiaramente all'interno di una normativa complicata. Ci tengo a ribadire che la lotta agli abusivi continua tutti i giorni, come è stato questa estate e come è ogni sera della settimana, da parte della Polizia municipale impegnata in particolare in zona universitaria ma anche in altre zone della movida, penso a piazza San Francesco, a via del Pratello, è una battaglia quotidiana con i limiti che la legge prevede. Spero che e l'ho sentito ieri in commissione da più parti, anche da vari interventi vostri, che l'Università possa fare una parte maggiore di quello che ha fatto fino a ora, non per scaricare la responsabilità, con l'Università c'è un ottimo rapporto di collaborazione, ma sicuramente è necessario che l'Università si occupi dei suoi studenti non solo fino alle sette di sera, orario di termine delle elezioni, ma anche per tutta la loro quotidianità che non vuole dire solo nella parte del divertimento, ma anche nella vita quotidiana che gli studenti vivono a Bologna; è importante che l'Università faccia una parte maggiore e anche da questo punto di vista mi pare che ci sia una disponibilità a farlo, speriamo che questo porti ad atti concreti"
Domanda del consigliere Bosco
"Ordinanza via Petroni e migrazione movida in Piazza Aldrovandi. si chiede il parere della Giunta, in particolare si chiede se non ritenga controproducente imporre la chiusura dei locali interessati dall'ordinanza riversando in strada i frequentatori che, molto probabilmente, si rivolgeranno a venditori abusivi di alcol".
Domanda del consigliere Zanetti
"Vista l’ordinanza su Via Petroni e gli articoli di stampa in merito alla stessa, si domanda al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa sulle motivazioni che hanno portato all’adozione di questa ordinanza; un'opinione in merito alle reazioni di residenti, comitati ed esercenti; quali strumenti ulteriori possono essere messi in campo per risolvere definitivamente il problema".
Domanda della consigliera Clancy
"Viste le notizie relative alla nuova ordinanza varata dalla Giunta sugli orari di chiusura dei pubblici esercizi di via Petroni; si chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica amministrativa in merito; se ritengano efficace la stratificazione di ordinanze differenti".
Domanda della consigliera Scarano
"Alla luce degli articoli di stampa e della scelte della Giunta, chiedo al Signor Sindaco e alla Giunta, le reali motivazioni di tale ulteriore restrizione; chiedo altresì se non sia il caso di concordare con i pochi e noti esercenti della via delle misure condivise che garantiscano presidio e monitoraggio della via e, al contempo, non nuociano ad imprenditori favorendo però l'abusivismo e lo spaccio nella zona".
Risposta dell'assessore Aitini:
"Grazie presidente, grazie consigliere. Io sono dalla parte dei diritti, del diritto alla salute, del diritto al poter dormire, anche del diritto a svolgere il proprio lavoro come tantissime attività commerciali fanno in zona universitaria e in tutta la città. Sono anche per il diritto allo svago perché è giusto che dopo una giornata di studio o di lavoro ci si possa divertire in zona universitaria, come nelle altre parti della città, sempre come diceva il consigliere Zanetti, nel rispetto del regola, ce poi è quello che ci dovrebbe guidare. Noi in via Petroni dobbiamo, come ovunque, mantenere questo equilibrio. Un equilibrio però che spesso e volentieri in via Petroni non si è mantenuto, non so se voi siete mai andati, penso di si, in tarda sera in quella via e abbiate visto che ci sono delle situazioni molto problematiche dove alcuni residenti hanno dovuto mettere 4 vetri per dormire. E quindi ci sia stata nel corso degli anni, lo testimoniano anche varie sentenze, la necessità di intervenire per ordinare la situazione per ritornare la situazione alla normalità. Via Petroni ha un'ordinanza all'una di notte dal 2012 per i locali di somministrazione e nonostante questo ci sono in particolare alcune