Question Time, chiarimenti sul coinvolgimento dei richiedenti asilo in lavori socialmente utili
L'assessore Alberto Aitini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Gian Marco De Biase (Insieme Bologna) e Marco Lisei (Forza Italia) sul coinvolgimento dei richiedenti asilo in lavori socialmente utili.Domanda d'attualità ...
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L'assessore Alberto Aitini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Gian Marco De Biase (Insieme Bologna) e Marco Lisei (Forza Italia) sul coinvolgimento dei richiedenti asilo in lavori socialmente utili.
Domanda d'attualità del consigliere De Biase
"Premesso che da notizie stampa si è appreso che a breve partirà il progetto che prevede il coinvolgimento dei migranti stranieri richiedenti asilo nella pulizia dei muri dai graffiti e delle zone verdi degradate, si chiede al Sindaco e alla Giunta se gli stranieri richiedenti asilo, che aderiranno al progetto, frequenteranno un corso di sicurezza base e se saranno coperti da assicurazione.
Inoltre se insieme alla presenza di un mediatore culturale si pensa di coinvolgere anche volontari italiani per favorire dinamiche di integrazione trasversale".
Domanda d'attualità del consigliere Lisei
"Con riferimento alla notizia riportata dagli organi d'informazione riferita ai migranti interessati al progetto di ripulitura muri e parchi cittadini si chiede al Signor Sindaco il proprio pensiero politico in merito e come l'amministrazione intenda procedere, ovvero quali sono i tempi attuativi, le relative verifiche sulla fattibilità, e le priorità relativamente alle zone interessate dal progetto".
Risposta dell'assessore Aitini
"Grazie delle domande che mi permettono di fare alcune precisazioni riguardo ad un progetto importante, di cui avevo parlato pochi mesi fa e ritengo sia assolutamente utile per la nostra città, dando anche un messaggio importante ai richiedenti asilo, persone che arrivano da ogni parte del mondo, scappando anche da situazioni complicatissime, di guerra e che vengono accolte nel nostro Paese: che accogliere è importante, ma allo stesso tempo si chiede loro un ritorno in fatto di contributo alla comunità che li accoglie. Il messaggio che dobbiamo dare è che non sono solo accolti senza fare nulla, se non andare a scuola o nelle strutture di ospitalità, ma che sono persone che riescono comunque a dare un piccolo contributo alla comunità che li accoglie. Da qui nasce il progetto, la proposta che questa amministrazione fa, insieme alla prefettura, e che coinvolge oltre a me, l'assessore alla sanità e welfare, per promuovere forme di partecipazione attiva alla cura dei beni comuni da parte dei richiedenti asilo, a partire proprio dalla cura di alcuni spazi particolarmente significativi che necessitano di attenzione. Tutto questo di inserisce anche nelle linee progettuali del Fondo Asilo Migrazione Integrazione (FAMI), da cui prenderemo la maggior parte delle risorse, che ha come obiettivo quello di incentivare la frequentazione corretta di spazi pubblici, anche quelli considerati a rischio, grazie alla presenza di volontari che hanno la funzione di dissuadere da comportamenti contrari al senso civico. L'obiettivo è quello di: migliorare la qualità degli spazi pubblici a forte impatto sociale, realizzando interventi di cura e pulizia dei beni e degli spazi comuni urbani, appunto con il coinvolgimento dei richiedenti asilo; promuovere la collaborazione delle realtà del terzo settore, associazioni, enti formativi e i cittadini già presenti con attività di volontariato, che accompagneranno questo percorso sul territorio, penso ad esempio ai No tag, per citarne una riguardo alla pulizia dei muri che si è resa disponibile ad accogliere progetti che coinvolgano persone richiedenti asilo che potrebbero partecipare alle attività che già loro fanno; infine, contrastare pregiudizi nei confronti dei richiedenti asilo attraverso un progetto che si inserisce nell'alveo della cittadinanza attiva e nell'integrazione sociale. Quindi è un progetto che noi portiamo avanti con convinzione, i richiedenti asilo che parteciperanno in modo volontario e gratuitamente, non ci sarà nessuna forma di contribuzione per chi vorrà partecipare, come per i cittadini italiani che partecipano in modo del tutto volontario. Il progetto è finanziato tramite il fondo Fami ed eventualmente risorse comunali che metteremo a disposizione per quanto riguarda la pulizia dei muri, ad esempio, per comprare le vernici.
Il numero dei volontari che coinvolgeremo, abbiamo l'obiettivo iniziale di 150, da suddividere sui diversi quartieri che saranno fortemente coinvolti, ma nulla vieta, anzi speriamo che siano anche di più, non ci sono limiti al coinvolgimento. Le zone interessate saranno quelle dove c'è bisogno, io penso che oltre alla pulizia dei muri, si partirà dal centro storico della città, che necessita maggiormente di questo tipo di interventi, ma poi per quanto riguarda i parchi pubblici si rivolgerà a tutta la città e visto che pensiamo di coinvolgere i Quartieri nelle scelte, immagino che i Quartieri ci faranno delle proposte sia sul centro che sulle periferie. Tutto questo verrà nel rispetto della legge preceduto da un corso di formazione, che serva a tutela di tutti, dei richiedenti asilo e a tutela dei cittadini, perché ci deve essere un approccio corretto alle attività. Le attività sono quelle citate: la pulizia dei muri, che sono una mia assoluta priorità, i parchi, ma anche piccoli interventi di pulizia urbana, immagino ad esempio quando vediamo un palo pieno di adesivi, anche piccolissimi interventi di pulizia sul decoro urbano della città. Teniamo molto, io e Barigazzi, a questo progetto e lo stiamo seguendo in stretto coordinamento con la prefettura, che tiene i contatti con tutte le associazioni e cooperative che gestiscono le strutture dei richiedenti asilo e quindi i tempi e i modi sono concordati con il Prefetto, che sta spingendo molto insieme a noi per partire. Per darvi una tempistic apiù certa, penso a cavallo dell'estate, fine giugno inizio luglio con una prima fase del progetto, per poi continuare dopo l'estate, Penso che sia un progetto bello, ambizioso, che dà il segno del fatto che Bologna è una città accogliente, che allo stesso tempo chiede alle persone accolte un ritorno, di contribuire a dare una mano per il miglioramento della città, che noi identifichiamo con un miglioramento del decoro urbano. Ritengo che sia un progetto molto valido, ci tengo molto a dire che anche il consigliere De Biase di Insieme Bologna aveva avuto un'idea simile e ci tengo quindi a condividere, perché ritengo che sia un progetto che vada assolutamente condiviso e allargato a chiunque voglia contribuire a dare una mano in termini di idee. Sicuramente tiene insieme l'accoglienza con la richiesta ai richiedenti asilo di un impegno su questa città, e penso che vada nella direzione giusta in termini di accoglienza".