Comunicati stampa

Comunicati stampa

Question Time, chiarimenti sui nuovi container collocati in piazza Verdi

L'assessore alla Promozione della Città, Matteo Lepore, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 stelle), Gian Marco de Biase (Insieme Bologna) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui nuovi container c...

Data:

:

L'assessore alla Promozione della Città, Matteo Lepore, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 stelle), Gian Marco de Biase (Insieme Bologna) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui nuovi container collocati in piazza Verdi.

Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Visti gli articoli di stampa relativi ai nuovi container che saranno posizionati in piazza Verdi fra i quali spicca una torre che sarà alta una decina di metri e che sorgerà proprio di fronte al Teatro Comunale.
Pone la seguente domanda di attualità:
per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull’argomento;
per sapere dall’Amministrazione se ritiene il posizionamento di questi container in armonia con il contesto architettonico di piazza Verdi".

Domanda d'attualità del consigliere De Biase
"Premesso che da notizie stampa si è appreso che in piazza Verdi è stata installata un'enorme struttura container in verticale; chiede al Sindaco e alla Giunta se non reputino che tale struttura non sia in contrasto con l’ambiente architettonico della zona".

Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
" 'Piazza Verdi, spunta la terza torre'. Sono a chiedere al Signor  Sindaco ed alla Giunta di  esprimere una valutazione politico amministrativa in merito all'espansione dell'arredo urbano che si sta realizzando in piazza Verdi ed in particolare vorrei sapere se ritiene questo progetto armonioso e quindi ben inserito nel contesto che lo circonda, ovvero tra un edificio del XVIII secolo e l'antica Chiesa di San Giacomo Maggiore e gli antichi portici. 
Chiedo anche di sapere quanto questo progetto sarà 'temporaneo', ovvero se l'Amministrazione è già a conoscenza della data in cui saranno rimossi da piazza Verdi e torno a chiedere se l'assessore alla Tutela e riqualificazione della Città storica ritiene 'bello' questo progetto".

Risposta dell'assessore Lepore:

