Question time, chiarimenti in merito al servizio di bike sharing "Mobike"
L'assessore alla Mobilità, Irene Priolo ha risposto oggi in sede di Question Time alle domande dei consiglieri comunali Vinicio Zanetti (PD) Nicola De Filippo (PD), Elena Foresti (Movimento 5 stelle), Addolorata Palumbo ( Gruppo Misto) in meri...
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L'assessore alla Mobilità, Irene Priolo ha risposto oggi in sede di Question Time alle domande dei consiglieri comunali Vinicio Zanetti (PD) Nicola De Filippo (PD), Elena Foresti (Movimento 5 stelle), Addolorata Palumbo ( Gruppo Misto) in merito al servizio di bike sharing "Mobike".
La domanda del consigliere Vinicio Zanetti:
"visti gli articoli comparsi sulla stampa in merito alla qualità servizio di bike sharing recentemente avviato, al comportamento degli utenti, all'impatto che il servizio sta avendo sulla città,
domanda al Sindaco e alla Giunta:
- un giudizio complessivo sul servizio e sull'impatto che sta avendo sulla città;
- quali sono le problematiche e disservizi riscontrati, i feedback eventualmente ricevuti da parte dei cittadini e i dati di utilizzo delle prime settimane, e come la Giunta intende utilizzare queste informazioni per apportare eventuali modifiche e miglioramenti al servizio;
- quali sono i prossimi step di completamento del servizio già previsti e programmati dalla Giunta".
La domanda del consigliere Nicola De Filippo:
"Visto l’articolo di stampa allegato in merito al servizio di bike sharing recentemente avviato,domanda al Sindaco e alla Giunta:
- come valuta l’assenza di postazioni “Mobike hub” nell’intera zona di Borgo Panigale;
- se con il graduale aumento di bici previsto nel corso del 2018 sono previsti anche nuovi “Mobike hub” fino alla zona di Borgo Panigale;
- diversamente, se è intenzione della Giunta porre rimedio a questo disservizio e come".
La domanda della consigliera Elena Foresti:
"Premesso che Mobike, la piattaforma di bike-sharing più grande e tecnologicamente più avanzata al mondo, è sbarcata a Bologna.
Con questa scelta innovativa Bologna dimostra di essere una città smart, Il bike-sharing a flusso libero rappresenta la soluzione ideale per i percorsi brevi dando grande impulso alla cosiddetta “intermodalità” potenziando il numero di biciclette in condivisione a disposizione dei cittadini, offre al pubblico un servizio facile e veloce, basato su una semplicità di utilizzo orientato alle esigenze della comunità.
Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al successo che il servizio Bike-sharing sta riscuotendo in città;
visto il servizio andato in onda su questo tema su Etv’ in data 29 giugno scorso ha evidenziato che spesso le bike vengono lasciate sui marciapiedi;
visto che l’Amministrazione comunale ha predisposto una serie di spazi riservati alla sosta del bike sharing, i Mobike Hub ;
Pone la seguente domanda di attualità
per avere una valutazione politica sulla notizia.
per sapere dall’Amministrazione se è a conoscenza del fatto che le bike-sharing vengono lasciate, oltre che negli appositi spazi, anche sui marciapiedi impedendo in tal modo il passaggio ai pedoni ed in particolar modo alle persone con disabilità e ai genitori che portano i bimbi nei passeggini.
per sapere, alla luce del fatto che questo servizio è innovativo per la mobilità sostenibile, cosa pensa di fare per ovviare a questi inconvenienti".
La domanda della consigliera comunale Addolorata Palumbo:
"Vista la lettera pubblicata sulla stampa in merito al fatto che il nuovo servizio di bike sharing copre quasi tutto il territorio cittadino tranne il quartiere Borgo Panigale dove si dovrebbero pagare7 euro “per il costo di recupero del mezzo”;
visto che la mobilità sostenibile viene decantata dall’Amministrazione come una priorità da perseguire.
Pone la seguente domanda di attualità:
per avere dall’Amministrazione una valutazione politica sul tema;
per sapere dall’Amministrazione se quanto appreso dalla stampa corrisponde al vero;
in caso affermativo chiede il motivo che ha escluso il quartiere Borgo Panigale da questo servizio".
