Question Time, chiarimenti sul fabbisogno di aule nel quartiere Porto-Saragozza
La vicesindaco con delega alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Lisei (Forza Italia) e Elena Foresti (Movimento 5 stelle) sul fabbisogno di aule nel quartiere Porto-Saragozza. La rispost...
Data:
:
La vicesindaco con delega alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Lisei (Forza Italia) e Elena Foresti (Movimento 5 stelle) sul fabbisogno di aule nel quartiere Porto-Saragozza. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Davide Conte.
Domanda d'attualità del consigliere Lisei
"A seguito delle risultanze del bando, per una indagine di mercato finalizzata all'individuazione di un immobile nel quartiere Porto Saragozza da condurre in locazione e da adibire a sede provvisoria di alcune classi di scuola primaria, andato deserto; alla luce del fatto che vi è un'esigenza del quartiere di individuare nuovi spazi per un'utenza per circa 125 alunni di scuole primarie; posto che, la realizzazione delle scuole Carracci non è previsto sia completata quantomeno sino al 2022; chiede al Signor Sindaco una propria valutazione politica in merito e chiede di sapere quali attività porrà in essere l'amministrazione per cercare di sopperire alla carenza cronica di classi nel quartiere Porto Saragozza".
Domanda d'attualità della consigliera Foresti
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito all’avviso pubblico andato deserto, per l’avvio di una indagine di mercato per trovare un immobile nel Quartiere Porto-Saragozza in affitto che ospiti 125 bambini in attesa della costruzione della nuova scuola Carracci; visto che l’apertura delle nuove scuole Carracci doveva avvenire nel 2017 ma le scuole saranno pronte solo fra 5 anni.
Pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema; per sapere come l'Amministrazione pensa di agire per trovare una soluzione congrua a soddisfare l’esigenza di trovare un luogo adatto per questi bambini nel minor tempo possibile".
Risposta della vicesindaco Pillati letta in aula dall'assessore Conte
Gentile consigliere, gentile consigliera, la risposta alle vostre domande in merito agli articoli di stampa che, nella giornata di ieri, hanno commentato l’esito del recente bando pubblicato per ricercare spazi scolastici nel quartiere Porto-Saragozza, mi consente di chiarire alcune questioni di prospettiva, ma anche di ribadire le motivazioni di alcune scelte compiute in passato, dopo la già ampia discussione svolta lo scorso anno.
Molto brevemente, voglio ribadire che il percorso di realizzazione di un fondo immobiliare per realizzare edifici scolastici, il cosiddetto fondo scuola, è stato avviato negli anni in cui non vi erano alternative per il Comune di Bologna, stanti i vincoli di finanza pubblica e, in particolare, del patto di stabilità che non ci consentivano di fare investimenti nella misura adeguata rispetto ai fabbisogni complessivi di edilizia scolastica.
Questi fabbisogni, come sappiamo, non riguardano solo le nuove scuole, ma anche l’importante investimento in manutenzioni e messa in sicurezza. Ricordo che in tre anni sono previsti investimenti per oltre 20 milioni di euro proprio con questa finalità.
Nel momento in cui nei vincoli di finanza pubblica si sono aperti importanti spazi per realizzare investimenti diretti, il fondo scuola, che nostro malgrado aveva già accumulato ampi ritardi, è stato valutato non più conveniente e si è deciso, quindi, di percorrere la strada dell’investimento diretto per i 5 nuovi poli scolastici.
Già 8 mesi fa tutto questo è stato ampiamente illustrato, in sede di commissione consiliare, quando sono state spiegate le ragioni di tipo finanziario e al contempo sono stati illustrati gli iter tecnici, cioè i concorsi di progettazione delle nuove scuole e i tempi degli investimenti, che sono stati già recepiti, come da impegni assunti, nel piano delle opere pubbliche.
La realizzazione delle scuole Carracci, in particolare, come è stato allora detto, è prevista entro il 2021, con conclusione dei lavori tra il mese di marzo e settembre, variabili in dipendenza delle tecnologie di costruzione definite in sede di progettazione.
In sostanza tutto è in linea con quello che è stato detto 8 mesi fa, con l’obiettivo di non allungare i tempi rispetto a quelli previsti dal fondo scuola, che ricordo non era partito fino a quel momento perché il finanziamento del Miur è stato reso disponibile, con ampio ritardo, solo a metà del 2017 e che è stato anche uno dei motivi per cui si è deciso di passare all’investimento diretto.
Tutto ciò premesso sulla realizzazione della scuola Carracci, vengo al punto che riguarda la programmazione dell’offerta formativa del Quartiere Porto-Saragozza.
Prima di tutto va chiarito che la manifestazione di interesse è stata un’indagine esplorativa che il Comune ha ritenuto di mettere in campo per valutare opzioni possibili di nuovi spazi a partire dall’anno scolastico 2019/20 idonei ad accogliere nel tempo 5 classi. Una ricerca, quindi, non solo ampiamente preventiva rispetto alle esigenze previste, ma anche ampia sul piano dimensionale proprio perché esplorativa, che non significa affatto che a settembre 2019 sarà necessario aprire 5 nuove classi prime, ma se mai creare anche l’opportunità, se necessario, di valutare un riequilibrio nell’organizzazione degli attuali spazi.
Solo per circostanziare la dimensione della questione, vi fornisco qualche dato. Per il prossimo anno scolastico il Quartiere Porto-Saragozza ha 479 utenti in età da iscrizione alla scuola primaria, di cui 242 dell’ex Quartiere Saragozza. Le iscrizioni sono state corrispondentemente 400 nel Quartiere Porto-Saragozza, di cui 225 nella zona Saragozza; i posti disponibili sono superiori al numero delle iscrizioni, 426 a Porto–Saragozza di cui 229 nella zona Saragozza. Insomma nelle iscrizioni per l’anno scolastico 2018/19 non si sono registrati problemi e complessivamente la disponibilità dei posti era superiore alle iscrizioni effettive.
Poiché per l’anno scolastico 2019/2020 è previsto un aumento dei bambini residenti che si iscriveranno alle scuole primarie, è stata avviata questa indagine esplorativa che, ribadisco, per i motivi suddetti è stata dimensionata su livelli cautelativamente ampi. Non essendovi stato un riscontro positivo, saranno esplorati altri canali per individuare possibili alternative, tenuto conto che ci sono margini temporali adeguati per farlo.
Da ultimo, per quello che riguarda la scuola secondaria di primo grado, non ci sono problemi di spazi tenuto conto che la scuola Guinizzelli ha spazi aggiuntivi nello stesso edificio, ancora disponibili per corrispondere alle esigenze di eventuali ulteriori classi".