Question Time, chiarimenti sul mercato degli affitti in città
L'assessore Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Mirka Cocconcelli (Lega nord), Emily Clancy (Coalizione civica) Gian Marco De Biase (Insieme Bologna), Umberto Bosco (Leg...
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L'assessore Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Mirka Cocconcelli (Lega nord), Emily Clancy (Coalizione civica) Gian Marco De Biase (Insieme Bologna), Umberto Bosco (Lega nord) e Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sul mercato degli affitti in città.
Domanda della consigliera Cocconcelli
"Alla luce delle dichiarazioni di Palazzo Saraceni che mette sul piatto 10 milioni di euro per ovviare al disagio abitativo e carenze posti letto per gli studenti, chiedo al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico nel merito e quali siano le iniziative ed i progetti in campo per rispondere ai bisogni di welfare cittadini".
Domanda della consigliera Clancy
"Viste le proteste delle organizzazioni studentesche per segnalare la difficoltà nel reperire alloggi in affitto a prezzi accessibili; visto che il fenomeno colpisce non solo la popolazione studentesca, ma anche lavoratori, lavoratrici e famiglie; si chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa in merito".
Domanda del consigliere De Biase
"Premesso che da notizie stampa si è appreso che gli studenti universitari si sono lamentati della difficoltà di trovare alloggi in città a causa del diffondersi della modalità di affitto airbnb; la “modalità di locazione airbnb” crea inoltre difficoltà alle famiglie in cerca di alloggi in affitto in città.
Si chiede al Sindaco ed alla Giunta se ciò corrisponde al vero e che cosa intendano fare per cercare di risolvere il problema dell’alta richiesta di alloggi e per risolvere le problematiche create da questa nuova modalità di locazione".
Domanda del consigliere Bosco
"Alla luce di articoli di stampa, si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede quali iniziative il comune intenda attivare per dare una risposta alla cospicua domanda di alloggi e quali misure intenda promuovere per disinnescare eventuali locazioni irregolari".
Domanda del consigliere Mazzanti
"In relazione agli articoli apparsi sulla stampa locale inerenti le risorse che la Fondazione Carisbo destina al settore Casa si chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa su quanto deciso dalla Fondazione Carisbo e se si ritiene di utilizzare tali risorse per nuove edificazioni popolari nelle aree di proprietà della Fondazione medesima o per ristrutturare alloggi pubblici bisognosi di lavori di manutenzione o come abbattimento del canone, tramite il cosiddetto Fondo Sociale per l'Affitto".
Risposta dell'assessore Gieri
"Ringrazio i consiglieri che così numerosi sono intervenuti su un tema che, come potete immaginare, mi sta particolarmente a cuore, perché sono materie su cui lavoro tutti i giorni e quindi, sapere che il mio lavoro, il nostro lavoro, è così attenzionato anche dai consiglieri mi fa davvero piacere e lo dico con sincerità. Naturalmente gli interventi sono stati accorpati ma in realtà hanno avuto accenti diversi e anche temi diversi però li ho voluti raggruppare proprio perché il mio ragionamento raccoglie tutto quello che mi è stato chiesto, e io parto da questo punto di vista. Io credo che la città vada valutata, vada osservata e i bisogni della città vanno anche definiti, per questo io ho due settimane fa, a fronte degli articoli di stampa ho detto, e qui lo ribadisco, che esiste una sofferenza abitative in città e abbiamo fatto una ricerca che lo certifica, ma, malgrado questo, Bologna continua ad essere attrattiva e il numero degli studenti dell'università fuori sede e il numero dei giovani lavoratori che arrivano in città continua a crescere, e questo è positivo, non lo dico per dire che non esiste problema, il problema esiste però va fotografato in questo modo. Secondariamente tutti voi avete parlato di vari attori, Università, Regione, Fondazione e quant'altro, ecco ci stiamo muovendo così, nel senso che, lo dissi anche due settimane fa, il tema della mancanza di locazione a basso prezzo nella nostra città è un tema che davvero deve essere affrontato da tutte le istituzioni di questa città, e va affrontato con la necessità di mettersi tutti insieme, ma anche con l'impegno di tutti coloro che si mettono insieme a fare ognuno per la propria parte, la propria parte. Lo dico perché a volte in politica quando ci sono questioni complesse, si dice "apriamo un tavolo" come se il tavolo in se' risolvesse i problemi. Il tavolo è utile nella misura in cui le persone che si siedono al tavolo sono persone informate dei fatti e hanno un obiettivo comune e che possono portare a quel tavolo competenze, esperienze, energie e progetti, quindi i tavoli vanno attivati quando siamo già a un livello di elaborazione importante.
