Question Time, chiarimenti sull'attività di don Tullio Contiero
L'assessore Davide Conte ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico) sull'attività di don Tullio Contiero, a cui sarà intitolato il giardino San Leonardo.Domanda del con...
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L'assessore Davide Conte ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico) sull'attività di don Tullio Contiero, a cui sarà intitolato il giardino San Leonardo.
Domanda del consigliere Fattori
"Si chiede cortesemente al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica sul collegamento dell'attività di Don Tullio Contiero e i recenti indicatori demografici che illustrano la necessità della città di Bologna di accogliere nuovi cittadini per un bilancio economicamente sostenibile".
Risposta dell'assessore Conte
"Ringrazio il consigliere della domanda e dell'occasione di fare un piccolo approfondimento, visto che abbiamo presentato nei giorni scorsi degli importanti dati sugli scenari demografici della Città metropolitana al 2033. Faccio ancoraggio a questi dati per i miei ragionamenti, con una premessa. La nostra città si è sempre caratterizzata, sia a livello industriale che a livello politico che ecclesiale, per rapporti molto importanti con il continente africano. La testimonianza di don Contiero è di una tra le tante persone che in città hanno dedicato la loro vita, non a difendere dei principi, ma a far conoscere delle persone e dei mondi e questo è il grande contributo che ha dato. Dei mondi che a volte vediamo limitati al tema degli sbarchi, ma come ci ricorda in questi giorni un altro sacerdote padre Zanotelli, è importante andare a capire bene dove nascono questi sbarchi e quali sono i problemi, temi che i giornali e noi politici raramente affrontiamo e che sono trasversali e presenti in tutta l'Africa e che toccano aspetti demografici, economici, ambientali che portano queste persone a muoversi. Questo rapporto con l'Africa, con i flussi migratori e con le persone che arrivano da altri continenti che significato ha una comunità e che ruolo gioca in una città come Bologna e con la sua specificità politica, sociale, economica? A me viene da rispondere con altre due domande: chi è a favore della crescita delle imprese del nostro territorio? Penso che concordiate tutti sul fatto che siamo a favore dello sviluppo delle nostre aziende. E se vi chiedo: avete voglia di sostenere la nostra città, perché possa continuare a caratterizzarsi come una comunità che cresce e che riesce a comunicare agli altri i suoi valori e a testimoniare nel futuro le proprie tradizioni e caratteristiche? Anche su questa siamo tutti concordi: vogliamo sostenere lo sviluppo delle nostre aziende e lo sviluppo della nostra città.
Per andare in modo molto semplice a questi temi, andiamo sul linguaggio dei numeri. La prima risposta a queste domande è che occorre che la nostra città continui, con quello che ha fatto da quando è nato questo comune, in questi novecento anni, con attenzione e cura ad accogliere le persone di cui ha bisogno per poter crescere. L'accoglienza è la capacità di tradurre questa opportunità in linfa vitale per le nostre imprese, perché le nostre imprese hanno bisogno di persone che lavorano e la nostra città ha bisogno di crescere. Quello che vediamo è un fabbisogno statistico, i flussi migratori a Bologna nel quinquennio 2012-2016 che abbiamo presentato nell'ottobre 2017, ci confermavano questo bisogno, ma gli scenari demografici che abbiamo presentato la settimana scorsa evidenziano la necessità dell'accoglienza, che non è un'opzione buonista, ma una scelta strategica per una città che vuole crescere. Secondo lo scenario, la nostra popolazione residente dovrebbe continuare a crescere nei prossimi anni, arrivando a superare il milione di abitanti: la Città metropolitana nel 2033 dovrebbe avere 1 milione e 42 mila residenti, di cui 407.500 solo nel Comune di Bologna. Per arrivare a questo occorre lavorare sulla capacità di accoglienza perché il saldo naturale è ampiamente negativo, per quanto sia leggermente migliore a quello del resto d'Italia. Questi dati confermano quanto emerso in queste settimane, che nell'ultimo anno abbiamo registrato il più basso tasso di natalità nella storia di questo Paese. E questo è un elemento importante da ricordare e per questo motivo che l'attualità dell'intitolazione in corso del giardino San Leonardo a don Tullio Contiero risulta rilevante: una persona che ha guardato all'Africa non in termini di buonismo, ma in termini di scambio, di conoscenza e di amicizia ci ricorda che il rapporto con gli altri Paesi e con gli altri continenti, il rapporto con l'immigrazione e la riflessione sull'accoglienza rappresentano una scelta importante per una città che vuole crescere. Non accogliere vuol dire destinare la nostra città a una difficoltà a garantire la propria sostenibilità sociale ed economica, sia della comunità che delle proprie aziende. Quindi è importante la riflessione che il consigliereha posto, per noi politici, per gli imprenditori e per le famiglie. Per evidenziare l'attualità del ragionamento di questi giorni, è che se vogliamo investire a partire da questi dati dobbiamo investire sull'accoglienza delle persone e delle famiglie che vengono dagli altri Paesi".