Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulle installazioni in centro storico

L'assessore con delega alla Tutela e riqualificazione della Città storica, Valentina Orioli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sulle installazioni in centro storico.Domanda d'at...

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L'assessore con delega alla Tutela e riqualificazione della Città storica, Valentina Orioli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sulle installazioni in centro storico.

Domanda d'attualità del consigliere Martelloni
"Viste le notizie relative agli allestimenti nelle piazze del centro storico, chiede al Sindaco e alla Giunta:
una valutazione complessiva sulla gestione degli spazi pubblici, in particolare del centro storico, e se vi sia una regia strategica condivisa con la soprintendenza in relazione a installazioni e concessioni;
se sia stato chiesto parere alla soprintendenza per le installazioni presenti da mesi in Piazza Galvani a ridosso dell'abside di San Petronio e per l'installazione di container in Piazza Verdi e nelle zone limitrofe;
una valutazione in merito all'iter di richiesta di parere alla soprintendenza in relazione agli scivoli di accesso al "crescentone" di Piazza Maggiore, iter che si protrae da quasi un anno".

Risposta dell'assessore Orioli
"Osservo che l’articolo a cui fa riferimento la sua domanda parla degli elementi presenti negli spazi pubblici del Centro Storico, tenendo insieme oggetti dalla natura e dalle finalità diverse, anche nella scelta delle immagini a commento.
Per superare un approccio puramente giornalistico al tema, occorre quindi in primo luogo distinguere le diverse questioni trattate, e che implicano diversi iter di realizzazione e autorizzazione.
La concessione di spazi di particolare importanza cittadina avviene secondo una programmazione annuale approvata della giunta su proposta del Dipartimento promozione della città e del Gabinetto del sindaco.
Sottolineo che questa programmazione ci ha permesso nel corso degli anni di ridurre il numero degli eventi che impattano sugli spazi più rappresentativi della città, per esempio in piazza Maggiore non si tengono più manifestazioni come il CioccoShow o quella dedicata alla mortadella.
Per questo genere di manifestazioni le concessioni sono rilasciate dal Suap e di volta in volta viene richiesta alla Soprintendenza l'autorizzazione all'uso del bene tutelato e all'installazione di allestimenti, che sono totalmente rimovibili ed hanno carattere di temporaneità, anche le installazioni presenti in piazza Galvani sono quindi state autorizzate dalla Soprintendenza.
Quelle sull'abside di san Petronio cui si riferisce la sua domanda sono invece un'altra cosa: non si tratta di allestimenti ma di pubblicità sui cantieri, cosa che facciamo anche noi su Palazzo Re Enzo e su Palazzo d'Accursio: lo spazio pubblicitario viene comunque autorizzato dalla Soprintendenza e le risorse servono in parte a cofinanziare le opere di restauro.
Nella stessa categoria di opere rimovibili e temporanee rientrano i container in piazza Verdi, la cui installazione rientra nella strategia complessiva di rigenerazione dell’area universitaria di cui più volte abbiamo parlato, e per la cui autorizzazione la Soprintendenza, come ci ha raccontato l'assessora Gieri, ha approfonditamente esaminato il progetto e richiesto modifiche per ridurre l’impatto e garantire la sicurezza dei beni storici, oltre che fideiussioni, pur nella consapevolezza che si tratta di una installazione comunque provvisoria.
Infine, per quanto riguarda un’altra diversa “famiglia” di interventi citati nell’articolo e di cui si continua a dibattere, e cioè l’arredo urbano degli spazi pubblici pedonalizzati - dai “cubi” a piazza San Francesco - esso costituisce parte significativa della strategia complessiva di riqualificazione urbana e promozione della pedonalità intrapresa durante lo scorso mandato e sintetizzata nel programma “di nuovo in Centro”.
Si tratta di un insieme di interventi, questa volta permanenti, realizzati nello spazio pubblico di proprietà del Comune e per iniziativa del Comune, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la fruizione pubblica degli spazi del Centro Storico. Naturalmente anche in questi casi si tratta di progetti che, nel loro iter autorizzativo, vengono esaminati dal Soprintendenza e che devono ottenere autorizzazione secondo il Codice dei beni culturali. In questa casistica si inserisce anche il progetto che renderà accessibile il Crescentone, e che è seguito dal settore edilizia e patrimonio, non credo di poter aggiungere nulla a quanto è già stato approfondito e sottolineato da più parti in questi giorni, se non unirmi all’auspicio che si arrivi rapidamente alla sua realizzazione.
In conclusione, ci sono delle strategie dell'amministrazione comunale, sui rapporti con la Soprintendenza, non posso che rispondere che c’è un confronto continuo ed intenso, ma poiché le leggi vigenti prevedono l’espressione di parere su ogni singolo oggetto assoggettabile a questo iter autorizzativo, l’attività della Soprintendenza non può che esplicitarsi “caso per caso” ".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:40
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