La risposta dell'assessore Priolo:
"Ringrazio tutti per queste domande di attualità che ci consentono di dare ulteriori spiegazioni, anche se con il presidente di commissione Zanetti stiamo pensando a una commissione specifica nella quale fare un punto ancora più dettagliato su questo servizio, che è programmata per la fine di luglio. Vi do alcuni dati, ha ragione il consigliere Zanetti, è un po' il fenomeno del momento, lo è talmente tanto perché in questa fase di avvio le bici prese a noleggio hanno già percorso 80.000 chilometri. Sono numeri altissimi e i noleggi che sono stati fatti dimostrano rispetto ad altre città dove il progetto è partito, città molte importanti, un dato che è superiore del 20% a Milano e del 28% a Firenze. Quindi sta avendo un riscontro molto positivo, a testimonianza di due aspetti: evidentemente il progetto è stato studiato in maniera adeguata e appropriata e la città, anche per le politiche che sono state fatte nel corso del tempo, a partire soprattutto dal mandato precedente, era pronta e sensibile. Questo va sottolineato perché le cose non accadono all'improvviso e quindi la città evidentemente era matura.
Voglio darvi altri dati perché i dati testimoniano che nelle prime due settimane abbiamo avuto 38.500 spostamenti, quindi numeri veramente impressionati, con 9.800 utenti unici. Ricordiamo che le bici sono partite da zero fino ad arrivare a 1.000 ed abbiamo avuto quasi 10.000 utenti di biciclette. La bici più usata da sola ha già fatto 105 spostamenti. Il 5 luglio ha visto un picco di 6.200 utilizzi. Sono numeri impressionati, e che raccontano di come la mobilità sostenibile sicuramente attraverso anche questo progetto non potrà che incrementarsi. Sarà interessante analizzare i dati, li avremo pronti per la commissione, soprattutto i flussi di spostamento. Quindi porteremo in commissione anche le mappe di spostamento perché ogni bicicletta è dotata di gps e ci racconta come nella città si spostano tutte queste persone e quindi ci consentirà di fare ulteriori valutazioni sul miglioramento del servizio. Come avete detto voi, il servizio è stato pensato in un'area operativa di 3 chilometri, perché è stato fatto uno studio della città e quello poteva essere il potenziale rispetto a una domanda maggiore dei cittadini e alle zone di residenza. Per venire anche a quello che diceva De Filippo, Borgo Panigale, ovviamente non è stata esclusa per via del confine del Reno, ma perché il margine operativo non riconsegnava, nella fase progettuale ovviamente, un flusso e una domanda che poteva essere all'altezza della risposta progettuale. In questo momento stiamo guardando come si spostano le bici e dove sono i picchi maggiori di spostamenti nei quartieri per fare delle valutazioni successive, ovvero per valutare se ci sono delle zone perimetrali esterne ai tre chilometri che possono diventare zone di collocazione di una postazione, ma bisognerà farlo in base ai flussi di domanda. Nel frattempo un correttivo che stiamo già pensando di apportare in questo caso, perché è vero che c'è un costo aggiuntivo di 7 euro, è quello che consente eventualmente a chi utilizza quella bicicletta che si è spostata fuori dall'area operativa, ma viene riconsegnata all'interno dell'area operativa nelle 24 ore, di vedere riaccreditati i 7 euro. Anche questo è un meccanismo incentivante per fare in modo che si possa comunque consentire di portare la bici fuori dal perimetro operativo, ma di riportarla comunque senza questo costo aggiuntivo. Questa è una cosa che stiamo già studiando per metterla in campo velocemente.
