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Question Time, chiarimenti sul progetto dello Stadio e sull'area dei Prati di Caprara

Il Sindaco Virginio Merola ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sul progetto dello Stadio e sull'area dei Prati di Caprara. Domanda d'attualità della consigliera Clancy"Viste le notizie...

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Il Sindaco Virginio Merola ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sul progetto dello Stadio e sull'area dei Prati di Caprara.

Domanda d'attualità della consigliera Clancy
"Viste le notizie relative allo stato di progettazione dell'ammodernamento dello Stadio e dei progetti sulle aree a compensazione, chiede al Sindaco e alla Giunta: quali siano, a proposito, le informazioni in possesso dell'Amministrazione; se, anche alla luce dei progetti di insediamento commerciale ventilati sull'area Prati di Caprara, gli strumenti urbanistici vigenti risultino adeguati ovvero se necessitino di una revisione".

Risposta del Sindaco Merola
"Gentile consigliera,
lei ha giustamente, visto che ci sono dei cittadini interessati, ampliato la sua domanda che non riguardava tutto lo scibile ma approfittiamo di questa occasione per dare qualche informazione, perché la prima questione per partecipare è che ci siano delle informazioni giuste. Questo Consiglio le ha, che i cittadini non le abbiano o non ci credano è un altro paio di maniche.
Detto questo noi stiamo parlando di un’area dismessa, un’area dismessa è un’area che va bonificata, sono ex caserme militari, lì facevano esercitazione i carri armati. Ora, che noi si voglia tutto verde e che questo sia possibile realizzarlo è una cosa comprensibile, non è comprensibile discutere di abbattimenti di alberi, oggi. Se vogliamo che quell’area abbia una forte realizzazione a verde – è ragione non sentimento – pretende che si facciano le bonifiche ambientali e prima di tutto si veda se ci sono delle mine. Non lo sappiamo, sappiamo che l’Esercito ha consegnato quell’area all’Agenzia del Demanio sulla base del fatto che prima c’erano i carri armati che facevano le esercitazioni. Questo è un tema di discrezionalità politica? Un Consiglio Comunale deve discutere se si deve fare la verifica delle mine? E’ un tema sul quale dobbiamo fare degli ordini del giorno? Io penso proprio di no. Comunque la pensiamo su quell’area, è un’area oggi a verde perché è stata abbandonata da più di vent’anni, perché fino a poco tempo era area militare cosiddetta invalicabile, con tutti i problemi che ci ha creato in questi anni, come sapete. Quindi calma e gesso. La prima cosa da fare è essere consapevoli che su qualsiasi area dismessa, e ne abbiamo tantissime, e tornerò su questo… La Staveco: abbiamo discusso appassionatamente della Staveco, io ci tenevo che ci fosse l’Università, abbiamo deciso alla fine che ci andranno gli uffici giudiziari, ma alla Staveco si aggiustavano carri armati e autocarri. Quindi, prima di qualsiasi cosa si deve bonificare la Staveco. Noi possiamo fare delle previsioni urbanistiche; quelle sui Prati di Caprara, approvate da questo Consiglio Comunale, dicono che un’area di 47 ettari potrà essere edificabile al 50%, compreso tutto, tutto! Eventuali case, usi commerciali, la scuola che il Comune deve fare. Dopo di che su 47 ettari c’è la previsione urbanistica, votata da questo Consiglio Comunale, un Piano Operativo Comunale che prevede la realizzazione di un parco di 20 ettari, uguale ma diverso ai Giardini Margherita. Diverso perché tutti comprendiamo che i Giardini Margherita fanno parte di un’epoca monarchica, come architettura, anche se sono bellissimi. Oggi bisognerà fare un concorso paesaggistico – architettonico per inserire quell’area in termini moderni nella nostra città. Oggi non faremo, immagino, non sono un architetto, ma non faremo viali di quella dimensione dove prima passavano auto. E’ evidente che bisognerà salvaguardare il più possibile le parti naturalistiche che si sono create ma...progettare, il verde. Siamo arrivati, cari cittadini, a una discussione sulla natura sulla quale dovremo intenderci. Quando il Comune di Bologna abbatte alberi non è perché ce l’ha con gli alberi, li ripianta perché sono vecchi, o sono malati. La natura la facciamo noi nell’ambiente urbano, altrimenti qua c’è un impazzimento generale che non ci permette di governare le situazioni e realizzare le cose migliori per come le possiamo fare migliori.
