Question Time, chiarimenti sui graffiti
L'assessore alla Manutenzione del patrimonio Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Mirka Cocconcelli (Lega nord), Gian Marco De Biase (Insieme Bologna) Lucia Borgonzoni...
Data:
:
L'assessore alla Manutenzione del patrimonio Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Mirka Cocconcelli (Lega nord), Gian Marco De Biase (Insieme Bologna) Lucia Borgonzoni (Lega nord), Francesco Sassone (Forza Italia) e Marco Piazza (Movimento 5 Stelle) sui graffiti.
La domanda della consigliera Cocconcelli
"Premesso che TAG e graffiti non sono opere d'arte ma lesioni croniche all'estetica cittadina e tutt'altra cosa è l'arte di strada (Bansky, Keith Haring).
Graffitari e taggisti non sono comparabili ad un Raffaello o al Ghirlandaio, oltretutto eseguire un graffito è uno sfregio allo spirito culturale di ogni cittadino, sapendo che chi disegna un graffito sa di commettere un reato perseguito dall'art. 639 del Codice Penale, chiedo al Signor Sindaco e alla Giunta
- se non si ritenga inopportuno agire esclusivamente con un regime sanzionatorio, nei confronti dei cittadini/condomini che, oltretutto sono parte lesa, in questo contesto;
- quali politiche pongano in essere per contrastare e reprimere adeguatamente il fenomeno dei graffittari
- se è previsto anche un regime "auto-sanzionatorio" nei confronti degli edifici comunali,considerato che sono proprio tali muri ad essere ricoperti di reiterati "sfregi" e quindi, dovrebbero essere i primi edifici ad essere ripuliti".
La domanda del consigliere De Biase
"Premesso che da notizie stampa si è appreso che il Comune di Bologna intende prorogare la campagna del bando “muri puliti e protetti” e sanzionare i condomini che non ottemperano alla pulizia dei muri imbrattati; chiedo al Sindaco e alla Giunta se ciò corrisponde al vero e in che modo intende attuare le suddette attività".
La domanda della consigliera Borgonzoni
"La fase successiva potrebbe essere sanzionatoria." Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere una valutazione politico amministrativa in merito all'andamento del bando che scadrà il prossimo 28 febbraio ma anche in merito alle dichiarazioni rilasciate dall'Assessore Malagoli.
In particolare vorrei sapere se l'amministrazione procederà nei confronti dei proprietari immobiliari alle sanzioni come dichiarato su tutti i quotidiani e se quindi questa sarà la linea politica che la Giunta deciderà di perseguire. Se non crede che così si rischi di punire chi invece è vittima del danno e se non crede che vadano aumentati i controlli per sanzionare chi imbratta".
La domanda del consigliere Sassone
"In relazione alle dichiarazioni dell'Assessore Malagoli sul tema graffiti e sulla possibilità di multare i condomini, come riportato dagli organi d'informazione, chiedo al Signor Sindaco il proprio pensiero politico in merito a tale dichiarazione e se non ritenga sia più opportuno multare chi sporca e non chi subisce il danno.
La domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli di stampa apparsi sulle possibili sanzioni per i proprietari di immobili che non puliscono i muri dai graffiti. Visto che il bando “Muri puliti e protetti” messo a punto dal Comune contro il vandalismo grafico sembra non aver riscosso tanto successo. Pongo la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica – amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sul tema, per sapere se davvero l’Amministrazione ha intenzione di infierire ulteriormente sulle vittime del degrado urbano e non colpire in maniera più incisiva i reali colpevoli".
La risposta dell'assessore Malagoli
“Gentili Consiglieri,
In questi giorni ho letto molte interviste su questo tema, vedo che c’è una divisione anche nella società, c’è chi dice che è giusto che il proprietario si impegni a tenere puliti i propri muri, c’è chi dice che l’Amministrazione dovrebbe farlo perché si pagano le tasse. Ma rispetto alla proprietà privata è compito del proprietario mantenerla pulita, è sancito dalla proprietà del bene. Credo che sia dal ‘400 che Bologna ha un editto che impone ai proprietari dei portici di pulirli dagli escrementi dei cavalli, perché passavano di lì. E’ una questione di comune visione della cosa, poi ci sono le polemiche che mi lasciamo basito, questa è un’Amministrazione che negli anni passati ha provato a mettere in campo provvedimenti anche guardando ciò che facevano altre città: concedere incentivi per pulire, proprio come abbiamo fatto noi.