In questa fase di avvio le postazioni devono essere ancora completate. Entro il periodo estivo ci eravamo proposti di perfezionare le prime 90 postazioni, per poi arrivare alle 200 fisse. Ora, siccome ancora non è finita la tracciatura delle piazzole e neanche l'individuazione delle stesse con paline e bluetooth, in questo momento la tariffa è libera per tutti e non prevede ancora il meccanismo di premio per chi la riconsegna nella piazzola. Quindi è evidente che ancora quell'incentivo positivo che consente al cittadino magari di non lasciarla fuori piazzola, ma di ricollocrla in piazzola non è partito. Dunque automaticamente sia che uno lasci la bici fuori dalla piazzola o dentro si paga la stessa cifra come costo di avvio in questa fase. Appena il sistema bluetooth sarà completato perché collocato in tutte le postazioni è ovvio che il cittadino in quel momento automaticamente sarà incentivato a riportarla nelle proprie postazioni e non a lasciarla eventualmente a margine perché spenderà di più.
Questo per evitare il fenomeno che in un fase di avvio era anche prevedibile, ma che rispetto ad altre città è molto più limitato. Stiamo riscontrando come in realtà i cittadini a parte qualche episodio che ci viene segnalato, siano ordinati e lascino le bici o nelle rastrelliere o in prossimità delle rastrelliere, che è un ottimo risultato. Il progetto essendo a flusso libero deve consentire comunque se uno non può riportarla in postazione di lasciarla in un altro luogo. Questo uso che stiamo vedendo comunque delle zone attrezzate già in questa direzione è evidente che ci sembra positivo e il soggetto gestore ce lo dice proprio nell'analisi comparata di quello che è successo in altre città. C'è una sensibilità e un ordine anche maggiore. Poi è vero, abbiamo avuto il fenomeno delle bici messe male, a Milano all'inizio fu un fenomeno emulativo e noi dobbiamo disincentivare l'emulazione di questi fenomeno.
L'altra cosa che volevo dire per le zone esterne, l'ho detto anche in commissione, ma secondo me è molto importante, siccome stiamo progressivamente dismettendo il progetto Centro in bici che avevamo in centro, e vogliamo comunque fare un tentativo anche nelle zone più esterne dove oggi non c'è nulla, già dalla prossima settimana inizieremo a collocare queste bici per esempio nella stazione Sfm di Borgo Panigale, per fare in modo che l'usato sicuro ancorché non efficente prima di essere rottamato abbia una second life, una ultima opportunità di vita e possa essere utilizzata anche in queste zone. Quindi in questa fase stiamo guardando con molta attenzione a come si stanno evolvendo i dati perché è evidente che non c'è soltanto una richiesta, non è soltanto Borgo Panigale che è rimasto fuori dall'area operativa, ma abbiamo anche una zona di San Donato e lo stesso Casteldebole non è in questo ambito. Per cui noi dobbiamo assolutamente guardare che il servizio sia rispondente alle esigenze per come si evolvono in termini di domanda. Credo che già la risposta delle 24 ore possa essere un incentivo ulteriore perché un pendolare che vuole dismettere la macchina e sa che nelle 24 ore se la riporta non ha quella spersa aggiuntiva, non grava sulle sue tasche e può utilizzarla la bike. Evidente è che se gliela prende un altro non si troverà la bicicletta ma comunque gli verranno riaccreditati i 7 euro.
Una cosa simpatica che è avvenuta, ho visto anche io delle bici pitturate, in modo simpatico a volte, in altri casi in modo inutile, ma una segnalazione che è arrivata, sul Carlino credo, riportava la scritta "Un servizio che rende la vita più facile". Sappiamo anche che ci sono correttivi da apportare, ma i dati sono veramente molto confortanti. Bologna da questo punto di vista sta dando un segnale di livello nazionale ed europeo e quindi è per noi una scommessa che potei dire vinta, ma sulla quale non dobbiamo mai abbassare la guardia, perché i cittadini devono esser emessi tutti nella possibilità di usarla.
Sto vedendo tantissimi turisti con le Mobike, non soltanto i cittadini residenti, ma anche i turisti che evidentemente hanno scaricato l'applicazione poiché è un player nazionale e internazionale e non c'è soltanto a Bologna. Un classico turista che viene in Italia e che quindi con l'Alta Velocità si sposta da Roma e viene a Bologna si è magari scaricato l'App a Roma la può utilizzare anche qui. Questi sistemi funzionano anche da questo punto di vista e sono sicuramente un rilancio non solo per i residenti e i pendolari, ma anche per il nostro turismo locale che sta avendo una risposta di spostamenti sostenibili molto elevata.
