Question Time, chiarimenti in merito alla riorganizzazione dei Centri Anni Verdi
La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Marco Piazza (Movimento 5 stelle) in merito alla riorganizzazione dei Centri Anni Verdi.La domanda del consigliere Piazza:"Visti gli artic...
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La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Marco Piazza (Movimento 5 stelle) in merito alla riorganizzazione dei Centri Anni Verdi.
La domanda del consigliere Piazza:
"Visti gli articoli di stampa in merito alla riorganizzazione dei Centri Anni Verdi;
Premesso che
-Il Comune tramite IES vuole riprogettare i CAV, centri anni verdi che oggi offrono spazi, supporto educativo, attività ricreative e formative a circa 150 ragazzi tra 11 e 14 anni, in orario extrascolastico;
- tra i punti del potenziamento: posticipare l'orario di chiusura dalle 18.30 alle 20, aprire nei fine settimana e elevare l'età di accesso a 16 anni, potenziare l'equipe educativa e ampliare gli spazi
- per questo progetto il comune metterà a disposizione 1,6 Milioni di euro
Ritenuto che il potenziamento dei CAV sia un'azione opportuna e utile per il territorio
Valutata la complessità dell'operazione nell'ampliare la fascia di utenza (11-16) che comporterà la presenza di ragazzi con esigenze molto diverse tra loro
Preso atto che nel nuovo assetto potenziato si esternalizzerà la gestione di 5 dei 7 CAV, lasciandone solo 2 in gestione diretta e che dai media si apprende che la notizia dell’aumento delle risorse per i servizi in appalto alle cooperative solleva i dubbi e le critiche dei sindacati secondo i quali il rischio è di rendere “stabile e strutturale l’esternalizzazione della maggior parte dei Centri Anni Verdi”.
si chiede:
Una valutazione politica delle perplessità espresse dai sindacati".
La risposta della vicesindaco Marilena Pillati:
"Gentile Consigliere Piazza, la riprogettazione dei Centri Anni Verdi si colloca nell'ambito di un importante investimento che l'Amministrazione ha deciso di mettere in campo in questo secondo mandato a favore dell'adolescenza, come abbiamo spiegato in varie occasioni, anche nel corso di una conferenza del 2 luglio scorso a cui l'articolo di stampa che lei cita fa riferimento. Il nuovo progetto educativo dei CAV proposto dall'Istituzione Educazione e Scuola a 10 anni dall'ultima riprogettazione del servizio, si colloca all'interno di questa cornice ed è uno dei tasselli del piano adolescenza su cui stiamo investendo.
Ci tengo però a precisare che questa riprogettazione non significa superare il modello precedente, ma di ampliarlo e svilupparlo a partire proprio da un'esperienza preziosa e riconosciuta da molti e investendo risorse per farlo. Qualche mese fa con una variazione di bilancio di oltre 1,6 milioni di euro, abbiamo messo a disposizione dell'Istituzione, come lei ha ricordato, le risorse per dare gambe a questo nuovo progetto, un progetto che punta a sviluppare in modo più coordinato e mirato gli interventi di promozione del benessere e prevenzione dei rischi in adolescenza. Conseguentemente e coerentemente con il nuovo progetto è necessario adattare l'organizzazione e le risorse qualitative e quantitative necessarie per lo svolgimento delle attività richieste, compreso l'ampliamento della fascia di età, e per fare in modo che attorno al nucleo centrale delle attività più tradizionali dei CAV possano essere sviluppate anche attività nuove, ad esempio quelle con utenza libera e anche in orari diversi da quelli più tradizionali. Lo sviluppo del progetto ha necessariamente tenuto conto anche del fatto che, come ho ripetuto più volte anche in questa sede, il personale attualmente impiegato nei CAV ha espresso l'interesse a vedere riconosciuta la propria professionalità in ruoli e posizioni diverse, sebbene sempre nel settore educativo. Un interesse che è possibile soddisfare tenendo conto che l'investimento sul piano adolescenza certamente richiede personale con quel profilo e quella esperienza anche in altre posizioni, come indicato nel recente piano assunzioni che prevede 11 nuovi educatori, 5 in più rispetto al precedente piano triennale di cui altre volte abbiamo parlato. Anche per questo si è presa la decisione di affidare ad altri soggetti attraverso una gara la realizzazione di una parte del nuovo progetto dei CAV, mantenendo però saldamente in capo all'Istituzione il presidio e il coordinamento del progetto complessivo, compresa l'implementazione di alcune funzioni di raccordo dei CAV con il territorio e con le scuole e rispondere a quell'esigenza oggi imprescindibile di fare sempre più sistema fra servizi, ovviamente in relazione con la scuola e le famiglie. Come già è stato detto si tratta di una progettualità educativa complessa, che deve prendersi il tempo necessario per essere sperimentata, monitorata e valutata. In un progetto così complesso che sta investendo sui CAV e sulla professionalità del personale che vi lavora già e di quello che sarà assunto, che sicuramente anche le organizzazioni sindacali potranno apprezzare, mi pare riduttivo puntare sempre l'attenzione sull'aspetto, che peraltro, come ho già detto, è necessitato, di coinvolgimento di un partner esterno nella gestione di alcune attività del progetto. Io credo che questo non renda sufficientemente merito delle qualità che si vogliono all'interno di questo progetto".
