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Question Time, chiarimenti sul servizio sanitario e i tagli sul Fondo Nazionale della Sanità

L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sul servizio sanitario e i tagli  sul Fondo Nazionale della Sanità. La risposta è stata letta in Aula...

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L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sul servizio sanitario e i tagli  sul Fondo Nazionale della Sanità. La risposta è stata letta in Aula dall'assessora Susanna Zaccaria.

Domanda del consigliere Mazzanti
"In relazione agli articoli apparsi sulla stampa relativi al potenziamento del Servizio Sanitario di Pronto Soccorso negli ospedali bolognesi e ai tagli sul Fondo Nazionale della Sanità, che potrebbero compromettere non solo il potenziamento della struttura sanitaria, ma il calo della qualità del Servizio Sanitario nel suo complesso, per la mancata possibilità di assunzione di personale medico e paramedico chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa nel merito e se si sta pensando come contrastare tale situazione".

Risposta dell'assessore Barigazzi letta dall'assessora Zaccaria
"La Regione Emilia-Romagna è effettivamente impegnata a predisporre un piano di misure per risolvere il problema delle attese ai Pronto Soccorso, problema complesso a cui cercano di dare risposta tutti i sistemi sanitari avanzati.
Paradossale è che, mentre queste e altre misure vengono messe in campo nella nostra Regione, ci sia nella manovra di Bilancio proposta dal Governo, attualmente in discussione, un sostanziale mancato investimento complessivo sulla sanità pubblica.
Lo sciopero nazionale di oggi dei medici del Servizio Sanitario Nazionale lo testimonia in modo eloquente e le loro argomentazioni sono ampiamente condivisibili.
Un finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale fermo a 114 miliardi, che dunque non copre l’incremento dell’inflazione, equivale di fatto a un taglio reale di risorse disponibili, aumentando quindi il divario tra bisogni e offerta di servizi adeguati.
Inoltre la previsione di confermare la spesa per il personale vincolata ai livelli del 2004 è un forte blocco alle assunzioni proprio nel momento in cui è ormai da tutto riconosciuto che nei prossimi cinque anni l’uscita dal sistema si stima di circa 45000 professionisti può portare ad una seria crisi del nostro sistema sanitario pubblico.
Si potrebbero citare molte altre mancanze in questa manovra di Bilancio che di fatto ignora la Sanità; la Regione Emilia Romagna è peraltro impegnata , con il Presidente Bonaccini, a richiedere al Ministro di assumere in modo diverso, come affermato dal collega Venturi, personale, ragionando sull’impiego degli specializzandi dopo il terzo anno (per liberare risorse per le borse di studio) e di medici per i casi di estrema urgenza, senza specializzazione con contratti libero professionali a tempo determinato.
Tutte iniziative che rischiano di non poter essere attuate se la manovra verrà approvata con quel sostanziale definanziamento del Servizio Sanitario nazionale che sottolineavo prima e che mette a rischio seriamente l’esigibilità dei livelli essenziali vecchi e nuovi".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
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