Vi invito tutti alla commissione che faremo insieme al presidente Zanetti perché li vi porteremo le mappe di riferimento, vi illustreremo i giorni di utilizzo maggiore tra quelli feriali e quelli festivi. La settima scorsa eravamo a 5.000 utilizzi nelle giornata del 30 giugno, e uno può essere portato a pensare che gli utilizzi diminuiranno, e invece il picco più grande è stato di 6.200, ieri. Sono numeri sempre in crescita e bene che Bologna stia dando un segnale forte e anche direi di garbo perché secondo me i cittadini a parte qualche sciocco che c'è purtroppo sempre, sono molto bravi e questa cosa mi fa piacere. Dobbiamo rivendicare il fatto che i cittadini sono bravi, non dobbiamo pensare che siano soltanto i comportamenti scorretti quelli emulati, ma anche quelli corretti. Più i cittadini sono bravi più tutti si comporteranno bene; è importante che arrivi forte anche questo segnale da parte dell'Amministrazione, della città e da parte dei cittadini".
La domanda del consigliere Vinicio Zanetti:
"visti gli articoli comparsi sulla stampa in merito alla qualità servizio di bike sharing recentemente avviato, al comportamento degli utenti, all'impatto che il servizio sta avendo sulla città,
domanda al Sindaco e alla Giunta:
- un giudizio complessivo sul servizio e sull'impatto che sta avendo sulla città;
- quali sono le problematiche e disservizi riscontrati, i feedback eventualmente ricevuti da parte dei cittadini e i dati di utilizzo delle prime settimane, e come la Giunta intende utilizzare queste informazioni per apportare eventuali modifiche e miglioramenti al servizio;
- quali sono i prossimi step di completamento del servizio già previsti e programmati dalla Giunta".
La domanda del consigliere Nicola De Filippo:
"Visto l’articolo di stampa allegato in merito al servizio di bike sharing recentemente avviato,domanda al Sindaco e alla Giunta:
- come valuta l’assenza di postazioni “Mobike hub” nell’intera zona di Borgo Panigale;
- se con il graduale aumento di bici previsto nel corso del 2018 sono previsti anche nuovi “Mobike hub” fino alla zona di Borgo Panigale;
- diversamente, se è intenzione della Giunta porre rimedio a questo disservizio e come".
La domanda della consigliera Elena Foresti:
"Premesso che Mobike, la piattaforma di bike-sharing più grande e tecnologicamente più avanzata al mondo, è sbarcata a Bologna.
Con questa scelta innovativa Bologna dimostra di essere una città smart, Il bike-sharing a flusso libero rappresenta la soluzione ideale per i percorsi brevi dando grande impulso alla cosiddetta “intermodalità” potenziando il numero di biciclette in condivisione a disposizione dei cittadini, offre al pubblico un servizio facile e veloce, basato su una semplicità di utilizzo orientato alle esigenze della comunità.
Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al successo che il servizio Bike-sharing sta riscuotendo in città;
visto il servizio andato in onda su questo tema su Etv’ in data 29 giugno scorso ha evidenziato che spesso le bike vengono lasciate sui marciapiedi;
visto che l’Amministrazione comunale ha predisposto una serie di spazi riservati alla sosta del bike sharing, i Mobike Hub ;
Pone la seguente domanda di attualità
per avere una valutazione politica sulla notizia.
per sapere dall’Amministrazione se è a conoscenza del fatto che le bike-sharing vengono lasciate, oltre che negli appositi spazi, anche sui marciapiedi impedendo in tal modo il passaggio ai pedoni ed in particolar modo alle persone con disabilità e ai genitori che portano i bimbi nei passeggini.
per sapere, alla luce del fatto che questo servizio è innovativo per la mobilità sostenibile, cosa pensa di fare per ovviare a questi inconvenienti".