"Ringrazio i consiglieri della domanda, parto con alcune informazioni poi una breve riflessione. Il progetto del Guasto Village è stato presentato nei mesi scorsi, c'è stato anche un dibattito in commissione, abbiamo fatto dei sopralluoghi e come abbiamo detto, stiamo procedendo. Il Winter Village è un affidamento del Teatro Comunale, il progetto che avrà luogo per la conclusione in febbraio e procederemo successivamente per quanto riguarda la primavera/estate a una gara che verrà proposta per quanto riguarda la selezione di un progetto. L'attuale allestimento è un allestimento che è stato proposto dall'Associazione PeacockLab che lavora con il Teatro Comunale e la altre parti che lavorano al progetto Winter Village, è stato approvato dalla Soprintendenza, ci sono due domande che sono state sottoposte a soprintendenza, una per il mese di gennaio e una di febbraio, attualmente è stata data una autorizzazione fino al 31 gennaio. Qualora dovesse essere approvata anche la seconda richiesta, si arriverebbe alla fine di febbraio e si attraverserebbe il periodo di ArteFiera, per ospitare tutta una serie di attività. Quindi in totale potremmo arrivare ad avere quella struttura su piazza Verdi da un minimo di due settimane a un massimo di un mese e mezzo. Stiamo parlando di un periodo temporaneo molto limitato. La prossima settimana, il 18, ci sarà una conferenza stampa alla quale parteciperemo insieme io e l'assessore alla Cultura e all'Urbanistica, presenteremo la programmazione di gennaio, febbraio e marzo organizzata dall'Amministrazione comunale insieme al Teatro Comunale e all'Università e altri soggetti dove si svolgeranno diverse iniziative. Posso però dire che il tenore delle proposte sarà molto simile a quelle che il consigliere Bugani ha raccontato prima. Dentro ci sarà sicuramente anche una collaborazione con ArteFiera, museo Mambo e altri soggetti importanti che riempiranno via Zamboni e tutta la zona universitaria. Presenteremo anche i progetti selezionati dal bando U-Lab, sono arrivate 50 proposte e saranno finanziate con contributi trai 1.000 e i 2.000 euro, le cifre che il consigliere Bugani prima ha citato, proposte di cittadini, studenti, associazioni della città che hanno il compito di animare proprio quella zona di Bologna. Il 18 presenteremo il programma, sia di laboratori per la zona universitaria, per discutere del futuro di quella zona, si di attività culturali che verranno svolte. Proprio in quei gironi sarà ultimato l'allestimento dello spazio di cui si parla in queste domande di attualità, che non è ancora aperto, mentre nelle settimane scorse ha svolto una attività il container che ospitava il punto di Bologna Welcome e lo spazio cultura e per la prima volta ha portato in piazza Verdi un punto informativo turistico, alcune migliaia di persone hanno frequentando lo spazio si acquistando i biglietti per le due torri sia per svolgere altri tipi di attività. La vocazione rispetto alle attività culturali, turistiche e di animazione, penso sia la strada che dobbiamo percorrere, con protagonismo del Teatro Comunale e dell'Università, questo sarà il tenore del lavoro di prossimi mesi e anni anche in virtù del finanziamento importante che con il Governo abbiamo pattuito per la riqualificazione di via del Guasto e del Teatro Comunale di tre milioni di euro.
In questo progetto è coinvolto anche Otello Ciavatti e le Stanze di Verdi. La sua associazione percepirà un contributo economico che andrà dai 2.000 ai 4.000 euro e svolgerà attività sia di gestione dello spazio sia di pulizia e animazione culturale. Come vedete c'è una massima collaborazione e coinvolgimento dei comitati e delle associazioni del territorio. Chiaramente non ci si trova d'accordo a volte sull'estetica, ma nonostante questo per la prima volta in zona universitaria si lavora insieme. Penso che rispetto ai dibattiti del passato, per la prima volta siamo usciti dal litigio e siamo entrati nell'epoca della collaborazione. A volte l'Amministrazione può anche fare degli errori, si possono fare delle cose che piacciono o non piacciono, sta di fatto che stiamo facendo passi in avanti perché finalmente si è creato un clima diverso, dove se anche ci sono persone che non la pensano come l'Amministrazione, come Otello Ciavatti in particolare che in queste ultime 48 ore pare sia stata la persona che di più è andata sui media a parlare contro quella installazione, si collabora e viceversa fa l'Amministrazione nei suoi confronti, questo credo sia un punto molto positivo perché significa che anche se c'è conflitto, comunque c'è collaborazione nell'interesse pubblico e civico. Non stiamo parlando di una torre di cemento che rimane li per sempre, stiamo parlando di un manufatto che rimane li da un mimino di due settimane a un massimo di un mese e mezzo. Dopo di che entro marzo uscirà un bando stiamo ragionando su questo con il Teatro Comunale, come per altro chiesto da diversi consiglieri comunali, che selezionerà il progetto per la prossima primavera-estate. Dovrà essere innanzitutto un progetto di allestimento, di gestione degli spazi, di custodia, il punto sulla custodia e la guardiania è un punto importante che abbiamo condiviso con l'Università e con il Prefetto, e vedrà anche una proposta culturale con investimenti da parte nostra per fare delle attività.
Penso che tutti quelli che oggi reputano che quello che c'è in piazza Verdi non sia sufficientemente bello, gradevole e funzionale, potranno avanzare una proposta a questo bando che uscirà entro marzo, rivolto in particolare a tutti gli architetti e progettisti che possono svolgere attività sullo spazio pubblico perché si può fare sicuramente meglio: l'occasione è partecipare al concorso che faremo entro marzo, l'area è via del Guasto, Respighi e piazza Verdi, si può collaborare con il Teatro Comunale e se non piace il container si può proporre un'altra forma architettonica. Siamo una città libera e plurale e i concorsi servono a questo.
Vi vorrei leggere quello che l'architetto Cucinella dice oggi sulle pagine del Carlino per esprimere il mio pensiero. Cucinella dice: "Un segnale di vita, non vedo offese" è il titolo. "Architetto le piace la nuova struttura di piazza Verdi? Non mi sembra neanche così male. E' la solita polemica, invece, che mi annoia molto di più. Parola di Mario Cucinella, il padre delle contestatissime Gocce di Guazzaloca e del nuovo Comune in piazza Liber Paradisus. .Dove sbaglia chi critica? E' peggio qualche container per un mese in piazza Verdi o le maxi pubblicità sui palazzi in piazza Maggiore? Perché quelle vanno bene a tutti? Nessuno si indigna, ma hanno un impatto devastante. Perché nessuno alza un dito contro un igloo di plastica con dentro una macchina? Il denaro non produce automaticamente bellezza, mentre l'architettura andrebbe rispettata molto di più. La 'torretta' di fronte al teatro Comunale lo fa? Almeno è un segnale di vivacità, andrebbe apprezzato solo per questo. E' un'operazione temporanea, non vedo il problema. Chiaramente piazza Verdi è un luogo sensibile, forse quella struttura sarebbe stata più adatta a zone come la Bolognina, ma non vedo nessuna offesa al centro storico". Apro una parentesi, certe strutture possono essere riutilizzate perché sono state acquistate non da noi, ma dall'Associazione che ovviamente se vorrà le potrà riproporre anche in altre zone della città. L'intervista del Carlino continua: "Il contrasto con i palazzi monumentali è evidente. Certo, ma non mi pare che in centro giri gente addobbata da fabbro medievale o con le carrozze a cavalli..." Questo è il passaggio che devo dire ho apprezzato di più insieme a un altro. "La temporaneità di questa struttura magari ci aiuterà anche a creare un rapporto dialettico con la storia. Insomma, Bologna soffre di pregiudizi verso il nuovo. Ha un problema col contemporaneo. Pensa che quello che c'era prima sia sempre meglio e lo condisce con queste discussioni da bar completamente inutili. Di questa paura, io sinceramente non ne posso più".
Considerando che siamo in una zona che vive della maledizione dei Bentivoglio e che il Teatro Comunale è stato costruito sopra un palazzo distrutto da Giulio secondo, e considerando ancora che per due secoli lo spazio è stato lasciato in un cumulo di macerie in questa città e che poi su quello il Comune ha deciso di costruire il Teatro Comunale facendo diventare Bologna città della musica, io credo che su queste macerie sicuramente nel futuro sapremo edificare qualcosa di molto più bello se continueremo a lavorare insieme".

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:40
Back to top