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Question Time, chiarimenti sul laboratorio sulla qualità dell’aria

L'assessore Valentina Orioli ha risposto alla domande d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 stelle) sul laboratorio sulla qualità dell’aria. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Virginia ...

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L'assessore Valentina Orioli ha risposto alla domande d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 stelle) sul laboratorio sulla qualità dell’aria. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Virginia Gieri.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito alla nascita di un laboratorio “aperto” sulla qualità dell’aria per trovare strategie e strumenti condivisi per ampliarne il monitoraggio ed attivare un percorso partecipato messo in atto dall’Amminstrazione Comunale assieme ad altre istituzioni. Visto che recentemente è stata istituita a Bologna “Aria Pesa”una rete di comitati associazioni e liberi cittadini che ha dato vita alla campagna di rilevazione dal basso degli Nox, i gas prodotti dalle combustioni, attraverso l’installazione di 340 rilevatori passivi per creare un progetto partecipativo di rilevamento dei livelli di questo inquinante in città, che coinvolga direttamente i bolognesi che vogliono aderirvi.
Si pone la seguente domanda di attualità: per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sul tema; per sapere, alla luce dei monitoraggi dal basso che la rete “Aria Pesa” sta svolgendo dopo che cittadini e comitati hanno chiesto da 2 anni all’Amministrazione di attivarsi in tal senso, quale sia il motivo che ha portato l’Amministrazione a mettere in atto un altro progetto partecipativo sullo stesso tema".

Risposta dell'assessore Orioli letta in aula dall'assessore Gieri
"Prima di entrare nel merito della domanda posta dalla Consigliera Palumbo è utile descrivere brevemente le motivazioni che ci hanno portato a chiedere alla Fondazione per l'Innovazione Urbana di immaginare, progettare ed attivare il “laboratorio aria”, che ha avuto inizio lo scorso 21 maggio.
Come ben sappiamo, i livelli di concentrazione di alcune sostanze inquinanti superano, con diverse modalità a seconda delle caratteristiche chimiche e dei contesti territoriali, i limiti indicati dalla normativa. Nel corso del 2017, ad esempio, sono stati 40 i giorni in cui si è registrato un superamento dei limiti massimi di PM10 (polveri sottili) consentito.
Come già detto più volte in questa sede, si tratta di un problema intrinsecamente complesso e particolarmente serio per gli effetti sanitari che l’inquinamento dell’aria può procurare alla popolazione esposta.
Il problema è affrontato in primis dal Piano Aria Integrato Regionale che prevede diverse tipologie di misure per la qualità dell’aria, incluse quelle emergenziali, che riguardano direttamente i comportamenti dei cittadini.
Pur essendo stati attivati numerosi gli strumenti informativi (campagne di comunicazione, eventi, ecc.) da parte di diversi Enti (Regione, Arpae Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, ecc.), la percezione del problema sembra essere ancora limitata a una piccola fetta della popolazione più sensibile e attiva.
Il Laboratorio Aria, che nasce dalla collaborazione tra Comune di Bologna e Università di Bologna, Arpae Emilia-Romagna, Ausl Bologna e Città Metropolitana di Bologna ed è coordinato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, vuole quindi essere un percorso sperimentale di confronto e collaborazione tra soggetti diversi per creare attenzione e azione intorno al tema della qualità dell’aria. Attraverso il Laboratorio Aria, si intende accrescere la consapevolezza del problema in città, creando un flusso informativo costante, facendo dialogare i diversi sistemi e le tecnologie di misurazione e monitoraggio della qualità dell’aria già attivi e stimolando comportamenti che riducano l’impatto e i rischi per la salute.
Gli obiettivi principali del Laboratorio, in particolare, sono:
1. costruire una rete di soggetti attivi a vario livello sul tema della qualità dell’aria (Istituzioni, Associazioni, Comitati, Comunità formali e informali) disponibili a collaborare per aumentare la consapevolezza e l’ingaggio dei cittadini su questa problematica
2. definire strategie e strumenti condivisi per mettere in rete, diffondere e ampliare le basi dati di monitoraggio della qualità dell’aria sia di natura istituzionale che “dal basso”
3. definire strategie, contenuti e strumenti condivisi per informare e comunicare in modo continuo ed efficace sulla problematica della qualità dell’aria e sui comportamenti individuali che possono aiutare a contenerla.
I risultati che si vogliono raggiungere al termine del Laboratorio, dunque, sono:  
- una rete di soggetti interessati allo sviluppo e alla diffusione di una campagna di sensibilizzazione e comunicazione che sarà realizzata in autunno 2018,
-un questionario che rilevi la percezione dei cittadini sulla qualità dell'aria e la disponibilità a cambiare abitudini e comportamenti
- le linee guida di una campagna di comunicazione (strategie, strumenti e messaggi chiave) da sviluppare nella seconda fase del laboratorio che avrà luogo in autunno
- un programma di possibili iniziative e strumenti per mettere a sistema, integrare e valorizzare i diversi strumenti, le campagne e i progetti sul monitoraggio dei dati ambientali.
Venendo quindi alla domanda è chiaro che gli obiettivi del laboratorio sono sostanzialmente diversi da quelli della rete civica “aria pesa”. Più volte in questa sede ho avuto modo di affermare, riferendomi anche ad “aria pesa”, che gruppi organizzati, o anche singoli cittadini attivi, svolgono un ruolo fondamentale nell'estendere la consapevolezza sui problemi ambientali e nell'ingaggiare quante più persone possibili in azioni positive.
Il laboratorio non è un soggetto tecnico e non si sostituirà ad Arpae o ad AUSL che pure vi prendono parte, così come non si sostituirà ai compiti di programmazione e pianificazione che spettano a Comune, Città Metropolitana e Regione. E’ uno spazio di lavoro che ha l’obiettivo di fare rete ed ampliare le potenzialità che hanno i singoli attori, da quelli istituzionali a quelli informali.
Penso che questo approccio sia stato ben compreso dai cittadini che hanno partecipato al primo incontro del laboratorio, in modo attivo e offrendo suggerimenti utili al nostro lavoro.
Confido di aver fatto chiarezza sulle nostre intenzioni e sul contesto che ha portato alla attivazione del laboratorio, che è un progetto sperimentale che non si pone in competizione con altri percorsi, anche autogestiti, attivati in città, ma che intende invece fare sinergia fra i tanti attori che lavorano per l’obiettivo comune del miglioramento della qualità dell’aria".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
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