Io ho incontrato il 24 luglio scorso le associazioni dei proprietari e degli amministratori di condominio a cui, con largo anticipo, ho spiegato il progetto ed erano tutti d’accordo. Ho chiesto loro di cominciare a dire ai propri associati che il Comune avrebbe concesso la seguente possibilità: 235.000 euro l’anno per accedere a un contributo di 3.000, se tutti chiedessero questa cifra puliremmo 800 palazzi ogni anno. Noi i conti li abbiamo fatti per permettere ai chi intende pulire i muri di coprire l’80% del costo totale. Basta usare un protettivo: prima si pulisce il muro, poi si stende il protettivo e in caso di nuovo imbrattamento si pulisce semplicemente con l’acqua. Così facendo si arriva a disincentivare chi fa le tag perché poi non rimane.
Alcuni anni fa abbiamo cominciato con Hera, grazie alla disponibilità a pulire molte arterie di questa città, palazzi privati, abbiamo fatto le vie San Felice, San Vitale, Strada Maggiore per circa 10.000 metri quadri di muri privati. Cosa abbiamo chiesto loro? Noi li puliamo, voi manteneteli puliti. Alcune strade sono ancora pulite, siamo andati avanti mettendo in campo i volontari, persone dotate di un grandissimo senso civico che non si girano dall’altra parte dicendo ci deve pensare l’Amministrazione, ma si rimboccano le maniche. Li abbiamo formati e gli diamo il materiale per pulire, solo l’anno passato ho un elenco di 59 strade pulite di cui 19 a Porto-Saragozza, 17 in Santo Stefano, 17 al Navile, i ponti di San Donato e Stalingrado e 5 strade in zona piazza Verdi. Ringrazio queste persone per il senso civico che dimostrano. Se a questi aggiungiamo gli 800 immobili l’anno che potrebbero essere puliti attraverso il nostro incentivo, la città inizierebbe ad essere più pulita. Poi c’è la repressione, ma non è facile perché di notte abbiamo 7 pattuglie che devono controllare l’intera città e capite bene che non possiamo avere sotto tutti i portici di Bologna una pattuglia della municipale. Vi anticipo i dati del 2017: 5 persone denunciate (di cui 4 penalmente). Stante la legge però il fatto non costituisce reato. Sono andate tutte così quelli che abbiamo denunciato. Consiglieri, dal momento che molti di voi fate parte di partiti rappresentati in Parlamento, occorre che vi attivate affinché sia promulgata una legge che metta a disposizione delle amministrazioni comunali il fatto che quando una persona imbratta, e viene colta sul fatto, questa sia obbligata a pulire i muri sporcati, non dico galera o multe, ma che siano obbligati a lavorare per tot ore sui muri che hanno imbrattato. Questo sarebbe un vero disincentivo.
Sentire da alcuni associazioni dei proprietari , quando gli dai dei soldi, che chiedono le mie dimissioni e dire che io sono incompetente vorrei capire la loro competenza. Fino agli anni passati mi hanno chiesto soldi, bene, glieli ho dati. Gli ho anche detto che questo sarebbe stato un tentativo per due anni, di cui questo è il primo, ma se mi rimangono dei soldi significa che non volete soldi ma solo fare polemica con l’Amministrazione comunale. A quel punto il decoro urbano è superiore a qualsiasi altra cosa, ed è già possibile sanzionare chi non pulisce, perché il regolamento di Pulizia urbana sottolinea il fatto che il decoro urbano è compito del proprietario. Non ho detto che domani esco e punisco con multe tutti i proprietari che hanno i muri sporchi, ho semplicemente detto che mettiamo a dispozione 235.000 euro l’anno con cui si possono pulire, al massimo della richiesta, 1.600 palazzi in due anni, tra centro storico e periferia, aggiunti a quelli che fanno i volontari.
