Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulle nuove regole di accesso agli alloggi Acer

L'assessore alla Casa Virginia Gieri ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Umberto Bosco (Lega nord), Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulle nuove regole di accesso agli alloggi Acer. Dom...

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L'assessore alla Casa Virginia Gieri ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Umberto Bosco (Lega nord), Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulle nuove regole di accesso agli alloggi Acer.

Domanda d'attualità del consigliere Bosco
"Alla luce delle notizie riportate, si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede se ritenga si siano palesati i presupposti necessari a pretendere che i cittadini stranieri siano tenuti, al pari degli italiani, a dimostrare l'assenza di immobili all'estero, nell'ambito dell'accesso ai servizi sociali e abitativi".

Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito all’intervista ad Alessandro Alberani presidente di Acer Bologna sul possesso di case in altri Stati
Poiché la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini propone di estendere il divieto di possedere altre abitazioni anche nel resto del mondo, per chi fa domanda di un alloggio popolare; pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema e se condivide la proposta della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini".

Domanda d'attualità della consigliera Scarano
"In base agli articoli di stampa, chiedo al Sindaco ed alla Giunta: un proprio pensiero nel merito; come giudica una saggia, benché tardiva, apertura politica che eviterebbe quindi le disparità presenti e al contempo una chiusura del presidente di Acer".

