Question Time, chiarimenti sul piano triennale del personale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli
L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 stelle) sul piano triennale del personale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. La risposta è stata letta in Aula dall'as...
Data:
:
L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 stelle) sul piano triennale del personale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. La risposta è stata letta in Aula dall'assessore Marco Lombardo.
Domanda della consigliera Foresti
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito alle dichiarazioni del segretario aziendale Uil Fpl – Rizzoli sul piano triennale del personale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. Vista la differenza tra il piano del fabbisogno triennio 2018-2020 della pianta organica comparto e dirigenza 2018 presentata in Regione tabella B e le rispettive tabelle A 2018-2020, che riportano dati differenti con una diminuzione di circa 100 operatori. Premesso che sembra che dei 130 operatori precari, molti secondo lo stesso piano del fabbisogno non verrebbero rinnovati perché non piramidali.
Si pone la seguente domanda d’attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dalla Giunta quali azioni intende mettere in campo per non mettere in pericolo, con la carenza di personale, una struttura importante come l’Istituto Ortopedico Rizzoli".
Risposta dell'assessore Barigazzi letta in Aula dall'assessore Lombardo
"Gentile consigliera, in merito alla sua domanda le riporto quanto segue comunicatomi dal Direttore Generale del Rizzoli a cui ho chiesto spiegazioni: "Il Piano Triennale dei Fabbisogni 2018-2020 dell’Istituto Ortopedico Rizzoli è stato inoltrato alla Regione Emilia-Romagna in data 27.09.2018, previa informativa alle orgqanizzazioni sindacali. La Regione, in data 6 novembre ha comunicato l’approvazione del Piano triennale dei Fabbisogni 2018-2020.
Il Piano, finalizzato ad illustrare le scelte strategiche dell’Istituto nel triennio considerato, è corredato di apposite tabelle (A e B) per la cui corretta lettura e interpretazione dei dati in esse contenuti occorre tenere conto di quanto di seguito elencato, ovvero:
Utilizzo del metodo Full Time Equivalent (FTE), rilevante sia la presenza in forza (data di assunzione/cessazione) che la percentuale giuridica di occupazione del posto (valorizzazione dei rapporti di lavoro part time o impegno ridotto);
Personale universitario integrato in assistenza: il dato FTE è stato rilevato considerando un utilizzo sull’assistenza pari al 50%
Inclusione o esclusione del personale in relazione a:
- comando ad/da altro ente a tempo pieno
- assegnazione temporanea per ricongiungimento familiare
- assegnazione temporanea ex art. 23 bis c.7 D. Lgs 165/2001
- dotazione organica, espressa in unità di personale, necessaria per il pieno svolgimento di tutte le azioni correlate alle prospettive di sviluppo previste nel Piano Triennale dei Fabbisogni, unitamente al mantenimento del livello assistenziale attuale. A tal fine è stato esposto in termini di unità intere anche il personale universitario integrato.
Contrariamente a quanto sostenuto nella richiesta in oggetto, emerge un trend in crescita del personale dipendente nel triennio 2018-2020 anche per effetto dei percorsi di stabilizzazione e della riduzione progressiva del contratti atipici, come si evince dalla sintesi sotto riportata.
- anno 2018: unità di personale dipendente 1193,79 (personale dirigente 251,01; comparto 942,78), oltre a 7,84 personale universitario;
- anno 2019: unità di personale dipendente 1264 (personale dirigente 263; comparto 1001), oltre a 8,25 personale universitario;
- anno 2020: unità di personale dipendente 1264 (personale dirigente 263; comparto 1001), oltre a 8,25 personale universitario.
Presso l’Istituto il numero di soggetti in possesso di tale requisito e per i quali è stata inviata formale richiesta al Ministero della Salute in data 06.11.2018 ammonta a 70 unità.
Per quanto attiene al restante personale precario della ricerca al fine di una possibile stabilizzazione vengono applicate le disposizioni di legge, in particolare il Decreto Legislativo 75/2017, art.20, comma 1 e comma 2 (cosiddetta “legge Madia”).
Infine occorre sottolineare che in rapporto ai finanziamenti disponibili da bandi U.E, da grant o ulteriori fonti di finanziamento da ricerca competitiva o commissionata vengono attivate procedure di reclutamento ad evidenza pubblica per il conferimento di contratti a termine. Pertanto una quota di personale precario risulta e risulterà strettamente collegata al numero e consistenza dei progetti attivi in corso che l’Istituto ha la capacità di mantenere alto.”
Aggiungo io che è comunque intenzione dell’assessorato Sanità Welfare del Comune di Bologna in accordo con l’assessorato alla Salute della Regione Emilia Romagna e l’Istituto Rizzoli condurre un attento monitoraggio sull’attuazione del Piano Triennale dei Fabbisogni nel pieno rispetto della normativa vigente e delle indicazioni ministeriali e di programmazione regionale".