Non tutti i palazzi sono poi sporchi perché hanno delle tag, alcuni sono anni che non vengono puliti, qualcuno forse secoli. L’incentivo per mettere a posto la proprietà altrui che significato ha? Non ho detto che faccio le multe ma che se questi soldi rimangono all’Amministrazione comunale perché non vengono utilizzati allora non mi rimane altro. Mi auguro che i cittadini, al di là delle associazioni che fanno polemiche ma non mettono in campo quegli strumenti che mi avevano proposto, chiedano agli amministratori di aderire a questa convenzione con l’Amministrazione comunale. Lo chiedo direttamente ai cittadino proprietari di obbligare in assemblea l’amministratore di condominio ad aderire. Poi si tratta di prorogare il bando perché non c’è tempo per fare le assemblee? Non è un problema, i soldi ci sono e se la scadenza da febbraio arriva a giugno e poi parte quello nuovo io sono contento. Ma questa città la vogliamo pulita? O preferiamo fare polemiche? Se la vogliamo pulita dobbiamo pulirla, così come fanno i cittadini volontari che puliscono i palazzi altrui. Sono convinto che se questa città continua ad essere pulita e toglie le tag poi smetteranno di farle. La tag serve a marcare un territorio, se non rimane non c’è più interesse a farla, se si pulisce sai che l’indomani la tag non c’è più. Se ognuno fa un pezzo di strada poi la percorriamo tutti, non possiamo sempre aspettare che altri facciamo questa cosa, io come Amministrazione non lo posso fare, posso però dare incentivi. Quindi, cosa aspettiamo a rimboccarci le maniche e a cercare di mantenere puliti i muri? Viviamo tutti la città, il bello dovrebbe renderci orgogliosi e rendere bella la città deve essere l’obiettivo di tutti. Mi ha fatto piacere una mail che mi è arrivata questa mattina da un cittadino che dice che all’estero non ci sono mai state sollevazioni popolari per le ingiunzioni di pulizia da graffiti, a San Francisco il Comune se trova una casa imbrattata dà tempo al proprietario 30 giorni per pulirla, altrimenti provvede lui a farlo e mette i costi a carico del proprietario inadempiente più un’ammenda. Lo fanno perché vogliono avere una città pulita. Ora tutti sanno che si sono 235.000 euro messi a disposizione per pulire i muri di casa propria, mi auguro che i cittadini chiedano agli amministratori di aderire a questo protocollo”.
La domanda della consigliera Cocconcelli
"Premesso che TAG e graffiti non sono opere d'arte ma lesioni croniche all'estetica cittadina e tutt'altra cosa è l'arte di strada (Bansky, Keith Haring).
Graffitari e taggisti non sono comparabili ad un Raffaello o al Ghirlandaio, oltretutto eseguire un graffito è uno sfregio allo spirito culturale di ogni cittadino, sapendo che chi disegna un graffito sa di commettere un reato perseguito dall'art. 639 del Codice Penale, chiedo al Signor Sindaco e alla Giunta
- se non si ritenga inopportuno agire esclusivamente con un regime sanzionatorio, nei confronti dei cittadini/condomini che, oltretutto sono parte lesa, in questo contesto;
- quali politiche pongano in essere per contrastare e reprimere adeguatamente il fenomeno dei graffittari
- se è previsto anche un regime "auto-sanzionatorio" nei confronti degli edifici comunali,considerato che sono proprio tali muri ad essere ricoperti di reiterati "sfregi" e quindi, dovrebbero essere i primi edifici ad essere ripuliti".
La domanda del consigliere De Biase
"Premesso che da notizie stampa si è appreso che il Comune di Bologna intende prorogare la campagna del bando “muri puliti e protetti” e sanzionare i condomini che non ottemperano alla pulizia dei muri imbrattati; chiedo al Sindaco e alla Giunta se ciò corrisponde al vero e in che modo intende attuare le suddette attività".
La domanda della consigliera Borgonzoni
"La fase successiva potrebbe essere sanzionatoria." Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere una valutazione politico amministrativa in merito all'andamento del bando che scadrà il prossimo 28 febbraio ma anche in merito alle dichiarazioni rilasciate dall'Assessore Malagoli.