serate molto critiche; in questi mesi noi abbiamo incontrato residenti, commercianti varie volte e c'è stato da parte dei commercianti l'intenzione intenzione, poi purtroppo non corrisposta, di attuare delle misure supplementari per andare incontro a una situazione di criticità che loro stessi riconoscono, almeno con me l'hanno fatto. Purtroppo sono impegni che non si sono verificati. Uno su tutti ad esempio il fatto di avere sempre il personale fuori dal locale che invita alla tranquillità al silenzio, come hanno riconosciuto loro stessi, anche pochi giorni fa in un incontro con il sottoscritto, il personale fuori dal locale ce l'hanno in 3 o 4 e solo in alcuni giorni alla settimana, come riconosciuto, nonostante l'impegno di questi mesi ad averlo sempre e tutti. Quindi è questa la motivazione che, assieme appunto a una situazione che non è e non era in miglioramento, ci ha portato a fare un'ordinanza di un mese per chiudere alle 24, sperando che questo contribuisca a una ulteriore presa di coscienza e responsabilità, dove nessuno vuole dare solo la responsabilità a una categoria, dove per di più non sono tutti uguali o non c'è la disponibilità da parte di tutti fare determinate cose; è chiaro che è, come riconosceva anche la consigliera Scarano, un'area complessa dove ci sono molte parti in causa e dove trovare l'equilibrio giusto e la soluzione non è assolutamente facile. I residenti che ho sentito io sono contenti, o anche messaggi e mail che mi testimoniano come questi primi giorni siano sicuramente migliori e positivi, perché la chiusura un'ora prima sicuramente aiuta a dormire di più, aiuta la tranquillità. Questa ordinanza ha delle basi evidenti e faccio fatica a non vedere e mi pare di capire dalle vostre parole che anche voi comunque facciate fatica a non vedere, per quanto riguarda le problematiche, poi ognuno ha le sue soluzioni giustamente, ma le problematiche mi sembra che siamo tutti più o meno d'accordo sul fatto che in via Petroni ci sia una situazione molto difficile e quindi li abbiamo ritenuto di intervenire nuovamente con una ordinanza di un mese proprio per provare a dare un ulteriore messaggio che così le cose non possono andare avanti; ci deve essere un impegno maggiore da parte di tutti, i gestori in primis che a parole lo hanno fatto che spero che questa disponibilità verrà tradotta in atti scritti; ci deve essere anche un lavoro da parte nostra, che deve assolutamente continuare, in particolare come dicevate voi sul rispetto delle regole per quanto riguarda la vendita abusiva degli alcolici, penso che sa sotto gli occhi di tutti il lavoro che è stato fatto quest'estate in questi mesi per il sequestro di birre in particolare; è chiaro che da questo punto di vista se ci vogliamo dare una mano dobbiamo sicuramente fare in modo che, ad esempio, i nostri parlamentari di tutti gli schieramenti politici lavorino per fare in modo che ci siano norme più incisive su questo. Le sanzioni amministrative che per di più raramente vengono poi pagate, funzionano poco, mentre invece funziona di più il fatto che gli alcolici vengano sequestrati. E allo stesso tempo abbiamo chiesto recentemente al Tavolo per l'ordine e la sicurezza una presenza maggiore delle Forze dell'ordine, in particolare in alcune vie della zona universitaria, proprio per contrastare di più e meglio il fenomeno dello spaccio. Via Petroni è una di quelle vie, non solo, ce ne sono altre, penso ad esempio a via Acri, via San Sigismondo, le vie dietro piazza Verdi, che sicuramente stanno vivendo una fase di criticità sulla quale noi abbiamo chiesto una presenza delle Forze dell'ordine maggiore e un intervento più incisivo, proprio perché pensiamo che adesso sia necessario aggredire il fenomeno, come è stato aggredito in modo molto positivo in Montagnola, e adesso deve essere aggredito anche con una presenza fissa e costante delle Forze dell'ordine, chiaramente sempre coadiuvate dalla dalla Polizia municipale.
