Question Time, chiarimenti sulle interviste televisive al Circolo Benassi
L'assessore alle politiche per il Terzo settore Marco Lombardo, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Umberto Bosco (Lega Nord) e Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) sulle interviste tel...
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L'assessore alle politiche per il Terzo settore Marco Lombardo, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Umberto Bosco (Lega Nord) e Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) sulle interviste televisive al Circolo Benassi.
Domanda del consigliere Bosco:
"Alla luce degli articoli di stampa, si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede se trova comprensibile la decisione, da parte dei dirigenti del Circolo Benassi, di allontanare i giornalisti che intendono intervistare soci sull'operato del Ministro dell'interno".
Domanda del consigliere Bugani:
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito allo stop alle interviste promosse dall’emittente E’tv, da parte dei dirigenti del circolo Benassi sulle politiche del governo. Visto che il Circolo Benassi viene spesso utilizzato dai media come termometro dell’elettorale di sinistra e in base all’ultimo servizio sull’immigrazione andato in onda su La7 gli intervistati si schieravano con le politiche del nuovo governo.
Si pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull’argomento e visto l'accaduto, cosa ne pensa".
Risposta dell'assessore Lombardo:
"Devo dire la verità, mi aspettavo questa domanda oggi al Question time, quindi ben venga l'occasione di rispondere. Rispondo prima ricordando a tutti i consiglieri, ma anche a noi stessi, una cosa della quale bisogna necessariamente tenere conto, l'Arci è una associazione italiana di promozione sociale che ha uno Statuto autonomo, con una propria organizzazione e con dei propri organismi dirigenti, responsabili delle proprie scelte. Pertanto, nel pieno rispetto delle attività del circolo da voi citate, attività svolte appunto in piena autonomia, occorre rimanere nel campo delle riflessioni su quanto accaduto. Non mi limito semplicemente a riconoscere la piena autonomia dell'Arci, ma provo a raccogliere il vostro invito a fare una valutazione politica sulla vicenda. Credo che sia sempre censurabile la censura. Cioè, io non condivido la scelta di non dare libertà di espressione alle persone, anche e soprattutto quando la pensano in maniera diversa da me. Questo è uno dei principi cardine della democrazia nella quale io credo e crederò sempre. Per cui credo che sia stato sbagliato non consentire a emittenti televisive di svolgere la propria attività di informazione e comunicazione. Tuttavia voglio nell'interlocuzione con voi dire anche che a mio avviso non bisogna avere paura dei sondaggi o delle opinioni diverse, non avevamo certo bisogno della troupe televisiva per capire che ci sono stati anche nostri elettori tradizionali in questo territorio che hanno votato altri partiti e in particolare la Lega, è la democrazia. C'è da dire però una cosa, che io sono abbastanza convinto che non bisogna avere paura dei sondaggi e dei consensi per affermare i propri valori e le proprie opinioni politiche, anche soprattutto quando sono divergenti. E quindi, forse, piuttosto che allontanare la troupe televisiva, il tema è quello di fare si che oltre le partite di carte, tra una partita di carte e l'altra, ci sia un confronto politico tra opinioni diverse. La mia è quella per la quale invece di parlare di porti chiusi, in una città come Bologna, bisognerebbe parlare dei portici. Io preferisco i portici ai porti chiusi, perché questa è la città dei portici e non dei porti chiusi e i portici servono per proteggere, difendere e anche per dare una idea di solidarietà che fa parte della nostra comunità. Io penso che tutta la discussione sul governo della migrazione, che non significa dal mio punto di vista un semplice appello al buonismo, all'accoglienza, ma significa professionalizzare il modello Sprar e dove non funziona migliorarlo per fare si che ci sia una integrazione reale. Significa dare un'idea che il governo dei flussi migratori può non essere fatto solo con politiche securitarie, ma deve essere fatto con reali politiche per esempio Euro-Mediterranee, con un dialogo tra le città, come stiamo cercando di fare qui a Bologna, pur con diverse difficoltà. Sono convinto che alla fine in questa diversità di opinioni e di dialettica, se ci confrontiamo nel merito, probabilmente alcuni di quegli elettori li recuperiamo, se li ascoltiamo, se diamo una risposta ai loro bisogni, una risposta che può essere, anzi deve essere, diversa da quella per esempio della Lega. Ho sempre sostenuto di avere un'opinione politica diversa dalla Lega rispetto a questi temi e non mi permetterei mai di dire che gli anziani del Benassi sono razzisti, così come altre volte non ho detto che i consiglieri che espongono idee diverse dalla mia solo per questo sono razzisti, ma io rivendico la diversità di opinione politica, voi siete per i porti chiusi, noi siamo per i portici. Forse adesso, nella fase di luna di miele con il Governo, è abbastanza normale che ci sia una crescita del consenso, ma le cose e la responsabilità di governare si misurano nel lungo termine, nelle risposte che oltre agli slogan vengono date per affrontare questi temi".