La destinazione urbanistica, indipendentemente dal progetto Stadio, è già decisa. Dopo di che, quell’area vale 40 milioni di euro ed è proprietà di Invimit, un fondo statale del nostro Governo che ha una missione chiara per tutti gli italiani: ripianare il debito di questo Stato. Quei 39 milioni hanno questa destinazione, ma hanno una destinazione, se mi permettete, che questo Consiglio Comunale ha previsto in modo adeguato. Abbiamo l’opportunità di realizzare 20 ettari di parco, questo è l’obiettivo come amministrazione insieme all’obiettivo di fare una scuola pubblica. Il progetto Stadio non aggiunge indici. Se ci sarà presentato il progetto Stadio, perché noi siamo tutti in attesa del progetto Stadio, e ci sarà la previsione commerciale di cui abbiamo letto tutti sui giornali, non potrà andare oltre agli usi commerciali previsti sui Prati di Caprara est e ovest. Se questo progetto verrà portato dovrà avere, lo ripeto: un piano di fattibilità economico – finanziaria perché noi mettiamo in gioco il nostro Stadio così come è stato indicato dal Consiglio Comunale che dice, giustamente, ristrutturiamo l’attuale Dall’Ara. Io sono d’accordissimo, la proprietà del Bologna F.C. è d’accordo, non ho notizie differenti ad oggi. Abbiamo la possibilità, unici in Italia o quasi, di non ricreare il solito schema che si fa uno stadio da qualche parte, con le villette intorno e usi commerciali spropositati, grattacieli ecc.
(La Presidente del Consiglio Comunale invita il Sindaco a concludere)
Sì, mi avvio a concludere ma ne approfitto anch’io perché ho dei cittadini e ringrazio la gentile consigliera perché così possiamo informarci: io sto parlando di delibere, non di sensazioni del Sindaco. Detto questo: escludo che possiamo andare oltre i 20 ettari? No, non lo escludo affatto. Ma per non escluderlo dobbiamo avere un progetto, ragazzi, qualcosa di concreto. Quello che so, il limite invalicabile ad oggi degli usi urbanistici che abbiamo previsto è che su 47 ettari, il 50% sarà un parco. Dopo di che dovremo discutere, di cosa? Vogliamo fare case in affitto? Secondo me sì. Vogliamo fare una scuola? Secondo me sì. Quello che sta avvenendo oggi è semplicemente che sono in corso lavori di bonifica degli ordigni bellici, quindi spero di aver chiarito che i lavori di bonifica sono eseguiti dall’Agenzia del Demanio, dureranno alcuni mesi e interessano un’area di 12mila metri quadri. Perché? Perché lì dev’essere costruita la scuola, con accesso da via Saffi. Stiamo parlando di una scuola che darà risposta a quella parte del quartiere, alle famiglie del quartiere, per 520 studenti. Non c’è un’altra area con queste capacità in quella zona come sanno tutti quelli che vivono in quella zona. Oltre tutto, nelle previsioni urbanistiche, è una scuola che dovrà essere a fronte di una fortissima dotazione di verde. E’ un luogo appropriato, una volta bonificato, ripeto non lo se ci sono le mine, ma ci permettete di verificarlo? Non c’è altro modo. Poi va fatta la bonifica ambientale, quindi questa scuola potrà partire, fatte salve tutte queste procedure, nel 2020. Detto questo, io non escludo che noi possiamo aumentare la dotazione di verde di quell’area. Non lo escludo perché noi abbiamo un ottimo bilancio come Comune di Bologna e quindi è un tema di discussione con il fondo Invimit, sul costo. Ma io lo faccio come una persona che non vende “balle”. Ho detto che l’obiettivo del fondo Invimit, che io condivido profondamente e mi auguro sia condiviso da tutti, è che quei soldi servono a ripianare col nostro contributo il debito dello Stato. Sono pronto a discutere, come ho già detto al fondo Invimit, la quota di valorizzazione dei Prati di Caprara dove vogliamo fare la scuola, se è possibile una discussione per l’acquisizione al Comune di Bologna. Quindi, semplicemente, diamoci le stesse informazioni, non facciamoci prendere…