In particolare vorrei sapere se l'amministrazione procederà nei confronti dei proprietari immobiliari alle sanzioni come dichiarato su tutti i quotidiani e se quindi questa sarà la linea politica che la Giunta deciderà di perseguire. Se non crede che così si rischi di punire chi invece è vittima del danno e se non crede che vadano aumentati i controlli per sanzionare chi imbratta".
La domanda del consigliere Sassone
"In relazione alle dichiarazioni dell'Assessore Malagoli sul tema graffiti e sulla possibilità di multare i condomini, come riportato dagli organi d'informazione, chiedo al Signor Sindaco il proprio pensiero politico in merito a tale dichiarazione e se non ritenga sia più opportuno multare chi sporca e non chi subisce il danno.
La domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli di stampa apparsi sulle possibili sanzioni per i proprietari di immobili che non puliscono i muri dai graffiti. Visto che il bando “Muri puliti e protetti” messo a punto dal Comune contro il vandalismo grafico sembra non aver riscosso tanto successo. Pongo la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica – amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sul tema, per sapere se davvero l’Amministrazione ha intenzione di infierire ulteriormente sulle vittime del degrado urbano e non colpire in maniera più incisiva i reali colpevoli".
La risposta dell'assessore Malagoli
“Gentili Consiglieri,
In questi giorni ho letto molte interviste su questo tema, vedo che c’è una divisione anche nella società, c’è chi dice che è giusto che il proprietario si impegni a tenere puliti i propri muri, c’è chi dice che l’Amministrazione dovrebbe farlo perché si pagano le tasse. Ma rispetto alla proprietà privata è compito del proprietario mantenerla pulita, è sancito dalla proprietà del bene. Credo che sia dal ‘400 che Bologna ha un editto che impone ai proprietari dei portici di pulirli dagli escrementi dei cavalli, perché passavano di lì. E’ una questione di comune visione della cosa, poi ci sono le polemiche che mi lasciamo basito, questa è un’Amministrazione che negli anni passati ha provato a mettere in campo provvedimenti anche guardando ciò che facevano altre città: concedere incentivi per pulire, proprio come abbiamo fatto noi.
Io ho incontrato il 24 luglio scorso le associazioni dei proprietari e degli amministratori di condominio a cui, con largo anticipo, ho spiegato il progetto ed erano tutti d’accordo. Ho chiesto loro di cominciare a dire ai propri associati che il Comune avrebbe concesso la seguente possibilità: 235.000 euro l’anno per accedere a un contributo di 3.000, se tutti chiedessero questa cifra puliremmo 800 palazzi ogni anno. Noi i conti li abbiamo fatti per permettere ai chi intende pulire i muri di coprire l’80% del costo totale. Basta usare un protettivo: prima si pulisce il muro, poi si stende il protettivo e in caso di nuovo imbrattamento si pulisce semplicemente con l’acqua. Così facendo si arriva a disincentivare chi fa le tag perché poi non rimane.
Alcuni anni fa abbiamo cominciato con Hera, grazie alla disponibilità a pulire molte arterie di questa città, palazzi privati, abbiamo fatto le vie San Felice, San Vitale, Strada Maggiore per circa 10.000 metri quadri di muri privati. Cosa abbiamo chiesto loro? Noi li puliamo, voi manteneteli puliti. Alcune strade sono ancora pulite, siamo andati avanti mettendo in campo i volontari, persone dotate di un grandissimo senso civico che non si girano dall’altra parte dicendo ci deve pensare l’Amministrazione, ma si rimboccano le maniche. Li abbiamo formati e gli diamo il materiale per pulire, solo l’anno passato ho un elenco di 59 strade pulite di cui 19 a Porto-Saragozza, 17 in Santo Stefano, 17 al Navile, i ponti di San Donato e Stalingrado e 5 strade in zona piazza Verdi. Ringrazio queste persone per il senso civico che dimostrano. Se a questi aggiungiamo gli 800 immobili l’anno che potrebbero essere puliti attraverso il nostro incentivo, la città inizierebbe ad essere più pulita. Poi c’è la repressione, ma non è facile perché di notte abbiamo 7 pattuglie che devono controllare l’intera città e capite bene che non possiamo avere sotto tutti i portici di Bologna una pattuglia della municipale. Vi anticipo i dati del 2017: 5 persone denunciate (di cui 4 penalmente). Stante la legge però il fatto non costituisce reato. Sono andate tutte così quelli che abbiamo denunciato. Consiglieri, dal momento che molti di voi fate parte di partiti rappresentati in Parlamento, occorre che vi attivate affinché sia promulgata una legge che metta a disposizione delle amministrazioni comunali il fatto che quando una persona imbratta, e viene colta sul fatto, questa sia obbligata a pulire i muri sporcati, non dico galera o multe, ma che siano obbligati a lavorare per tot ore sui muri che hanno imbrattato. Questo sarebbe un vero disincentivo.