La domanda del consigliere Piazza:
"Visti gli articoli di stampa in merito alla riorganizzazione dei Centri Anni Verdi;
Premesso che
-Il Comune tramite IES vuole riprogettare i CAV, centri anni verdi che oggi offrono spazi, supporto educativo, attività ricreative e formative a circa 150 ragazzi tra 11 e 14 anni, in orario extrascolastico;
- tra i punti del potenziamento: posticipare l'orario di chiusura dalle 18.30 alle 20, aprire nei fine settimana e elevare l'età di accesso a 16 anni, potenziare l'equipe educativa e ampliare gli spazi
- per questo progetto il comune metterà a disposizione 1,6 Milioni di euro
Ritenuto che il potenziamento dei CAV sia un'azione opportuna e utile per il territorio
Valutata la complessità dell'operazione nell'ampliare la fascia di utenza (11-16) che comporterà la presenza di ragazzi con esigenze molto diverse tra loro
Preso atto che nel nuovo assetto potenziato si esternalizzerà la gestione di 5 dei 7 CAV, lasciandone solo 2 in gestione diretta e che dai media si apprende che la notizia dell’aumento delle risorse per i servizi in appalto alle cooperative solleva i dubbi e le critiche dei sindacati secondo i quali il rischio è di rendere “stabile e strutturale l’esternalizzazione della maggior parte dei Centri Anni Verdi”.
si chiede:
Una valutazione politica delle perplessità espresse dai sindacati".
La risposta della vicesindaco Marilena Pillati:
"Gentile Consigliere Piazza, la riprogettazione dei Centri Anni Verdi si colloca nell'ambito di un importante investimento che l'Amministrazione ha deciso di mettere in campo in questo secondo mandato a favore dell'adolescenza, come abbiamo spiegato in varie occasioni, anche nel corso di una conferenza del 2 luglio scorso a cui l'articolo di stampa che lei cita fa riferimento. Il nuovo progetto educativo dei CAV proposto dall'Istituzione Educazione e Scuola a 10 anni dall'ultima riprogettazione del servizio, si colloca all'interno di questa cornice ed è uno dei tasselli del piano adolescenza su cui stiamo investendo.
Ci tengo però a precisare che questa riprogettazione non significa superare il modello precedente, ma di ampliarlo e svilupparlo a partire proprio da un'esperienza preziosa e riconosciuta da molti e investendo risorse per farlo. Qualche mese fa con una variazione di bilancio di oltre 1,6 milioni di euro, abbiamo messo a disposizione dell'Istituzione, come lei ha ricordato, le risorse per dare gambe a questo nuovo progetto, un progetto che punta a sviluppare in modo più coordinato e mirato gli interventi di promozione del benessere e prevenzione dei rischi in adolescenza. Conseguentemente e coerentemente con il nuovo progetto è necessario adattare l'organizzazione e le risorse qualitative e quantitative necessarie per lo svolgimento delle attività richieste, compreso l'ampliamento della fascia di età, e per fare in modo che attorno al nucleo centrale delle attività più tradizionali dei CAV possano essere sviluppate anche attività nuove, ad esempio quelle con utenza libera e anche in orari diversi da quelli più tradizionali. Lo sviluppo del progetto ha necessariamente tenuto conto anche del fatto che, come ho ripetuto più volte anche in questa sede, il personale attualmente impiegato nei CAV ha espresso l'interesse a vedere riconosciuta la propria professionalità in ruoli e posizioni diverse, sebbene sempre nel settore educativo. Un interesse che è possibile soddisfare tenendo conto che l'investimento sul piano adolescenza certamente richiede personale con quel profilo e quella esperienza anche in altre posizioni, come indicato nel recente piano assunzioni che prevede 11 nuovi educatori, 5 in più rispetto al precedente piano triennale di cui altre volte abbiamo parlato. Anche per questo si è presa la decisione di affidare ad altri soggetti attraverso una gara la realizzazione di una parte del nuovo progetto dei CAV, mantenendo però saldamente in capo all'Istituzione il presidio e il coordinamento del progetto complessivo, compresa l'implementazione di alcune funzioni di raccordo dei CAV con il territorio e con le scuole e rispondere a quell'esigenza oggi imprescindibile di fare sempre più sistema fra servizi, ovviamente in relazione con la scuola e le famiglie. Come già è stato detto si tratta di una progettualità educativa complessa, che deve prendersi il tempo necessario per essere sperimentata, monitorata e valutata. In un progetto così complesso che sta investendo sui CAV e sulla professionalità del personale che vi lavora già e di quello che sarà assunto, che sicuramente anche le organizzazioni sindacali potranno apprezzare, mi pare riduttivo puntare sempre l'attenzione sull'aspetto, che peraltro, come ho già detto, è necessitato, di coinvolgimento di un partner esterno nella gestione di alcune attività del progetto. Io credo che questo non renda sufficientemente merito delle qualità che si vogliono all'interno di questo progetto".