Per quanto riguarda quello che bisogna fare, io credo che il nostro obiettivo sia quello di provare a uniformare il più possibile gli orari con l'obiettivo di premiare i locali virtuosi, non voglio entrare nel il termine virtuoso nel senso che poi bisognerà chiaramente declinarlo in modo specifico, sapendo che questo è un percorso difficile sul quale non tutti sono d'accordo ed è anche complicato dal punto di vista normativo, sappiamo tutti che ci sono le liberalizzazioni degli orari e quindi non è così immediato riuscire a intervenire sul tema degli orari ad esempio prevedendo orari uguali per tutti, con delle deroghe, proprio perché c'è il tema della liberalizzazione degli orari; ma ritengo che sia un obiettivo da condividere con le associazioni di categoria in primis, con i residenti, con gli studenti che sono parte fondamentale del tessuto cittadino e che troppo spesso per di più vengono accusati di essere la causa del problema del rumore e degli schiamazzi, e invece devono essere parte assolutamente attiva e quindi colgo favorevolmente la sollecitazione della consigliera Clancy per far sì che in questo percorso anche gli studenti siano assolutamente coinvolti. Questo è l'obiettivo, nel rispetto delle regole, delle norme, sapendo come vi ho detto che è un percorso difficile per i paletti che le norme ci impongono.
Ho sentito che c'è una legittima preoccupazione dei residenti della zona per un possibile fenomeno di spostamento del rumore e nel caso dovesse succedere siamo già pronti ad affrontarlo, quindi ci tengo anche a dare un messaggio di attenzione a quei residenti che sono legittimamente preoccupati e ne stanno parlando, c'è da parte nostra massima attenzione per eventualmente intervenire nel caso questo fenomeno succeda. In via Petroni c'è la massima disponibilità e per di più ci incontreremo già in questi giorni, ad affrontare il problema in un senso più complessivo, con i residenti e con le attività commerciali, sapendo però che deve essere la volta buona perché come voi anche io ritengo che questa debba essere la volta buona e ci vuole per questo serietà da parte di tutti, non sempre, anzi, sempre in passato, alle volontà parole non sono corrisposti poi dei fatti concreti. Io stesso ho incontrato, anche personalmente, i gestori dei locali e allo stesso tempo però questo non ha portato, nonostante impegni precisi a fare in modo che la situazione migliorasse. Vi faccio un esempio chiaramente senza citare il locale di via Petroni nel quale è successo. Una sera sono andato personalmente dopo lamentele per il rumore della musica alta che usciva dal locale, con il gestore ne abbiamo parlato a lungo e il gestore si è preso l'impegno per fare in modo che, dalla sera successiva, ci fosse un'attenzione particolare a questo tema, ma la sera successiva nulla è cambiato, tanto che più e più volte i controlli effettuati hanno dimostrato questo e la Polizia municipale come sapete interviene quotidianamente sulla zona universitaria e su via Petroni.
Quindi massima disponibilità da parte nostra, la volontà è questa ed è anche condivisa. Spero che si possa fare un percorso comune su questo e sono assolutamente disponibile e interessato a farlo, quindi con l'obiettivo di uniformare gli orari del centro e allo stesso tempo prevedendo già delle deroghe o comunque un sistema che vada nella direzione di premiare i virtuosi con orari allungati, sempre chiaramente all'interno di una normativa complicata. Ci tengo a ribadire che la lotta agli abusivi continua tutti i giorni, come è stato questa estate e come è ogni sera della settimana, da parte della Polizia municipale impegnata in particolare in zona universitaria ma anche in altre zone della movida, penso a piazza San Francesco, a via del Pratello, è una battaglia quotidiana con i limiti che la legge prevede. Spero che e l'ho sentito ieri in commissione da più parti, anche da vari interventi vostri, che l'Università possa fare una parte maggiore di quello che ha fatto fino a ora, non per scaricare la responsabilità, con l'Università c'è un ottimo rapporto di collaborazione, ma sicuramente è necessario che l'Università si occupi dei suoi studenti non solo fino alle sette di sera, orario di termine delle elezioni, ma anche per tutta la loro quotidianità che non vuole dire solo nella parte del divertimento, ma anche nella vita quotidiana che gli studenti vivono a Bologna; è importante che l'Università faccia una parte maggiore e anche da questo punto di vista mi pare che ci sia una disponibilità a farlo, speriamo che questo porti ad atti concreti"