Sentire da alcuni associazioni dei proprietari , quando gli dai dei soldi, che chiedono le mie dimissioni e dire che io sono incompetente vorrei capire la loro competenza. Fino agli anni passati mi hanno chiesto soldi, bene, glieli ho dati. Gli ho anche detto che questo sarebbe stato un tentativo per due anni, di cui questo è il primo, ma se mi rimangono dei soldi significa che non volete soldi ma solo fare polemica con l’Amministrazione comunale. A quel punto il decoro urbano è superiore a qualsiasi altra cosa, ed è già possibile sanzionare chi non pulisce, perché il regolamento di Pulizia urbana sottolinea il fatto che il decoro urbano è compito del proprietario. Non ho detto che domani esco e punisco con multe tutti i proprietari che hanno i muri sporchi, ho semplicemente detto che mettiamo a dispozione 235.000 euro l’anno con cui si possono pulire, al massimo della richiesta, 1.600 palazzi in due anni, tra centro storico e periferia, aggiunti a quelli che fanno i volontari.
Non tutti i palazzi sono poi sporchi perché hanno delle tag, alcuni sono anni che non vengono puliti, qualcuno forse secoli. L’incentivo per mettere a posto la proprietà altrui che significato ha? Non ho detto che faccio le multe ma che se questi soldi rimangono all’Amministrazione comunale perché non vengono utilizzati allora non mi rimane altro. Mi auguro che i cittadini, al di là delle associazioni che fanno polemiche ma non mettono in campo quegli strumenti che mi avevano proposto, chiedano agli amministratori di aderire a questa convenzione con l’Amministrazione comunale. Lo chiedo direttamente ai cittadino proprietari di obbligare in assemblea l’amministratore di condominio ad aderire. Poi si tratta di prorogare il bando perché non c’è tempo per fare le assemblee? Non è un problema, i soldi ci sono e se la scadenza da febbraio arriva a giugno e poi parte quello nuovo io sono contento. Ma questa città la vogliamo pulita? O preferiamo fare polemiche? Se la vogliamo pulita dobbiamo pulirla, così come fanno i cittadini volontari che puliscono i palazzi altrui. Sono convinto che se questa città continua ad essere pulita e toglie le tag poi smetteranno di farle. La tag serve a marcare un territorio, se non rimane non c’è più interesse a farla, se si pulisce sai che l’indomani la tag non c’è più. Se ognuno fa un pezzo di strada poi la percorriamo tutti, non possiamo sempre aspettare che altri facciamo questa cosa, io come Amministrazione non lo posso fare, posso però dare incentivi. Quindi, cosa aspettiamo a rimboccarci le maniche e a cercare di mantenere puliti i muri? Viviamo tutti la città, il bello dovrebbe renderci orgogliosi e rendere bella la città deve essere l’obiettivo di tutti. Mi ha fatto piacere una mail che mi è arrivata questa mattina da un cittadino che dice che all’estero non ci sono mai state sollevazioni popolari per le ingiunzioni di pulizia da graffiti, a San Francisco il Comune se trova una casa imbrattata dà tempo al proprietario 30 giorni per pulirla, altrimenti provvede lui a farlo e mette i costi a carico del proprietario inadempiente più un’ammenda. Lo fanno perché vogliono avere una città pulita. Ora tutti sanno che si sono 235.000 euro messi a disposizione per pulire i muri di casa propria, mi auguro che i cittadini chiedano agli amministratori di aderire a questo protocollo”.