La domanda della consigliera comunale Addolorata Palumbo:
"Vista la lettera pubblicata sulla stampa in merito al fatto che il nuovo servizio di bike sharing copre quasi tutto il territorio cittadino tranne il quartiere Borgo Panigale dove si dovrebbero pagare7 euro “per il costo di recupero del mezzo”;
visto che la mobilità sostenibile viene decantata dall’Amministrazione come una priorità da perseguire.
Pone la seguente domanda di attualità:
per avere dall’Amministrazione una valutazione politica sul tema;
per sapere dall’Amministrazione se quanto appreso dalla stampa corrisponde al vero;
in caso affermativo chiede il motivo che ha escluso il quartiere Borgo Panigale da questo servizio".
La risposta dell'assessore Priolo:
"Ringrazio tutti per queste domande di attualità che ci consentono di dare ulteriori spiegazioni, anche se con il presidente di commissione Zanetti stiamo pensando a una commissione specifica nella quale fare un punto ancora più dettagliato su questo servizio, che è programmata per la fine di luglio. Vi do alcuni dati, ha ragione il consigliere Zanetti, è un po' il fenomeno del momento, lo è talmente tanto perché in questa fase di avvio le bici prese a noleggio hanno già percorso 80.000 chilometri. Sono numeri altissimi e i noleggi che sono stati fatti dimostrano rispetto ad altre città dove il progetto è partito, città molte importanti, un dato che è superiore del 20% a Milano e del 28% a Firenze. Quindi sta avendo un riscontro molto positivo, a testimonianza di due aspetti: evidentemente il progetto è stato studiato in maniera adeguata e appropriata e la città, anche per le politiche che sono state fatte nel corso del tempo, a partire soprattutto dal mandato precedente, era pronta e sensibile. Questo va sottolineato perché le cose non accadono all'improvviso e quindi la città evidentemente era matura.
Voglio darvi altri dati perché i dati testimoniano che nelle prime due settimane abbiamo avuto 38.500 spostamenti, quindi numeri veramente impressionati, con 9.800 utenti unici. Ricordiamo che le bici sono partite da zero fino ad arrivare a 1.000 ed abbiamo avuto quasi 10.000 utenti di biciclette. La bici più usata da sola ha già fatto 105 spostamenti. Il 5 luglio ha visto un picco di 6.200 utilizzi. Sono numeri impressionati, e che raccontano di come la mobilità sostenibile sicuramente attraverso anche questo progetto non potrà che incrementarsi. Sarà interessante analizzare i dati, li avremo pronti per la commissione, soprattutto i flussi di spostamento. Quindi porteremo in commissione anche le mappe di spostamento perché ogni bicicletta è dotata di gps e ci racconta come nella città si spostano tutte queste persone e quindi ci consentirà di fare ulteriori valutazioni sul miglioramento del servizio. Come avete detto voi, il servizio è stato pensato in un'area operativa di 3 chilometri, perché è stato fatto uno studio della città e quello poteva essere il potenziale rispetto a una domanda maggiore dei cittadini e alle zone di residenza. Per venire anche a quello che diceva De Filippo, Borgo Panigale, ovviamente non è stata esclusa per via del confine del Reno, ma perché il margine operativo non riconsegnava, nella fase progettuale ovviamente, un flusso e una domanda che poteva essere all'altezza della risposta progettuale. In questo momento stiamo guardando come si spostano le bici e dove sono i picchi maggiori di spostamenti nei quartieri per fare delle valutazioni successive, ovvero per valutare se ci sono delle zone perimetrali esterne ai tre chilometri che possono diventare zone di collocazione di una postazione, ma bisognerà farlo in base ai flussi di domanda. Nel frattempo un correttivo che stiamo già pensando di apportare in questo caso, perché è vero che c'è un costo aggiuntivo di 7 euro, è quello che consente eventualmente a chi utilizza quella bicicletta che si è spostata fuori dall'area operativa, ma viene riconsegnata all'interno dell'area operativa nelle 24 ore, di vedere riaccreditati i 7 euro. Anche questo è un meccanismo incentivante per fare in modo che si possa comunque consentire di portare la bici fuori dal perimetro operativo, ma di riportarla comunque senza questo costo aggiuntivo. Questa è una cosa che stiamo già studiando per metterla in campo velocemente.
