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Question time, chiarimenti su un'operazione di estumulazione alla Certosa

L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) su un'operazione di estumulazione alla Certosa. La risposta è stata letta in aula dalla vicesindaco Marilena P...

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L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) su un'operazione di estumulazione alla Certosa. La risposta è stata letta in aula dalla vicesindaco Marilena Pillati.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa in merito al fatto che alla Certosa, le ossa dei parenti defunti di una famiglia sono state perse e mischiate durante un’estumulazione. Visto che Bologna Servizi Cimiteriali e Comune di Bologna sono stati condannati ad un maxi risarcimento a favore dei familiari, si pone la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica - amministrativa sul tema, nonché se ritiene che una corretta gestione da parte di Servizi Cimiteriali e adeguati controlli da parte del Comune, avrebbero evitato questo grave errore. Si chiede inoltre quali azioni intende mettere in campo per evitare che errori di questo genere possano riaccadere".

Risposta dell'assessore Barigazzi letta dalla vicesindaco Pillati
"In merito alla domanda della Consigliera Palumbo, il Presidente di Bologna Servizi Cimiteriali Srl, Ing Simone Spataro, ci comunica che, e cito testualmente:
Solo in questo caso vi sono stati rilievi e contestazioni, sfociati nella causa alla quale é stato dato risalto nell’articolo in questione.
La Società, pur rispettando doverosamente la sentenza emessa, si riserva di interporre appello, confermando la correttezza dell’operato del proprio personale.
Pare importante evidenziare, altresì, che le richieste avanzate dagli attori relative all’accertamento del presunto cattivo stato manutentivo dei cimiteri bolognesi, sono state poi immediatamente abbandonate dagli stessi, in quanto ritenute del tutto infondate in sede di accertamento tecnico preventivo.
Da ultimo, si segnala come i resti che si sostiene siano stati smarriti si riferiscono esclusivamente a due neonati prematuramente deceduti dopo qualche giorno, sepolti nel 1860>.
Per quanto riguarda le azioni per evitare problematiche di questo genere, si segnala che la società ha disposto, da diverso tempo, una procedura ove nel caso di eventuali difficoltà inerenti alla identificazione dei resti nella tomba, gli operatori sono obbligati ad interrompere le attività; con la conseguente segnalazione alla famiglia, che sceglierà di autorizzare la raccolta dei resti a cura del personale ovvero affidarsi alla consulenza di un medico legale per una più certa attribuzione delle identità.
Inoltre, al fine di documentare la corretta esecuzione dei lavori, dagli inizi del 2015 la Società effettua una ricognizione fotografica completa di tutte le operazioni in tomba di famiglia, che verrà sostituita presto da filmati video".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
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