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Question Time, chiarimenti sui fondi destinati al Teatro comunale

L'assessore alla Cultura e Promozione della Città Matteo Lepore, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Gabriella Montera (Partito democratico) sui fondi destinati al Teatro comu...

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L'assessore alla Cultura e Promozione della Città Matteo Lepore, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Gabriella Montera (Partito democratico) sui fondi destinati al Teatro comunale.

La domanda d'attualità della consigliera Montera
"In relazione agli articoli di stampa di questi ultimi giorni sui tagli di ben 900 milioni di euro di finanziamenti ministeriali per le attività 2018 della Fondazione Teatro Comunale, chiedo al Sindaco e alla Giunta quali iniziative intende intraprendere per non compromettere la qualità delle produzioni e l'impegno della Fondazione per chiudere positivamente il bilancio e preservare il lavoro dell'orchestra e delle maestranze".

La risposta dell'assessore Lepore
"Vorrei provare a dire una cosa un po' fuori dagli schemi, nel senso che per l'operazione importante che abbiamo fatto in questi anni di risanamento del Teatro comunale, abbiamo fatto un'operazione aziendale di recupero con un sacrificio importante da parte delle maestranze, dei lavoratori, di coinvolgimento dei sindacati, e abbiamo fatto qualcosa perché valesse la pena, lo abbiamo fatto per avere un teatro che andasse avanti con le proprie gambe, ne abbiamo parlato molto anche in quest'aula. Credo che oggi il Teatro comunale abbia un fisico e una prospettiva tale da potere sopportare e trovare una soluzione in modo autonomo e giusto a fronte di un evento come questo, senza che necessariamente l'Amministrazione comunale di nuovo rimetta risorse. Perché dico questo? E' un fatto positivo, perché la dirigenza del Teatro comunale, il CdA, hanno la forza per trovare, proprio perché stanno lavorando bene e perché c'è un ritorno d'interesse sul Teatro, per poter affrontare problematiche di questo tipo. Lo dico perché va dato un messaggio di fiducia verso la Fondazione, perché non è più un ente che va in giro a chiedere l'elemosina o risoluzione di debiti, è un ente che ha un piano industriale di sviluppo, che va all'estero, che sta producendo, che ha un aumento di pubblico importante, una proposta di qualità e che quindi merita di essere premiato per quello che sta facendo, questa è la nuova ottica da cui dobbiamo vedere il Teatro comunale e quindi questo taglio che il Governo ha messo in campo, credo che vada valutato proprio in questa ottica, è sbagliato che il Teatro comunale oggi riceva un taglio così ingente, è sbagliato non perché il Teatro non sia stato in grado, ma è sbagliato perché il Ministero sta sbagliando. A me non interessa dare la colpa a un ministro che si chiama Bianco o Nero, mi interessa però che le politiche nazionali sulla cultura, siano politiche che vadano nella direzione di far crescere la cultura sul territorio e di riformare realmente le fondazioni lirico-sinfoniche, il Fus, così per come è pensato, non va in questa direzione, e non è possibile che al termine di un anno, ci sia un taglio di diverse centinaia di migliaia di euro, non sarebbe sostenibile per nessuna azienda. Non è giusto, non è giusto per come lavora il Governo, non è giusto per come va avanti la politica sullo spettacolo, chi può pensare di fare la programmazione di un bilancio e alla fine di un anno vedersi tagliati 800-900, nel caso del Teatro di Torino un milione e mezzo, così si ammazzano le aziende. Noi abbiamo il fisico per risolvere questo problema, ma chiediamo al Governo di cambiare le proprie politiche, chiediamo al Governo di rivedere questa scelta, chiediamo al Governo di fare finalmente una riforma come si deve sullo spettacolo e sulle fondazioni lirico-sinfoniche, di accompagnarle affinché siano delle aziende che funzionino, anche per questo abbiamo chiesto un incontro al Ministro e alla sottosegretaria Borgonzoni. Ricordo che faremo, in modo collaborativo, noi proporremo al Governo di fare delle cose, di farle insieme, non perché mendichiamo soldi, ma perché, siccome in questi anni la città ha fatto un forte sacrificio per sostenere il Teatro comunale e adesso andiamo all'estero e abbiamo una capacità produttiva importante, meritiamo rispetto. Io non ho motivi di preoccupazione rispetto alla condizione del Teatro comunale ma questa cosa non deve significare che quindi vanno bene dei tagli, non è questo, se noi siamo in un Paese, questo Paese merita delle politiche culturali migliori, delle politiche di sostegno allo spettacolo, non l'improvvisazione. Quindi noi nell'incontro che avremo con il Ministro, offriamo collaborazione ma chiediamo un riconoscimento per quello che è stato fatto in questi anni. Questo diremo anche alle imprese che sostengono il Teatro, lo diremo a quelle che andremo ad incontrare "non investite sul Teatro perché abbiamo bisogno di soldi perché siamo messi male", non è così, c'è un grande progetto culturale della città dal punto di vista culturale e insieme dobbiamo fare una scommessa insieme. Deve cambiare l'ottica, deve cambiare la prospettiva: questo è quello che vogliamo fare e credo che sia anche merito di quello che abbiamo fatto insieme all'interno di questo Consiglio comunale, quindi credo che insieme al sovrintendente Macciardi, in settimana diremo come vogliamo affrontare operativamente il taglio che è stato fatto, e lo vorremmo fare insieme, in modo concordato, con la Regione e con il Governo, perché, magari, il Governo, a livello nazionale, nei prossimi mesi potrebbe anche ripensare questi tagli, potrebbe farlo e noi saremmo contenti e non accusiamo il Governo oggi semplicemente perché è cambiata la bandiera di chi governa perché c'è bisogno di una riforma vera, il ministro l'ha annunciata, e spero che questa riforma premi un caso come il nostro che, nei prossimi mesi, con le proprie gambe, vuole andare avanti".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
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