Non si annuncia l'apertura di un tavolo, il tavolo è l'esito finale di un lavoro istruttorio importante che deve determinare dei risultati, perché credo che tavoli inutili ne abbiamo visti moltissimi e non è il caso. Per quanto riguarda Bologna, non a caso sono partita da dati di fatto, vedete si parla sempre di percepito, si parla sempre dei bisogni, però guardate che "i fatti sono argomenti testardi", perciò bisogna davvero partire dai dati veri e i dati veri noi li abbiamo raccontati alla città e alle istituzioni che si occupano di locazione in città, oppure di bisogni della città, perché da lì noi possiamo partire e dare il nostro contributo alla discussione come amministrazione. E come ho già detto anche due settimane fa, ripeto, io voglio sedermi ai vari tavoli, che ormai sono pronti, dicendo cosa ha fatto l'amministrazione, perché penso che sia necessario che intanto noi come amministrazione facciamo la nostra parte, quindi risistemazione della transizione abitativa ,risistemazione degli alloggi di accoglienza, trend di crescita e di decrescita degli affitti proprio grazie a strumenti come il fondo per la morosità incolpevole, come in Italia siamo l'area metropolitana che sta utilizzando maggiormente e che ancora ha un fondo utile, ed è ancora un fondo che ha fondi, lo dico perché giorno per giorno risolve problemi. Abbiamo messo in campo con risorse sostanzialmente nostre, il fondo per l'affitto che ha consentito a 960 famiglie di avere un contributo per poter pagare quota parte del loro loro canone e quindi rispetto al canone basso e abbiamo una progettualità in campo, forte, perché a fronte del milione e mezzo in più che siamo riusciti a mettere l'anno scorso sui ripristini, a fronte dell'aumento delle assegnazioni a oltre cinquecento, siamo a dire che dobbiamo confermare questo numero e dobbiamo anzi aumentare, trovare risorse per poter ripristinare tutti i nostri alloggi. Cosa c'entra con gli studenti? C'entra. Per due ragioni, primo perché, come dicevo prima, a tutti tavoli ci si siede con il lavoro fatto e noi siamo dei proprietari pubblici, abbiamo degli alloggi e abbiamo la responsabilità prima di metterli tutti a disposizione di coloro che hanno bisogno e diritto, quindi questa progettualità, io la porterò a tutti i tavoli a cui siederemo e con gli strumenti in più che vi ho detto e poi questo ci consente di dare risposte a coloro che si trovano in locazione nella città, alle famiglie a basso reddito, "noi liberiamo alloggi che poi possono essere dati in uso a studenti o a giovani lavoratori", lascio un attimo da parte i nostri amatissimi turisti.