Ho visto una foto oggi, su La Repubblica, per non fare nomi, dove ci sono le abitazioni è stato spianato, sono stati tolti degli alberi...Bene, ci sono altri cittadini che con insistenza hanno chiesto all’assessore Aitini di non permettere a ridosso delle loro abitazioni, approfittando della vegetazione, accampamenti vari. Quella è un’area, oltretutto, di bonifica ambientale. Siccome ci dobbiamo ascoltare tra cittadini bisogna sapere che ci sono anche dei cittadini che del bellissimo parco spontaneo e naturale ne hanno le scatole piene e che quest’Amministrazione Comunale, sollecitata spesso da consiglieri comunali di tutte le parti, periodicamente interviene lì per togliere questi assembramenti. Quindi l’obiettivo razionale per tutti noi è farlo questo parco. E’ farlo. E siamo finalmente nella fase di attuazione. Ripeto, ho sentito il fondo Invimit e sono anche per verificare di quanto possiamo aumentare quella dotazione con le risorse del Comune di Bologna. Sul progetto dello Stadio, siamo in attesa che ci presentino il progetto. Il progetto ha avuto due questioni tecniche, chiedo scusa alla Presidente del Consiglio, due questioni tecniche come sapete che sono in discussione. Se noi vogliamo fare lo stadio nuovo lì dov’è oggi c’è l’antisismica, e quindi stanno vedendo dal punto di vista tecnico come fare una ristrutturazione che garantisca l’antisismica con aggravio dei costi ma anche con la consapevolezza che non si può ristrutturare uno Stadio senza rimediare all’antisismica. Nello stesso tempo stanno discutendo di dove fare queste benedette partite mentre fanno la ristrutturazione. Confido che dopo ci presenteranno il progetto tecnico. Ma la posizione nostra è quella del Consiglio Comunale, lo Stadio va ristrutturato lì, non si deve andare da altre parti, tanto meno ai Prati di Caprara.
(La Presidente del Consiglio Comunale invita nuovamente il Sindaco a concludere)
Ho davvero finito. Sono disponibile con i cittadini presenti ad approfondire tutti gli argomenti. L’ultima cosa che mi resta da dire e che è importante: nelle aree dismesse del Comune di Bologna c’è un potenziale ad oggi di realizzazione di alloggi, fra le aree grandi, medie e ferroviarie, di 2200 alloggi. La discussione sulla riduzione del consumo di suolo ha bisogno di un passo deciso. Mi riservo, e anticipo al Consiglio Comunale, che è intenzione mia e dell’assessore Orioli proporre di azzerare le previsioni del Piano Strutturale Comunale che riguardano le aree agricole di questa città. Già erano contenute, è stato fatto come sapete da me nel 2004 il PSC, c’erano delle previsioni di 3600 alloggi. Io credo che Bologna abbia bisogno di case in affitto, di fondo sociale per l’affitto e di lavorare sulle aree dismesse, già cementificate. Quindi presenteremo al Consiglio Comunale l’indirizzo di cambiare il PSC per togliere gli areali di pianura e dedicarli all’agricoltura urbana. Disponibile al confronto su tutto, sulla base di un minimo di ascolto reciproco e dell’esattezza della situazione che stiamo vivendo. Grazie".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
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