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Question Time, chiarimenti sull'applicazione di una tassa sul rumore aeroportuale

L'assessore Valentina Orioli ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 stelle) sull'applicazione di una tassa sul rumore aeroportuale. La risposta è stata letta in Aula dall'assessore Marco Lombar...

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L'assessore Valentina Orioli ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 stelle) sull'applicazione di una tassa sul rumore aeroportuale. La risposta è stata letta in Aula dall'assessore Marco Lombardo.

Domanda della consigliera Foresti
"Visti gli articoli di stampa in merito al fatto che la Regione Emilia Romagna, per la prima volta apre alla tassa sul rumore aeroportuale, l’Iresa. Poiché sia il Presidente del Quartiere Ara che l’Assessore Orioli si sono già pubblicamente espressi favorevolmente all'iresa, che come Movimento 5 Stelle proponiamo da tempo sia in comune che in regione, si pone la seguente domanda di attualità: per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sull’argomento. Se non reputa necessario sollecitare il PD regionale ad applicarla nel più breve tempo possibile".

Risposta dell'assessore Orioli letta dall'assessore Lombardo
"Gentile consigliera, la sua domanda mi offre l’occasione per ribadire, come ho già fatto più volte anche in commissione consiliare, che ritengo importante l’applicazione dell’Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili (IRESA).
L’IRESA è stata introdotta nell’ordinamento giuridico italiano dalla legge 21 novembre 2000, n. 342, che stabilisce che il gettito derivante da tale imposta – 'attribuito ad ogni regione o provincia autonoma per ogni decollo ed atterraggio dell’aeromobile civile negli aeroporti civili' – venga destinato 'prioritariamente al completamento dei sistemi di monitoraggio acustico e al disinquinamento acustico e all’eventuale indennizzo delle popolazioni residenti delle zone A e B dell’intorno aeroportuale ...'.
Con il Decreto Legislativo del 6 maggio 2011, n. 68, l’IRESA è stata trasformata in un tributo proprio delle Regioni, con decorrenza dal 1 gennaio 2013, rimettendo 'la concreta istituzione dell’imposta e la disciplina delle relative modalità applicative (…) all’autonomia delle singole Regioni'.
La Regione Emilia-Romagna l’ha istituita con la legge regionale 21 dicembre 2012, n. 15, ma la sua applicazione è stata rinviata ad una successiva legge regionale mai emanata.
Per quanto riguarda la concreta applicazione dell’IRESA, mi sembra importante precisare che l'articolo 13, comma 15-bis, del D.L. n. 145/2013, per evitare distorsioni alla concorrenza, ha limitato il valore massimo dei parametri dell'imposta a 0,50 euro per tonnellata di peso massimo al decollo, imponendo anche la distinzione tra voli diurni e notturni, e la Corte costituzionale ha respinto il ricorso della Regione Lazio avverso la norma citata, dichiarando inammissibili e non fondate le questioni di legittimità costituzionale prospettate, come da sentenza n. 13 del 2015.
Ipotizzando di applicare ai decolli l’aliquota massima di cinquanta centesimi, un Boeing 737 o un Airbus 320 (del peso di circa 80 tonnellate) dovrebbero pagare circa 40 euro a decollo.
Stiamo quindi parlando di una imposta che incide per circa 25 centesimi sul biglietto di ciascun passeggero!
Lazio e Campania hanno istituito l’IRESA nel 2013.
La Regione Piemonte, che ha inserito l’IRESA all’articolo 10 della Legge di Bilancio 2017, ha annunciato per il 2018 un gettito di circa un milione di euro, destinato a risarcimenti e contenimento del rumore attorno a Torino-Caselle.
A Bologna, nonostante il rispetto dei limiti normativi da parte dell’Aeroporto, si registra un diffuso disagio fra gli abitanti delle zone interessate dai sorvoli.
L’istituzione della tassa potrebbe portare alla Regione un introito fondamentale per sostenere ogni anno interventi di compensazione, da effettuare sui recettori sensibili, come le scuole, e sulle abitazioni.
Per questa ragione con il presidente Ara abbiamo incontrato l’assessora Gazzolo e i tecnici della Regione, abbiamo evidenziato l’importanza di rendere effettiva l’IRESA anche in Emilia-Romagna.
La Regione si è impegnata a verificare la fattibilità del provvedimento, e nell’attesa di una risposta continuiamo in ogni sede a ribadirne la necessità, nell’auspicio che si possa arrivare ad un quadro condiviso a livello nazionale".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:42
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