Risposta dell'assessore Gieri
"Ringrazio i consiglieri che hanno posto davvero domande molto articolate e serie, non solo legate alla cronaca ma anche a un'attività su cui dobbiamo spenderci con più energia possibile. Io vi stupirò, nel senso che vorrei uscire dal tema italiani/stranieri. Perché lo dico? Perché questo può aiutarci o non aiutarci a compiere i ragionamenti corretti. Voi tutti parlate e avete tutti citato il tema dell'equità. Io penso che bisogna partire da qui e penso che qualsiasi norma che regola il sistema dell'assegnazione di edilizia pubblica, e per ora parliamo ovviamente di questo, debba essere una norma che ha questo faro, e se davvero si applica il criterio dell'equità, la provenienza geografica non è il faro, il criterio che dobbiamo applicare.
Vi spiego meglio: io sono convinta, l'ho detto anche in commissione e alla vicepresidente Gualmini quando ha riunito il tavolo, che le regole, sopratutto per un bene così prezioso e purtroppo insufficiente, come quello delle case pubbliche, le regole devono valere per tutti e quindi il regime di impossidenza deve valere per italiani, stranieri, e per stranieri fra di loro, perché non si può pensare che la norma funzioni solo per gli italiani e non per gli stranieri, l'equità si esercita anche all'interno delle etnie, perché noi avremo sicuramente nelle liste di attesa stranieri che hanno case di proprietà e stranieri che non ne hanno, oppure italiani che non hanno case in Italia, ma magari hanno la casa a Tenerife, perché riescono ad acquistarla a meno. In questo senso io dico: usciamo fuori dalla dinamica stranieri/italiani, è chiaro che l'applicazione di questo criterio determinerà un grande cambiamento, ma il faro è quello di mettere tutti sullo stesso piano, con gli effetti che poi vedremo.
Io lo dissi a inizio mandato, anche rispondendo ad alcune domande qui in Aula, non ho alcun tentennamento e nessuna preoccupazione a dire quello che vi sto dicendo, lo dicevo prima e l'ho detto nelle sedi più opportune. Arrivo al punto di dire che anche la verifica dell'applicazione, la difficoltà che ci può essere - questo lo affronteremo, quando arriverà la delibera regionale, ne parleremo sicuramente, ma noi siamo secondari - siano importanti ma non debbano essere ostativi ad un principio che noi dobbiamo sancire: ed è il principio che dicevo prima, che il cittadino deve essere messo nelle stesse condizioni di partenza.
Ne abbiamo discusso sulle nuove norme rispetto all'isee, rispetto ai nuovi scaglioni, ai nuovi parametri per quanto riguarda il pagamento dei canoni. Cosa fotografano i cambiamenti dell'ultima delibera Gualmini? Fotografano una realtà e cioè che noi abbiamo sempre più bisogno di case pubbliche, sempre più bisogno di alloggi a canoni affrontabili per le famiglie, per le giovani coppie. Quindi abbiamo bisogno di un sistema pubblico che sia equo e che dia risposte a quelli che davvero ne hanno bisogno, quindi a coloro che hanno redditi ben normati e inoltre che il patrimonio pubblico si deve riqualificare e lo si deve fare, e voi lo sapete bene, oltre che con le risorse che arrivano dal governo e dai comuni, anche con il pagamento dei canoni e quindi anche appunto quando è necessario e possibile, a seconda dell'Isee, anche del canone oggettivo.
Richiamo queste norme della delibera regionale perché sono assolutamente secondo me da leggere in sinergia con questa nuova modifica, perché vanno proprio a dire che noi abbiamo un patrimonio scarso e che dovremmo darlo a coloro che hanno redditi bassi, che non hanno tesoretti da parte e che non hanno altre abitazioni all'estero e in Italia, questo vale naturalmente per la proprietà oltre il 50%. Quindi sono assolutamente in sinergia e questo è più importante ancora della verifica - e non perché mi nascondo dietro un dito. Non basta una norma, la norma va applicata e verificata, e su questo si lavorerà con l'Agenzia delle Entrate. Tenete conto che stiamo parlando di una delibera che io ancora ho visto solo in bozza e che arriverà probabilmente in Assemblea Legislativa entro maggio e quindi non ho ancora gli elementi per entrare nel merito di come verrà costruita la norma. Non vi nascono anche che la discussione in sede regionale non è stata semplicissima, perché non si era tutti concordi nel dare una risposta di questo tipo. C'è stato un bel dialogo, con anche punti di convergenza e punti di non accordo con alcuni altri Comuni capoluogo, ma diciamo che quello che si ricava dall'intervista della vice presidente, mi pare che vada a rispondere alla richiesta che proveniva dalla maggioranza dei Comuni presenti e convocati su questo tema. Risolviamo tutti i problemi? No, questo non lo possiamo dire, perché il mondo non va necessariamente come noi vorremmo e noi lo abbiamo detto, purtroppo a volte non ci si comprende. Io ho fatto proprio ieri la presentazione di una ricerca che verrò a presentare anche in commissione, da cui si evince che abbiamo bisogno di un sistema della locazione che funzioni meglio, che funzioni in maniera più moderna e soprattutto abbiamo bisogno di più abitazioni da immettere sul mercato. Questo non vuol dire - rispondo a Bugani che non c'è, ma che mi ascolterà - che dobbiamo costruire - ho visto anche qualcosa sui giornali oggi, ma ci mancherebbe, - noi abbiamo già soluzioni reali, individuate e sono ferme e che dovrebbero partire, abbiamo la possibilità di riqualificare anche con risorse pubbliche del patrimonio pubblico, abbiamo anche, perché no, la possibilità di rigenerare degli spazi attualmente inutilizzati, anche edificati. Quindi bisogna rendersi conto che nel 2018 abbiamo la necessità di far ripartire un mercato della locazione che soffre molto, i dati ce lo dicono, al di là dell'esperienza personale, quindi proprio perché il mercato già soffre, proprio perché abbiamo bisogno di rigenerare spazi, abitazioni e quant'altro, e investire al meglio le nostre risorse, dobbiamo, per il nostro patrimonio, essere molto precisi, molto equi, e proprio dare quel pezzettino di risposta pubblica al bisogno di casa, concederlo a quei cittadini che non hanno altre soluzioni a disposizione. Questo vale, ripeto, per italiani e ovviamente vale anche per stranieri, quindi oggi io sono già in attesa dell'ultima nota della delibera, quindi, prima che vada in approvazione. Appena la delibera regionale verrà approvata ovviamente ci metteremo subito al lavoro per l'applicazione come Amministrazione comunale, e io sono contenta di aver partecipato alla sua stesura con osservazioni e soprattutto con l'indirizzo politico di cui vi dicevo prima, vedremo gli effetti, vedremo come poter fare le necessarie verifiche. Quello che sarà, sarà il più possibile attinente alla realtà, il presidente Alberani, che sta facendo un ottimo lavoro in Acer, come ha giustamente detto, dovrà concretizzare e realizzare gli indirizzi che la politica gli darà e sono certa che sarà assolutamente attivo e assolutamente capace di affrontare anche questa sfida che è una sfida vera.
Chiudo richiamandovi il fatto che proviamo a fare un ragionamento vero, pulito rispetto all'equità l'equità vale per tutti e vale, anche, non fra italiani e stranieri ma tra italiani e italiani e stranieri e stranieri, quindi il tema è chi ha la proprietà e chi non ce l'ha. Faccio presente, a questo proposito il consigliere Bosco si richiamava ad alcune esperienze, che anche noi alcune esperienze le abbiamo viste, io voglio dire che di queste esperienze ne abbiamo tante, abbiamo studiato, abbiamo guardato la Regione Lombardia, abbiamo guardato la Regione Toscana, la Regione Friuli, dico abbiamo perché ci abbiamo lavorato in tanti, abbiamo guardato alcune esperienze di alcuni comuni guidati dal centro-sinistra alcuni guidati dal centro-destra, alcuni guidati da civici, e vi voglio dire che guardandoli con un occhio legato proprio anche alla gestione, alla sostenibilità, si potrebbero rilevare delle sorprese, diciamo così.
Quindi partiamo da un principio, come deve fare la politica, da un indirizzo politico, troviamo gli strumenti per rendere il principio realizzabile e sostenibile. A questo punto aspettiamo la delibera, la applicheremo immediatamente e avremo modo di rivederci su questo tema perché so che è un tema che, giustamente, sta a cuore a tutto il Consiglio".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
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