Domanda del consigliere Bosco:
"Alla luce degli articoli di stampa, si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede se trova comprensibile la decisione, da parte dei dirigenti del Circolo Benassi, di allontanare i giornalisti che intendono intervistare soci sull'operato del Ministro dell'interno".
Domanda del consigliere Bugani:
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito allo stop alle interviste promosse dall’emittente E’tv, da parte dei dirigenti del circolo Benassi sulle politiche del governo. Visto che il Circolo Benassi viene spesso utilizzato dai media come termometro dell’elettorale di sinistra e in base all’ultimo servizio sull’immigrazione andato in onda su La7 gli intervistati si schieravano con le politiche del nuovo governo.
Si pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull’argomento e visto l'accaduto, cosa ne pensa".
Risposta dell'assessore Lombardo:
"Devo dire la verità, mi aspettavo questa domanda oggi al Question time, quindi ben venga l'occasione di rispondere. Rispondo prima ricordando a tutti i consiglieri, ma anche a noi stessi, una cosa della quale bisogna necessariamente tenere conto, l'Arci è una associazione italiana di promozione sociale che ha uno Statuto autonomo, con una propria organizzazione e con dei propri organismi dirigenti, responsabili delle proprie scelte. Pertanto, nel pieno rispetto delle attività del circolo da voi citate, attività svolte appunto in piena autonomia, occorre rimanere nel campo delle riflessioni su quanto accaduto. Non mi limito semplicemente a riconoscere la piena autonomia dell'Arci, ma provo a raccogliere il vostro invito a fare una valutazione politica sulla vicenda. Credo che sia sempre censurabile la censura. Cioè, io non condivido la scelta di non dare libertà di espressione alle persone, anche e soprattutto quando la pensano in maniera diversa da me. Questo è uno dei principi cardine della democrazia nella quale io credo e crederò sempre. Per cui credo che sia stato sbagliato non consentire a emittenti televisive di svolgere la propria attività di informazione e comunicazione. Tuttavia voglio nell'interlocuzione con voi dire anche che a mio avviso non bisogna avere paura dei sondaggi o delle opinioni diverse, non avevamo certo bisogno della troupe televisiva per capire che ci sono stati anche nostri elettori tradizionali in questo territorio che hanno votato altri partiti e in particolare la Lega, è la democrazia. C'è da dire però una cosa, che io sono abbastanza convinto che non bisogna avere paura dei sondaggi e dei consensi per affermare i propri valori e le proprie opinioni politiche, anche soprattutto quando sono divergenti. E quindi, forse, piuttosto che allontanare la troupe televisiva, il tema è quello di fare si che oltre le partite di carte, tra una partita di carte e l'altra, ci sia un confronto politico tra opinioni diverse. La mia è quella per la quale invece di parlare di porti chiusi, in una città come Bologna, bisognerebbe parlare dei portici. Io preferisco i portici ai porti chiusi, perché questa è la città dei portici e non dei porti chiusi e i portici servono per proteggere, difendere e anche per dare una idea di solidarietà che fa parte della nostra comunità. Io penso che tutta la discussione sul governo della migrazione, che non significa dal mio punto di vista un semplice appello al buonismo, all'accoglienza, ma significa professionalizzare il modello Sprar e dove non funziona migliorarlo per fare si che ci sia una integrazione reale. Significa dare un'idea che il governo dei flussi migratori può non essere fatto solo con politiche securitarie, ma deve essere fatto con reali politiche per esempio Euro-Mediterranee, con un dialogo tra le città, come stiamo cercando di fare qui a Bologna, pur con diverse difficoltà. Sono convinto che alla fine in questa diversità di opinioni e di dialettica, se ci confrontiamo nel merito, probabilmente alcuni di quegli elettori li recuperiamo, se li ascoltiamo, se diamo una risposta ai loro bisogni, una risposta che può essere, anzi deve essere, diversa da quella per esempio della Lega. Ho sempre sostenuto di avere un'opinione politica diversa dalla Lega rispetto a questi temi e non mi permetterei mai di dire che gli anziani del Benassi sono razzisti, così come altre volte non ho detto che i consiglieri che espongono idee diverse dalla mia solo per questo sono razzisti, ma io rivendico la diversità di opinione politica, voi siete per i porti chiusi, noi siamo per i portici. Forse adesso, nella fase di luna di miele con il Governo, è abbastanza normale che ci sia una crescita del consenso, ma le cose e la responsabilità di governare si misurano nel lungo termine, nelle risposte che oltre agli slogan vengono date per affrontare questi temi".