Lo dico perché noi dobbiamo essere molto pronti a testimoniare un lavoro che facciamo, ed è un lavoro che per noi è importante. Oltretutto abbiamo, ci tengo a dirlo, oltre ad essere proprietari pubblici, anche la funzione di regolare un sistema, abbiamo tutto il tema della fiscalità che possiamo utilizzare, voi sapete che, su un altro tema Bologna è la città in cui i canoni concordati sono più utilizzati rispetto all'Italia, nei canoni concordati della nostra città metropolitana è anche consentito di avere gli stessi identici benefici anche chi affitta temporaneamente a studenti, e sapete che per accedere a tutti i benefici dei canoni concordati è necessario avere un contratto standard tre due, noi abbiamo aggiunto che ci possono essere questi benefici anche a chi affitta a studenti per sei mesi o un anno. Questo proprio per dare, con gli strumenti che abbiamo a disposizione direttamente, gli stessi benefici e quindi non avere un disincentivo a coloro che vogliono locare a studenti. Dopodiché avevo anche detto, regolando un sistema complesso, che abbiamo anche bisogno, c'è una carenza oggettiva di abitazione proprio perché il mercato vede degli altri attori che prima non c'erano, almeno non in un numero così consistente, è il caso dei turisti. Un po' perché i turisti arrivano, un po' perché le famiglie continuano ad arrivare da tutta Italia per lavorare nella nostra città, un po' perché gli studenti continuano a crescere, gli effetti della locazione non sono più sufficienti, tant'è vero che un appartamento messo in affitto, nel giro di tre ore, viene assolutamente bruciato e devo dire anche a qualsiasi prezzo. Questo ci dice che dobbiamo avere uno sguardo metropolitano, me l'avete sentito dire anche in altre occasioni, cominciando a ragionare su quanto la nostra città , sulle direttrici della mobilità possa allargarsi per ospitare anche questi afflussi, e poi forse, anzi direi sicuramente, è necessario anche rigenerare i moduli pubblici ad uso abitativo e, come sapete, abbiamo in programma con "Un patto per Bologna" dei nuovi insediamenti in locazione, questo per parte nostra. Dopodiché i tavoli: noi abbiamo aperto una discussione su questi e con tutte le istituzioni cittadine, io devo dire sono sempre presente e come sapete vi rispondo sempre l'assoluta realtà del lavoro che sto facendo, quindi lo avevo detto, lo stiamo facendo, abbiamo fatto in questi mesi, abbiamo incontrato ovviamente l'assessore regionale Bianchi, abbiamo incontrato Ergo, abbiamo incontrato il prorettore Degli Esposti che segue direttamente il tema dell'affitto agli studenti, abbiamo convenuto alcune strategie, lo sportello per la legalità degli affitti lo ha aperto l'università, abbiamo convenuto su questa necessità di ragionamento metropolitano, e quindi abbiamo chiesto se possiamo dare una mano anche in questi obiettivi, abbiamo preso in mano la questione degli studentati da costruire, anche qui l'Amministrazione può aiutare, accellerando, non creando cavilli e magari anche concedendo spazi pubblici, penso al Lazzaretto, a iniziative da parte dell'Università per poter costruire nuovi luoghi. Avremo altri incontri, avremo un tavolo che l'assessore Bianchi vuole in qualche maniera coordinare per ragionare sul tema programmatorio e di risultati, anche mettendo sul piatto una lettura, anche perché i giornali danno notizia della cronaca diretta, ma è giusto che voi e la città sappia tutto quello che si fa per quanto riguarda i canoni concordati o le azioni a beneficio degli studenti, quelli per i proprietari, forse non tutti sapevano di questo. Secondo me è anche necessario che, al di là del momento di cronaca, che c'è, che ci sta, che non si dimentichi poi a febbraio, a marzo di questo tema, ma che si abbia una contezza complessiva. Quindi noi partecipiamo a questo tavolo con la parte nostra che stiamo facendo, con le idee chiare su quale contributo il Comune può dare, e assolutamente a disposizione con le altre istituzioni per trovare delle soluzioni. Abbiamo fatto analogamente con le altre istituzioni, l'abbiamo fatto con l'Università, lo abbiamo fatto anche con la Fondazione, un paio di domande vertevano su questo, era un impegno che mi ero assunta, proprio di parlare con le Fondazioni cittadine, la Fondazione Carisbo, come avrete letto si è detta disponibile, abbiamo avuto vari incontri, abbiamo a loro rappresentato esattamente quello che vi ho detto oggi in aula, quindi le nostre valutazioni, la nostra lettura di bisogno abitativo, l'impegno che ci possiamo assumere e quali sono secondo noi le strategie che ci possono aiutare a dare risposte e a disinnescare questa pressione sulla nostra città, perché l'ho detto e lo ripeto noi non vogliamo perdere uno studente e non vogliamo perdere un turista e non vogliamo perdere una famiglia che viene nella nostra città a lavorare per costruire il proprio futuro. Dobbiamo essere capaci di essere accoglienti e qui dobbiamo allargarci, città metropolitana, e anche trovare gli strumenti giusti. Quindi anche in Fondazione abbiamo fatto presente questo, loro valuteranno, hanno gli organismi per decidere, sanno quali sono le nostre letture dei bisogni e speriamo che potremo condividere insieme alcune progettualità. Devo dire, il presidente Monti l'ho trovato molto interessato e molto disponibile a mettere in campo una tutta la forza della Fondazione sui temi di cui stiamo parlando. Vedremo gli esiti, mi sembra che ci siano tutte le condizioni per poter avere delle risposte.
