Question Time, chiarimenti sull'immobile di via Zanardi utilizzato dal collettivo Crash
L'assessore all'Urbanistica e edilizia privata Valentina Orioli ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Emily Clancy (Coalizione Civica) sull'immobile di via Zanardi utilizzato dal collettivo Crash.La domanda...
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L'assessore all'Urbanistica e edilizia privata Valentina Orioli ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Emily Clancy (Coalizione Civica) sull'immobile di via Zanardi utilizzato dal collettivo Crash.
La domanda della consigliera Clancy
Viste le notizie relative all'occupazione simbolica e temporanea di un immobile abbandonato di proprietà di Poste Italiane da parte del collettivo Crash; vista la trattativa relativa al riutilizzo dell'immobile da parte del collettivo che aveva presentato un piano di recupero e ristrutturazione; viste le notizie circa la sospensione di questa trattativa; chiedo al Sindaco e alla Giunt una valutazione politico amministrativa sulla questione; se siano a conoscenza dei motivi che hanno portato all'interruzione della trattativa; se siano a conoscenza di progetti alternativi della proprietà sull'immobile; come valuti lo stato di abbandono di un immobile di tale valore e proveniente dal patrimonio pubblico, dismesso da decenni, come molti altri in città, e se l'Amministrazione intenda mettere in campo strumenti utili per poter agevolare la proprietà nella messa a disposizione di questo immobile e di altri simili".
La risposta dell'assessore Orioli
"Dopo l’occupazione dell’ex Veneta e lo sgombero, come è noto, il Comune ha incontrato immediatamente gli occupanti su loro richiesta. Da quell’incontro è iniziato un percorso in cui il Comune si è posto l’obiettivo di facilitare l’incontro fra Crash e alcuni grandi proprietari privati, fra cui anche Poste Italiane, in modo da consentire al collettivo un percorso alternativo all’occupazione, che potesse concludersi con un regolare rapporto con la proprietà. Questo non è avvenuto, per ragioni indipendenti dalla volontà dell’amministrazione.
L’amministrazione ritiene comunque che facilitare la relazione fra realtà come il collettivo Crash e proprietà private, in modo che i collettivi possano trovare legittimamente una sede per le loro attività, possa contribuire in alcuni casi a stabilire un presidio su aree abbandonate da tempo, e ad avviare così un percorso di rigenerazione urbana.
Nel caso delle proprietà di Poste Italiane in via Zanardi, ad esempio, ci troviamo di fronte ad un immobile abbandonato da molti anni, sul quale non ci risultano formalmente in atto progetti di riqualificazione. La concessione di un uso temporaneo e legittimo rappresenterebbe, in un caso come questo, una prima assunzione di responsabilità da parte del privato verso la rigenerazione di una parte di città, quindi un fatto positivo nella direzione della riqualificazione di un’area oggi abbandonata.
Sul tema degli immobili in disuso, e delle azioni che il Comune può intraprendere, aggiungo che la nuova Legge Urbanistica Regionale, all’articolo 15, prevede che il Comune predisponga e mantenga aggiornato un Albo degli immobili pubblici e privati resi disponibili per interventi di riuso e rigenerazione urbana. In questo Albo gli immobili di proprietà privata possono essere inseriti solo se i proprietari si impegnano, mediante la stipula di una convenzione, a cederli per cinque anni al Comune o a terzi attuatori ad un prezzo calmierato rispetto a quello di mercato. A compensazione dell’impegno assunto il Comune può prevedere delle premialità nell’ambito di accordi operativi, alla base dei quali non può che esserci la scelta del tutto volontaria ed autonoma del privato di procedere con il progetto di riqualificazione".