Question Time, chiarimenti sui fondi stanziati dalla Città metropolitana per la qualificazione delle scuole dell'infanzia
La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto questa mattina in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliere Simona Lembi (Partito Democratico) sui fondi stanziati dalla Città metropolitana per la qualificazione delle...
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La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto questa mattina in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliere Simona Lembi (Partito Democratico) sui fondi stanziati dalla Città metropolitana per la qualificazione delle scuole dell'infanzia.
La domanda della consigliera Lembi
"Visti recenti articoli di stampa invito cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico amministrativa circa i fondi stanziati dalla Città Metropolitana per la qualificazione ed il miglioramento delle scuole dell'infanzia per l'anno scolastico 2017/2018. Chiedo, in particolare, alla Giunta di conoscere come intenda utilizzare questi fondi e quali progetti finanziare".
La risposta della vicesindaco Pillati:
"Gentilissima Consigliera, in risposta alla sua domanda sui fondi destinati alle scuole d'infanzia, vorrei innanzitutto chiarire la loro natura e le finalità a cui sono destinati.
I fondi in questione sono erogati dalla Città metropolitana, sulla base della legge regionale sul diritto allo studio, la 26 del 2001, e della conseguente delibera di programmazione triennale della Giunta regionale che stabilisce gli importi disponibili e gli indirizzi di destinazione, in coerenza con le finalità della legge stessa. A partire dall'atto della Regione, la Città metropolitana - così come tutte le Province della nostra Regione - provvede a erogare le risorse ai soggetti destinatari, previa pubblicazione di un avviso pubblico che definisce i termini e le modalità di presentazione delle richieste corredate dai progetti di cui si richiede il finanziamento.
La legge regionale sul diritto allo studio prevede anche altri stanziamenti destinati a diversi filoni di intervento, gestiti sempre dalla Città metropolitana e dalle Province con altri avvisi pubblici e specifiche modalità di erogazione. Ritornando ai fondi oggetto della sua domanda, si tratta di quella parte dei fondi previsti per la fascia di età 3-5 anni, relativa a progetti di miglioramento e di qualificazione rivolti a tutte le scuole afferenti al sistema nazionale di istruzione. Si tratta di uno stanziamento consolidato da molti anni, anche se l'importo complessivo per le scuole dell'area metropolitana è superiore a quanto è stato erogato negli anni scorsi, questo è sicuramente un elemento molto positivo.
La ripartizione dell'importo complessivo, che corrisponde a circa 1 milione di euro a livello metropolitano, su 3 diverse destinazioni è esplicitata nell'Atto del Sindaco metropolitano, in conformità con gli indirizzi e le proporzioni indicate nei criteri regionali. In particolare sono destinati: 395.000 euro ai progetti di qualificazione scolastica; 633.000 euro ai progetti di miglioramento; 84.000 euro ai progetti di sostegno a figure di coordinamento pedagogico.
Sulla base di queste destinazioni, il Comune di Bologna formula le proprie richieste da anni - sulla base di un bando che la Città metropolitana emana entro il mese di aprile - in rete con gli Istituti Comprensivi statali a livello cittadino per il finanziare in quota parte 3 importanti progetti di qualificazione che riguardano tutte le scuole d'infanzia comunali e statali della città.
Il primo è il progetto Logos, per prevenire i disturbi del linguaggio e per il potenziamento delle competenze linguistico e comunicative per i bambini di 5 anni, che viene sviluppato in 63 scuole comunali e 27 scuole statali, prevedendo percorsi di attività di 20 ore all'anno per ciascuna scuola aderente, con l'intervento di un esperto esterno in collaborazione con gli insegnanti di sezione. Un progetto molto apprezzato, sviluppato in collaborazione con l'Università di Bologna.
Il secondo è il progetto Agio per la prevenzione del disagio attraverso l'attivazione di percorsi di attività psicomotoria per i bambini di 4 anni e si sviluppa sempre nelle 63 scuole comunali e 27 scuole statali, prevedendo un percorso di attività psicomotoria di 35-40 ore in corso d'anno in ogni scuola aderente, con l'intervento di un esperto esterno, in collaborazione con gli insegnanti di sezione.
Il terzo è relativo all'attivazione del servizio di Coordinamento pedagogico nelle scuole d'infanzia statali, che riguarda le 27 scuole statali cittadine, per un totale di 80 sezioni, e un intervento garantito di 60 ore l'anno per ciascuna scuola aderente. Una esperienza unica nel suo genere su scala regionale e nazionale, che precorre in modo originale le indicazioni contenute a proposito di coordinamento pedagogico nelle scuole d'infanzia statali nel decreto legislativo 65 del 2017. L'importo consolidato negli anni proveniente da questo filone di finanziamenti relativi alla legge sul diritto allo studio è stato pari a circa 90.000 euro, ma per l'anno scolastico 2018/2019 prevediamo un importo che potrà aggirarsi intorno a 130.000 euro. Sicuramente una cosa positiva. Le risorse che noi riceviamo da questo tipo di finanziamento, coprono solo parte il costo di questi progetti. Il Comune di Bologna, infatti, mette a disposizione con il proprio bilancio altrettante risorse, circa 100.000 euro, per garantire tutti gli interventi necessari per coprire tutte le scuole statali e comunali. Questo perché per noi, e non da oggi, la qualità della scuola deve appartenere al sistema e non soltanto alle scuole gestite direttamente dal Comune. Ci siamo spesi e continueremo a farlo proprio perché alcuni elementi di qualità possano contraddistinguere oltre che le scuole comunali anche le altre scuole d'infanzia pubbliche".
