Question Time, chiarimenti sulle farmacie comunali
L'assessore al Bilancio con delega alle Partecipazioni societarie Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, lle domande d'attualità dei consiglieri Elena Foresti (Movimento 3 Stelle) e Federico Martelloni (Coalizione c...
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L'assessore al Bilancio con delega alle Partecipazioni societarie Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, lle domande d'attualità dei consiglieri Elena Foresti (Movimento 3 Stelle) e Federico Martelloni (Coalizione civica) sulle farmacie comunali. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Alberto Aitini.
La domanda della consigliera Foresti
"Visti gli articoli di stampa sugli scioperi e cause di lavoro nelle farmacie comunali, poichè lamentano di lavorare perennemente sotto organico, trovandosi costretti anche a chiudere il CUP per poter servire al banco, pongo la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta sull'argomento e come pensa di risolvere i problemi dei lavoratori delle farmacie che si ripercuotono anche sui servizi prestati ai cittadini".
La domanda del consigliere Martelloni
"Viste le notizie relative ai problemi di carenza di personale e sicurezza nelle Farmacie Comunali o ex Comunali;
visti i disservizi che questi problemi comportano, con ricadute anche sul servizio CUP operato nelle farmacie, servizio di grande rilevanza per la cittadinanza e che permette di alleggerire in parte il carico di lavoro gravante sugli sportelli CUP, notoriamente i sofferenza;
vista la dismissione operata nel corso degli ultimi decenni della gran parte delle quote detenute dal Comune di Bologna in AFM con la prospettiva del mantenimento degli standard di servizio;
vista la residua partecipazione societaria ad oggi sussitente del Comune di Bologna in AFM corrispondente al 15,86% e la scelta di dismettere entro l'anno anche questa residua quota;
vista l'importanza per la cittadinanza dei servizi forniti dalla rete di Farmacie Comunali e ex Comunali;
chiede al Sindaco e alla Giunta:
una valutazione in merito;
se e come l'Amministrazione intenda monitorare e vigilare affinché siano rispettati i diritti e la professionalità dei lavoratori della farmacie e siano garantiti standard elevati di servizio alla cittadinanza;
a che punto siano le operazioni per la dismissione della quota residua di partecipazione del Comune di Bologna in AFM;
se, alla luce dei problemi denunciati dai lavoratori, ritengano la rinuncia alle quote residue una scelta oculata".
Risposta dell'assessore Conte letta in aula dall'assessore Aitini
"Nel Piano di Razionalizzazione delle partecipazioni societarie approvato dal Sindaco nel 2015 e nei documenti ad esso successivi, il Comune di Bologna ha sempre espresso la propria volontà di verificare la sussistenza dei requisiti per il mantenimento della partecipazione nella società AFM s.p.a., conscio del venir meno dell'interesse primario della presenza della Pubblica Amministrazione nell'area della distribuzione intermedia e finale del farmaco, pur rendendosi necessario garantire funzioni socialmente rilevanti in tale ambito.
La medesima valutazione è stata compiuta dalla Corte di Conti nei rilievi espressi con deliberazione n. 30/2017. Ad oggi, infatti, il servizio in oggetto si colloca tra le attività regolamentate con caratteristiche di mercato, assoggettate a specifici regimi concorrenziali.
L'alienazione della partecipazione del Comune di Bologna si può ora concretizzare poiché, dal 29/8/2017, data di entrata in vigore della Legge annuale per il mercato e la concorrenza (n. 124 del 4/8/2017), una partecipazione azionaria pubblica non è più necessaria per consentire alla società la gestione delle farmacie in numero superiore a quattro. Vi è attualmente piena possibilità di gestione di farmacie da parte di società di capitali, salvo il limite del controllo di non più del 20% delle farmacie sul territorio regionale.
Per tale motivo, il Consiglio comunale di Bologna ha deliberato, nell'ambito del Piano di revisione straordinaria 2017, la dismissione della partecipazione, dando mandato agli uffici competenti di procedere all'attuazione di tale decisione. Rimane invece pienamente efficace e valido il contratto di servizio, accedente alla concessione, e così pure la Carta dei servizi. La titolarità delle farmacie rimane al Comune di Bologna. E' pertanto evidente che tutte le obbligazioni assunte dalla società, sia di servizio al pubblico, sia di conduzione corretta dei rapporti con il personale, non vengono meno per la futura variazione della compagine societaria; il Comune di Bologna, ente concedente, rimane a sua volta tenuto ad esercitare il controllo sull'adempimento degli obblighi derivanti dalla concessione.
Al momento attuale è stata portata a termine la procedura di valutazione della quota societaria da alienare, mentre si sta lavorando, di concerto con gli altri Comuni che hanno deliberato la dismissione (Casalecchio di Reno, S. Giovanni in Persiceto, Monzuno e Savignano sul Rubicone) alla stesura del bando per la procedura di vendita delle azioni".