Question Time, chiarimenti sulla sicurezza percepita
L'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sulla sicurezza percepita. Domanda d'attualità del consigliere Mazzanti"In relazion...
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L'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sulla sicurezza percepita.
Domanda d'attualità del consigliere Mazzanti
"In relazione agli articoli apparsi sulla stampa inerente i temi della sicurezza che riportano dati estremamente interessanti sul confronto tra la realtà percepita dai cittadini che vivono quotidianamente problemi di criminalità e i dati veri riscontrati negli ultimi anni riferiti a crimini commessi (omicidi, furti, rapine ecc.), dove da anni si vive invece un calo costante e continuo di crimini effettuati; chiedo al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa sui dati forniti dal Ministero dell’Interno anche rispetto alla realtà locale".
Risposta dell'assessore Aitini
"Io sono completamente d'accordo con lei, i dati non mentono e sono dati del Ministero dell'Interno che ci dicono che i reati calano ma che la percezione di insicurezza, che la criminalità sia in aumento vanno nella direzione opposta. E' chiaro che è un dato che non dobbiamo sottovalutare perché, al di là del fatto che i dati che non mentono, ci dicono una cosa: noi dobbiamo affrontare, se vogliamo essere dei bravi amministratori, anche il tema della percezione dell'insicurezza.
I dati sono molto chiari, parlano di una forte diminuzione del maggior numero dei reati, in particolare ne cito due: il numero degli omicidi è calato del 11, 2%, quello dei furti è calato del 7%. Tuttavia, se guardiamo alle ultime settimane e mesi, alla campagna elettorale, tutti i messaggi che ci sono stati mandati sono invece di una grande emergenza, sono messaggi che sicuramente derivano in parte da una parte politica che ha deciso di cavalcare le paure delle persone, deriva da una parte del sistema mediatico che ha fatto altrettanto, i dati sono inconfutabili ma noi ci dobbiamo occupare della percezione dei cittadini, di quello che i cittadini vivono quotidianamente quindi è giusto occuparsene.
Molti nel dibattito quotidiano insistono nel collegare i reati e l'immigrazione, è vero che il numero degli immigrati è aumentato seppur c'è stato un calo nell'ultimo anno ma se guardiamo un trend decennale è sicuramente aumentato, così come sarebbe sbagliato fare una automatica correlazione tra l'aumento dell'immigrazione e il fatto che ci siano dei reati.
Dall'altra parte non dobbiamo ignorare un tema che comunque all'interno delle città e anche qui a Bologna crea una certa insicurezza.
Vedere ad esempio tanti ragazzi agli angoli delle nostre strade o ragazzi che arrivano in Italia e poi vengono coinvolti nello spaccio e nella microcriminalità, è un fatto che ci deve portare a un massimo impegno di contrasto, a un massimo impegno per il rispetto delle regole, a un massimo impegno delle Forze dell'Ordine che devono punire severamente chi delinque e a un massimo impegno di chi gestisce l'accoglienza dei migranti per fare in modo che non intervenga la criminalità, come invece ci dicono recenti fatti di cronaca.
Bologna è una città accogliente, è una delle città più accoglienti d'Italia ma allo stesso tempo deve pretendere ed esigere il rispetto delle regole: tutti sono ben accetti se tutti rispettano le regole, ed è quello su cui io e tutti noi stiamo lavorando giorno dopo giorno, sul quale l'Amministrazione è assolutamente impegnata.
C'è un reato che invece è aumentato e ci deve essere preoccupazione da parte di tutti ed è la violenza che si compie tra le mura domestiche, in particolare quella che colpisce le donne, troppo spesso sono violenze perpetrate dai partner o ex partner, in particolare nel 75% dei casi riguarda proprio il compagno, 150 vittime nel 2016, parliamo di questi dati, dall'ultimo rapporto sul femminicidio.
Questo è un reato che deve preoccupare ed interessare tutti, l'impegno dell'amministrazione è costante, le tante associazioni che operano sul territorio della città si impegnano da molti anni su questi temi, l'impegno ad esempio ultimo della Polizia municipale per la creazione di una struttura interna e la formazione relativa alla violenza di genere sono tutti passi verso una sensibilizzazione e un modo per affrontare il problema nel modo giusto, insomma la percezione non si combatte con i proclami ma si combatte costruendo una comunità, facendo rispettare le regole, si combatte facendo rispettare le regole, si combatte lavorando come fanno nei nostri quartieri i nostri amministratori, le associazioni di cittadini, come si fa tutti i giorni a Bologna, è un lavoro lungo ma io sono sicuro che questo lavoro alla fine pagherà e i cittadini si accorgeranno che nonostante sia difficile, il lavoro che stiamo facendo farà calare anche in loro la percezione di insicurezza".