Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulle offese al Sindaco e all’Arcivescovo

Il Sindaco Virginio Merola, ha risposto, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sulle offese al Sindaco e all’Arcivescovo. Domanda del consigliere Mazzanti"In relazione a...

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Il Sindaco Virginio Merola, ha risposto, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sulle offese al Sindaco e all’Arcivescovo.

Domanda del consigliere Mazzanti
"In relazione agli articoli apparsi sulla stampa locale riguardanti le offese che si sono scatenate sui social contro il Sindaco Merola e l’Arcivescovo Mons. Zuppi, presi di mira per aver espresso critiche sul caso della nave Aquarius, si chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica sulla vicenda".

Risposta del Sindaco Merola
"Gentile consigliere, gentili consiglieri, domani mattina la nostra Università conferirà la laurea honoris causa in Filologia, Letteratura e tradizione classica a monsignor Gianfranco Ravasi. La laurea viene conferita a una personalità alta, amica di Bologna come monsignor Ravasi, vittima in questi giorni di spregevoli attacchi sui social per avere citato un versetto del Vangelo a proposito del dramma della nave Aquarius cui il nostro governo ha chiuso i porti; e poi perché questa laurea in Filologia ci porta a riflettere sulla parola, sul suo valore, sull’uso che ne facciamo nella nostra vita quotidiana.
Assieme alla sincera solidarietà per monsignor Ravasi aggiungo quella per il nostro vescovo, monsignor Matteo Zuppi, al quale mi unisce, oltre alla stima e all'amicizia ,anche il fatto di avere dovuto condividere con lui il diluvio di insulti, di attacchi che il web ci ha scaricato addosso, per le nostre affermazioni sui migranti e sulla politica del ministro Salvini, attraverso una pagina Facebook bolognese molto frequentata.
Ma vengo al punto della sua domanda consigliere. Come sa, in passato ho già preso posizione - con forza - contro questa prassi vile e squadrista dell'odio via social. Distinguo che ci sono persone accecate dall’odio di cui dobbiamo comprendere anche perché esplodono in questi sentimenti. Ma, in via generale, siamo di fronte a una vera e propria degenerazione del costume. Ho recentemente dichiarato che non accetto più insulti e volgarità e che denuncerò, se e quando ne riscontrerò gli estremi. La cosa sta procedendo e la confermo. Sottolineo che la faccio come cittadino, non come Sindaco, senza chiedere l’aggravante dovuta al fatto che sono Sindaco. Questa la deciderà la magistratura. Aggiungo che, quotidianamente, cerco di affrontare questa delicata questione anche attraverso le mie pagine social, dove cerco di introdurre un modo diverso di usare la parola, dove cerco di rispondere anche alle critiche più aspre, a volte per me ingenerose che ricevo. Lo faccio perché è mio dovere di Sindaco, come lo fate voi, lo faccio con convinto spirito civico perché continuo a credere che il dialogo e la comprensione siano risorse indispensabili della natura umana.
Devo aggiungere che siamo di fronte a qualcosa di profondo, di grave. Anzi, mi correggo, e dico, al contrario, di superficiale. Superficiale perché l'ottusa velocità del web ostacola, impedisce ogni forma di riflessione e porta a scaricare immediatamente il proprio “like” o "non like", a buttare dentro il proprio insulto o la propria sconcezza nell'ansia di non rimanere indietro dal gregge, di poterlo seguire, di poterci stare dentro ben protetto e riparato, spesso anche camuffati dall'anonimato vigliacco di un nickname.
Assistiamo dunque a una massificazione dell’insulto, dello sconcio, dell'inutile che non resta confinata al web. Tracima da internet fino ai comportamenti delle persone, alla abitudini della quotidianità, a quello che si insegna ai propri figli perché questa logica della parola a vanvera e senza valore - se non quello di colpire come un sasso - sta corrompendo non solo la vita reale, ma anche quella dei comportamenti, delle relazioni fra le persone.
In questo quadro confermo le mie critiche ovviamente alla scelta del ministro Salvini a proposito della nave Aquarius e riguardo a tutto quello che ha detto e fatto nei giorni successivi sulla questione di quella nave e, più in generale, sulla drammatica sfida che pone il tema dei migranti. La politica dello scatto breve e dei like ha portato a Salvini un effimero consenso. Ma questa vicenda, anziché avvicinarci alla soluzione di un problema così complesso, ci porta purtroppo lontano dagli accordi sull'immigrazione e dalle pratiche messe in atto dal ministro Minniti che rispetto allo scorso anno hanno comportato il 78% di riduzione degli sbarchi. Dunque il ministro Salvini è un campione nell’usare parole che incitano all’odio e al rancore. E’ grave, per un ministro dell’Interno.
Concludo dicendovi che non esistono soluzioni facili, e qui viene la parte impegnativa per noi. E’ ora di tornare fare i conti con la realtà di tutti i giorni e smettere di offendere la propria vita e quella degli altri. Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi. I problemi complessi hanno bisogno di risposte complesse, di pazienza democratica nel costruirle. Illudere su questo, indebolisce la democrazia. E favorisce in realtà la tentazione di affidarsi al capo di turno verso derive autoritarie. Più ti affidi e più sei un suddito o un cliente e perdi la tua caratteristica principale, quella di essere un cittadino.
Ma quello che mi preme di più, consigliere Mazzanti, come Sindaco è che al di là degli schieramenti e delle nostre convinzioni politiche, si lavori insieme per favorire una bonifica delle menti, per rassicurare, per dare conforto alla troppa solitudine che semina odio e rancore. Perché si torni a ragionare e anche a esprimere il proprio disaccordo con rispetto e non come appendici umane di uno smartphone o di un tablet. Per questo per me è importante che il Consiglio, e ne sono convinto, accetti che abbiamo in mano come eletti dai cittadini la possibilità di dare l’esempio. E secondo me ne abbiamo anche il dovere. Grazie consigliere".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
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