Sul turismo è un po' più complessa, per due ragioni. Diciamo che siamo un po' più indietro rispetto ai due percorsi, per una ragione molto semplice legata al fatto che davvero il turismo è arrivato o come un'onda, una cavalcata continua, mentre il numero degli studenti cresce del 2% in modo più o meno continuo, l'onda dei turisti, basta solo uscire da questa sala e attraversare Piazza Maggiore, è stata davvero importantissima e di impatto molto forte. Prima abbiamo tanto promosso la nostra città, il nostro territorio e penso che sia assolutamente positivo. Il disagio rispetto ai turisti è legato a tutti i disagi legati alle crescite, che hanno aspetti positivi poi c'è l'aspetto negativo. Quindi siamo arrivati dopo aver fatto operazioni di marketing della nostra città, importanti, bellissime, di cui siamo tutti assolutamente orgogliosi. E gli esiti sono stati che le strutture ricettive della nostra città non erano sufficienti, quindi naturalmente il libero mercato si è organizzato e oggi è estremamente positivo e favorente per quanto riguarda un piccolo proprietario affittare con queste piattaforme. Anche qui l'Amministrazione cosa può fare, incentivare e disincentivare. So che ci sono strumenti che sono stati trovati soprattutto in molte città estere, stiamo studiando come si stanno muovendo le città italiane, presto avremo un tavolo anche questo già con istruttoria fatta con i miei colleghi, perché ognuno ha fatto la sua parte di istruttoria, quindi con il mio collega Conte e con il mio collega Lepore che hanno seguito per le loro competenze questo fenomeno e io direi che i tempi sono abbastanza maturi per poter prendere qualche decisione per prevenire in qualche maniera effetti davvero stranianti della nostra realtà, penso alle cordate che si creano, ma che ancora, per fortuna nella nostra città non ci sono, non reprimano il fenomeno perché rispetto al libero mercato e alla libera individuale ci soni vincoli che limitano le azioni dell'amministrazione, quindi non vogliamo perdere neanche turisti, dobbiamo rendere il sistema plastico e quindi incentivare e disincentivare, possibilmente anche in maniera flessibile, valutando cosa succede nella nostra città, perché appunto a distanza di cinque anni cambiano anche molti parametri, e quindi io per prima rappresenterò che i tempi sono maturi per fare una riflessione anche su questo fenomeno, che non è del tutto, voglio specificare, non normato, dobbiamo capire se questa normativa è poi utile a quello che dicevo ad avere un sistema Bologna che riesca ad accogliere in via temporanea, per un giorno, due giorni, tre giorni, i nostri studenti per qualche anno, le famiglie dei lavoratori anche questi per qualche anno e delle famiglie per più tempo. Quindi noi dobbiamo mettere insieme bisogni diversi in uno spazio molto definito, dobbiamo trovare gli strumenti giusti.
Spero di aver dato risposte, se non del tutto esaurienti, almeno una lettura con le mie parole del lavoro che stiamo facendo, ovviamente sono a disposizione per ogni suggerimento, sono una persona che accetta consigli e assolutamente su questi temi credo che siamo tutti, al di là delle differenziazioni politiche, convinti che lavoriamo davvero per la nostra città. E' chiaro che una loro delicatezza di relazioni, come vedete, io non mi sottraggo mai a raccontarvi lo stato della situazione e soprattutto ci tengo perché poi io so come funziona, sulla cronaca tutto passa nel giro di un giorno o due, ma nel mio ufficio niente passa da un giorno all'altro, non è che quando non c'è più la prima pagina con questo tipo di emergenza io non lavoro sul tema, anzi al contrario spesso si lavora meglio quando le bocce sono ferme. Quindi speriamo di riuscire a dare, su questi strumenti e percorsi di lavoro, le risposta giuste, non perché il prossimo anno abbiamo tutto risolto il problema, ma perché i bisogni di tutti siano contemplati in uno spazio anche istituzionale più largo. Non crediate che fare i tavoli risolva, i tavoli servono quando c'è già un pezzo importante di lavoro fatto, sennò è solo il luogo dei desideri e noi non possiamo permetterci il luogo dei desideri come amministratori, dobbiamo provare a risolverli i problemi".