Question Time, chiarimenti sulla raccolta differenziata nel centro storico
L'assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto), sulla raccolta differenziata nel centro storico. Domanda della consigliera Palumbo"V...
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L'assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto), sulla raccolta differenziata nel centro storico.
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti i lanci dell’agenzia Dire in merito all’articolo apparso sulle pagine del Il Resto del Carlino di Reggio Emilia, dove nel centro storico sta per partire un sistema di raccolta differenziata porta a porta simile a quello che vige a Bologna, vengono evidenziate le criticità riscontrate a Bologna e per le quali l’amministrazione, ha annunciato da tempo di voler correre ai ripari. Visto che l’Assessore Aitini, in più occasioni, ha espresso la necessità di cambiare rotta e di essere alla ricerca di nuove soluzioni. Visto altresì che sarebbe utile anche incentivare i cittadini a comportamenti più civili nella raccolta differenziata ad esempio introducendo uno sconto sulla Tari. Si pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull’opinione che ha Reggio-Emilia sulla nostra città. Per sapere se l’Amministrazione abbia sviluppato valide soluzioni alternative sul tema che portino alla riqualificazione del centro storico sommerso dai rifiuti e dal degrado".
Risposta dell'assessore Aitini
"Grazie presidente, grazie consigliera. Abbiamo iniziato una campagna di ascolto dei cittadini fatta di tanti incontri, tante segnalazioni che riceviamo da parte dei cittadini sulle problematiche che vivono e sulle possibili soluzioni. Era proprio questo l’intento della campagna di ascolto che è iniziata a luglio e si concluderà alla fine del 2018 e che poi andrà a costruire la proposta di modifica per quanto riguarda il modello di raccolta dei rifiuti nel centro storico in particolare. La mia posizione è assolutamente nota. Penso che il porta a porta sia un sistema che da una parte ha il merito di aver aumentato la raccolta differenziata nel centro storico passando da circa il 20% al 60% in pochi anni, quindi sicuramente è un merito importante anche confrontato con tante altre realtà, città simili italiane che hanno una percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti più bassa. Se ricordate, è di qualche settimana fa la notizia del superamento del 50% di raccolta di rifiuti differenziati a livello cittadino, che è un risultato importante per Bologna anche in questo caso se paragonato al resto delle città comparabili con la nostra. Dall’altra parte però ha dei limiti, dei difetti abbastanza oggettivi e visibili che sono in particolare dovuti al fatto che è un sistema assolutamente rigido, dove il cittadino di fatto è costretto a rispettare gli orari, molto ristretti, per conferire il rifiuto sotto casa, che poi sarà raccolto dall’azienda dei rifiuti. Inoltre, sottolineato da lei e da altri consiglieri comunali, sicuramente non è così bello da vedere un monte rifiuti particolarmente ampio sotto i nostri portici nel centro storico, anche perché purtroppo ci sono alcuni, per fortuna pochi, cittadini maleducati che non rispettano gli orari né i giorni del conferimento del rifiuto per quanto riguarda il porta a porta. Quindi l’obiettivo è un po’ quello di cambiare il sistema della raccolta alla fine della campagna di ascolto con i cittadini. Ho più volte manifestato la mia volontà di ascoltare le proposte del consiglio comunale, alcuni gruppi consiliari me le hanno fatte avere, vorrei che continuassimo a sfruttare questi mesi proprio per arrivare a una soluzione il più possibile condivisa che di fatto tenga insieme l’obiettivo di continuare ad aumentare la percentuale di raccolta di rifiuti differenziati con quello di un sistema più vicino alle esigenze del cittadino e che quindi sia meno rigido e che vada più incontro alla vita quotidiana dei cittadini. Per quanto riguarda l’introduzione della tariffa puntuale, c’è una scadenza regionale del 2020, ho già detto in questa aula che c’è una discussione con la Regione per posticipare la scadenza dell’introduzione della tariffa puntuale, è una richiesta che arriva da molti Comuni della nostra regione. L’Emilia-Romagna è la prima in Italia ad arrivare all’introduzione di questo tipo di sistema, è chiaro che le difficoltà che hanno alcune città, in particolare quelle più grandi, per arrivare in tempi così rapidi all’introduzione del sistema della tariffa puntuale sta portando tanti Comuni a chiedere un po’ più di tempo per introdurla proprio perché ha un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini e quindi è importante fare tutto in tempi congrui. Nelle città dove è stato introdotto, per esempio a Ferrara, so che sta avendo delle criticità l’introduzione della tariffazione puntuale, e quindi a maggior ragione credo che amministratori attenti debbano prendersi il tempo necessario. Bologna è una città complessa, molto più di tante altre, perché abbiamo varie peculiarità: non solo è la città più grande della regione, ma c’è una presenza importante di city users e di studenti, c’è un commercio molto sviluppato, ci sono quindi tante categorie di persone che utilizzano la città, che producono rifiuti, e quindi è importante che tutte le innovazioni e modifiche vengano fatte con il coinvolgimento dei cittadini, con l’ascolto delle loro problematiche e con i tempi congrui per farlo. Però è il futuro, la tariffazione puntuale, in questa città e in generale nel Paese
. E’ necessario che la produzione di rifiuti indifferenziati continui a diminuire e che si introduca il concetto che io pago quello che consumo. Quindi meno indifferenziata produrrò, meno pagherò di Tari. Poi sono d’accordo con Lei che si debba pensare a degli incentivi per chi differenzia di più, chi produce più rifiuti differenziabili e quindi dà un contributo importante alla città e all’ambiente. I tempi sono quelli che ho già segnalato: la campagna di ascolto si concluderà entro il 2018 e poi faremo le nostre proposte".