La domanda della consigliera Lembi
"Visti recenti articoli di stampa invito cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico amministrativa circa i fondi stanziati dalla Città Metropolitana per la qualificazione ed il miglioramento delle scuole dell'infanzia per l'anno scolastico 2017/2018. Chiedo, in particolare, alla Giunta di conoscere come intenda utilizzare questi fondi e quali progetti finanziare".
La risposta della vicesindaco Pillati:
"Gentilissima Consigliera, in risposta alla sua domanda sui fondi destinati alle scuole d'infanzia, vorrei innanzitutto chiarire la loro natura e le finalità a cui sono destinati.
I fondi in questione sono erogati dalla Città metropolitana, sulla base della legge regionale sul diritto allo studio, la 26 del 2001, e della conseguente delibera di programmazione triennale della Giunta regionale che stabilisce gli importi disponibili e gli indirizzi di destinazione, in coerenza con le finalità della legge stessa. A partire dall'atto della Regione, la Città metropolitana - così come tutte le Province della nostra Regione - provvede a erogare le risorse ai soggetti destinatari, previa pubblicazione di un avviso pubblico che definisce i termini e le modalità di presentazione delle richieste corredate dai progetti di cui si richiede il finanziamento.
La legge regionale sul diritto allo studio prevede anche altri stanziamenti destinati a diversi filoni di intervento, gestiti sempre dalla Città metropolitana e dalle Province con altri avvisi pubblici e specifiche modalità di erogazione. Ritornando ai fondi oggetto della sua domanda, si tratta di quella parte dei fondi previsti per la fascia di età 3-5 anni, relativa a progetti di miglioramento e di qualificazione rivolti a tutte le scuole afferenti al sistema nazionale di istruzione. Si tratta di uno stanziamento consolidato da molti anni, anche se l'importo complessivo per le scuole dell'area metropolitana è superiore a quanto è stato erogato negli anni scorsi, questo è sicuramente un elemento molto positivo.
La ripartizione dell'importo complessivo, che corrisponde a circa 1 milione di euro a livello metropolitano, su 3 diverse destinazioni è esplicitata nell'Atto del Sindaco metropolitano, in conformità con gli indirizzi e le proporzioni indicate nei criteri regionali. In particolare sono destinati: 395.000 euro ai progetti di qualificazione scolastica; 633.000 euro ai progetti di miglioramento; 84.000 euro ai progetti di sostegno a figure di coordinamento pedagogico.
Sulla base di queste destinazioni, il Comune di Bologna formula le proprie richieste da anni - sulla base di un bando che la Città metropolitana emana entro il mese di aprile - in rete con gli Istituti Comprensivi statali a livello cittadino per il finanziare in quota parte 3 importanti progetti di qualificazione che riguardano tutte le scuole d'infanzia comunali e statali della città.
Il primo è il progetto Logos, per prevenire i disturbi del linguaggio e per il potenziamento delle competenze linguistico e comunicative per i bambini di 5 anni, che viene sviluppato in 63 scuole comunali e 27 scuole statali, prevedendo percorsi di attività di 20 ore all'anno per ciascuna scuola aderente, con l'intervento di un esperto esterno in collaborazione con gli insegnanti di sezione. Un progetto molto apprezzato, sviluppato in collaborazione con l'Università di Bologna.
Il secondo è il progetto Agio per la prevenzione del disagio attraverso l'attivazione di percorsi di attività psicomotoria per i bambini di 4 anni e si sviluppa sempre nelle 63 scuole comunali e 27 scuole statali, prevedendo un percorso di attività psicomotoria di 35-40 ore in corso d'anno in ogni scuola aderente, con l'intervento di un esperto esterno, in collaborazione con gli insegnanti di sezione.
Il terzo è relativo all'attivazione del servizio di Coordinamento pedagogico nelle scuole d'infanzia statali, che riguarda le 27 scuole statali cittadine, per un totale di 80 sezioni, e un intervento garantito di 60 ore l'anno per ciascuna scuola aderente. Una esperienza unica nel suo genere su scala regionale e nazionale, che precorre in modo originale le indicazioni contenute a proposito di coordinamento pedagogico nelle scuole d'infanzia statali nel decreto legislativo 65 del 2017. L'importo consolidato negli anni proveniente da questo filone di finanziamenti relativi alla legge sul diritto allo studio è stato pari a circa 90.000 euro, ma per l'anno scolastico 2018/2019 prevediamo un importo che potrà aggirarsi intorno a 130.000 euro. Sicuramente una cosa positiva. Le risorse che noi riceviamo da questo tipo di finanziamento, coprono solo parte il costo di questi progetti. Il Comune di Bologna, infatti, mette a disposizione con il proprio bilancio altrettante risorse, circa 100.000 euro, per garantire tutti gli interventi necessari per coprire tutte le scuole statali e comunali. Questo perché per noi, e non da oggi, la qualità della scuola deve appartenere al sistema e non soltanto alle scuole gestite direttamente dal Comune. Ci siamo spesi e continueremo a farlo proprio perché alcuni elementi di qualità possano contraddistinguere oltre che le scuole comunali anche le altre scuole d'infanzia pubbliche".