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Question Time, chiarimenti sulla situazione dell'ex Bredamenarini

L'assessore alle Attività produttive e al Lavoro Marco Lombardo ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sulla situazione dell'ex Bredamenarini.Domanda d'attualità della consigliera ...

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L'assessore alle Attività produttive e al Lavoro Marco Lombardo ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sulla situazione dell'ex Bredamenarini.

Domanda d'attualità della consigliera Clancy
"Viste le notizie riguardanti la pesante crisi dell'azienda Industria Italiana Autobus, ex BredaMenarini e Irisbus, chiede al Sindaco e alla Giunta:
una valutazione politico amministrativa in merito;
quali azioni l'Amministrazione stia mettendo in campo per chiedere con forza al Governo azioni volte al salvataggio dell'azienda e alla salvaguardia dei posti di lavoro".

Risposta dell'assessore Lombardo
"Grazie consigliera per la domanda, che è di interesse da parte di tutto il Consiglio e di questa Amministrazione.
Come sapete, noi monitoriamo continuamente la situazione di Industria Italiana Autobus e in particolare dei lavoratori della ex Bredamenarini e quindi dello stabilimento di Bologna e siamo molto preoccupati. Quello che stanno attraversando è un calvario, ogni mese abbiamo l'ultima scadenza che sembra sempre essere essenziale per salvare l'impresa e le attività. Io credo che in questi casi sia doveroso intanto manifestare la solidarietà per i lavoratori, la vicinanza e l'ascolto. Molti rappresentanti delle istituzioni hanno deciso di testimoniare la vicinanza ai lavoratori e al presidio che hanno fatto ieri in piazza Maggiore. Proprio ieri pomeriggio, in commissione, ho ricordato che sia io sia il consigliere Piazza siamo stati ad ascoltare i lavoratori e a condividere la loro preoccupazione. Quello che non è possibile fare in questa situazione è assumersi promesse che nessuno di noi è in grado di mantenere. Io credo che in politica sia importante, anzi fondamentale, metterci la faccia. È giusto andare ad ascoltare i lavoratori, è giusto metterci la faccia. Ma quando poi si fanno promesse e non si mantengono, il rischio è quello di perderla, la faccia. Quando il Governo si è assunto la responsabilità di dire che una soluzione era stata trovata sulla newco, io mi auguravo e ho sempre applaudito quella soluzione nella convinzione che in qualche modo la compagine societaria fosse già pronta, altrimenti non la si doveva annunciare. Invece, ho letto con preoccupazione, e so che è una preoccupazione condivisa da tutti, che rispetto a un mese fa l'ingresso di Ferrovie dello stato nella newco non è più così scontato. E allora mi chiedo, perché illudere i lavoratori e le persone se non abbiamo la certezza di arrivare a un risultato? Io non ho alcun dubbio che il Governo stia lavorando alacremente, giorno e notte, a una soluzione, il punto è che non basta il lavoro, ci vogliono delle soluzioni. E io mi auguro che intanto i lavoratori vengano convocati, martedì al tavolo, e mi auguro di nuovo che le istituzioni, Comune e Regione, vengano convocate, ma mi auguro soprattutto - e lo richiedo da quattro mesi - che ci sia la presentazione di un piano industriale, perché se non abbiamo un piano industriale, ogni volta saremo costretti a rincorrere la dittatura dell'emergenza. Ed è questo il calvario insostenibile per i lavoratori, perché sappiamo bene che a dicembre il rischio della cassa integrazione, soprattutto per i lavoratori di Flumeri, è altissimo. Quindi, noi chiediamo a gran voce che ci sia una soluzione concreta, che ci dicano se la proposta di newco, di nuova governance e di assetto societario che era stata immaginata e annunciata dal Governo è vera o no. E se non è vera, perché allora è stata annunciata come qualcosa di possibile, noi andiamo avanti con promesse che non riusciamo a mantenere, e ve lo dice uno che sarebbe il primo ad essere felice se quella proposta fosse trasformata in realtà dei fatti, ma se così non sarà, allora ci consentirete di dire che forse è il caso che alla Bredamenarini ci pensiamo noi. Il che significa che il tema del trasporto pubblico locale, il tema degli investimenti, il tema della costruzione degli autobus elettrici comporta la nostra possibilità di coinvolgere le competenze che ci sono nella Breda in un progetto industriale che risale a sette anni fa sulla produzione degli autobus elettrici. Allora mi domando, e chiedo, se non sembra assurdo che di fronte a investimenti come quelli che vengono fatti rispetto al trasporto pubblico locale, noi non rischiamo di perdere un patrimonio industriale e di competenze che ci garantirebbe di costruire qui gli autobus elettrici di cui abbiamo bisogno domani".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
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