Question time, chiarimenti sulle rampe d'accesso al Crescentone per le persone con disabilità
L'assessore Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sulle rampe d'accesso al Crescentone per le persone con disabilità.Domanda de...
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L'assessore Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sulle rampe d'accesso al Crescentone per le persone con disabilità.
Domanda del consigliere Colombo
"Viste le notizie di stampa in merito al nuovo progetto per la realizzazione di due rampe per assicurare l'accessibilità delle persone con disabilità motoria sul Crescentone di piazza Maggiore; si chiede al Sindaco e alla Giunta la valutazione politico-amministrativa in generale della Giunta in merito alla notizia in questione, all'importanza simbolica e pratica dell'intervento relativo al Crescentone, al metodo di collaborazione utilizzato con Soprintendenza e associazioni handicap; se, in prospettiva, la Giunta intenda lavorare, insieme al Consiglio comunale, alla Consulta handicap e al Disability manager, alla costruzione di un piano complessivo, integrando le diverse politiche pubbliche, come previsto anche dal DUP approvato".
Risposta dell'assessore Gieri
"Gentile consigliere, lei ha detto tutto. Sono assolutamente d’accordo con quello che dice e stiamo lavorando esattamente su questa linea. Ci tengo a dare due informazioni: il progetto è stato approvato dalla Giunta comunale il 3 maggio, il cantiere verrà aperto con le modalità e i tempi più opportuni per poter consentire le manifestazioni estive già programmate nel tempo sulla piazza, quindi il cinema.
Ci teniamo a sottolineare questo che il progetto è nato, mentre il primo progetto era arrivato un po’ come un progetto dell’amministrazione tout court per facilitare l’accesso, abbiamo approfittato di questo stop and go legato ad una difficoltà di comprensione del progetto giusto da condividere con la Soprintendenza. Il progetto è nato da un confronto ampio e continuativo con il Disability manager, che è stato esteso proficuamente alla Soprintendenza. Siamo riusciti a creare, nella necessità del tempo che non poteva essere più veloce, siamo riusciti a creare una bella sinergia, non solo di poter ripartire con il progetto e quindi di renderlo concreto ma, e lo dico io che non sono una grandissima esperta, ma di avere il risultato più bello perché lo vedere. Il progetto alla fine diventa particolarmente bello, sono due rampe semicircolari. E’ un intervento, come voluto dalla Soprintendenza, reversibile.
Ci tengo anche a dire, come diceva il consigliere, che questo è un intervento dei tanti interventi che noi dobbiamo mettere in campo per lavorare sulla nostra attuazione del piano PEBA ma noi abbiamo voluto chiamarlo proprio su richiesta del Disability manager, Piano di inclusione Universale. E’ un atto adottato con atto di orientamento in data 13 marzo. L’amministrazione intende lavorare proprio con il Disability manager, la Consulta dell’handicap e le associazioni del territorio per garantire l’accessibilità nei diversi settori dell’azione amministrativa, in particolare nel settore dell’housing. Stiamo lavorando in sinergia io e la mia collega Orioli sul tema degli ascensori, quindi dell’accessibilità all’interno delle abitazioni per promuovere questa progettualità e anche per poter partecipare alla candidatura per il premio europeo dell’accessibilità entro il mandato. Sarebbe un ulteriore fiore all’occhiello. Devo ringraziare davvero il dottor Sosio perché ci ha dato una spinta propulsiva importante, al nostro settore, per poter proseguire in progettualità, alcune tra l’altro già messe in campo e immaginate. Davvero, lo sguardo del dott. Sosio assieme allo sguardo delle associazioni che a lui fanno riferimento è uno sguardo, lo dico senza retorica, molto utile anche nella bellezza degli interventi che mettiamo in campo e per la sinergia necessaria per poter costruire un piano che sia rispondente a tutti i bisogni, non solo delle persone disabili ma, anche, delle persone che in via transitoria si trovano in una situazione di immobilità".