In questa fase di avvio le postazioni devono essere ancora completate. Entro il periodo estivo ci eravamo proposti di perfezionare le prime 90 postazioni, per poi arrivare alle 200 fisse. Ora, siccome ancora non è finita la tracciatura delle piazzole e neanche l'individuazione delle stesse con paline e bluetooth, in questo momento la tariffa è libera per tutti e non prevede ancora il meccanismo di premio per chi la riconsegna nella piazzola. Quindi è evidente che ancora quell'incentivo positivo che consente al cittadino magari di non lasciarla fuori piazzola, ma di ricollocrla in piazzola non è partito. Dunque automaticamente sia che uno lasci la bici fuori dalla piazzola o dentro si paga la stessa cifra come costo di avvio in questa fase. Appena il sistema bluetooth sarà completato perché collocato in tutte le postazioni è ovvio che il cittadino in quel momento automaticamente sarà incentivato a riportarla nelle proprie postazioni e non a lasciarla eventualmente a margine perché spenderà di più.
Questo per evitare il fenomeno che in un fase di avvio era anche prevedibile, ma che rispetto ad altre città è molto più limitato. Stiamo riscontrando come in realtà i cittadini a parte qualche episodio che ci viene segnalato, siano ordinati e lascino le bici o nelle rastrelliere o in prossimità delle rastrelliere, che è un ottimo risultato. Il progetto essendo a flusso libero deve consentire comunque se uno non può riportarla in postazione di lasciarla in un altro luogo. Questo uso che stiamo vedendo comunque delle zone attrezzate già in questa direzione è evidente che ci sembra positivo e il soggetto gestore ce lo dice proprio nell'analisi comparata di quello che è successo in altre città. C'è una sensibilità e un ordine anche maggiore. Poi è vero, abbiamo avuto il fenomeno delle bici messe male, a Milano all'inizio fu un fenomeno emulativo e noi dobbiamo disincentivare l'emulazione di questi fenomeno.
L'altra cosa che volevo dire per le zone esterne, l'ho detto anche in commissione, ma secondo me è molto importante, siccome stiamo progressivamente dismettendo il progetto Centro in bici che avevamo in centro, e vogliamo comunque fare un tentativo anche nelle zone più esterne dove oggi non c'è nulla, già dalla prossima settimana inizieremo a collocare queste bici per esempio nella stazione Sfm di Borgo Panigale, per fare in modo che l'usato sicuro ancorché non efficente prima di essere rottamato abbia una second life, una ultima opportunità di vita e possa essere utilizzata anche in queste zone. Quindi in questa fase stiamo guardando con molta attenzione a come si stanno evolvendo i dati perché è evidente che non c'è soltanto una richiesta, non è soltanto Borgo Panigale che è rimasto fuori dall'area operativa, ma abbiamo anche una zona di San Donato e lo stesso Casteldebole non è in questo ambito. Per cui noi dobbiamo assolutamente guardare che il servizio sia rispondente alle esigenze per come si evolvono in termini di domanda. Credo che già la risposta delle 24 ore possa essere un incentivo ulteriore perché un pendolare che vuole dismettere la macchina e sa che nelle 24 ore se la riporta non ha quella spersa aggiuntiva, non grava sulle sue tasche e può utilizzarla la bike. Evidente è che se gliela prende un altro non si troverà la bicicletta ma comunque gli verranno riaccreditati i 7 euro.
Una cosa simpatica che è avvenuta, ho visto anche io delle bici pitturate, in modo simpatico a volte, in altri casi in modo inutile, ma una segnalazione che è arrivata, sul Carlino credo, riportava la scritta "Un servizio che rende la vita più facile". Sappiamo anche che ci sono correttivi da apportare, ma i dati sono veramente molto confortanti. Bologna da questo punto di vista sta dando un segnale di livello nazionale ed europeo e quindi è per noi una scommessa che potei dire vinta, ma sulla quale non dobbiamo mai abbassare la guardia, perché i cittadini devono esser emessi tutti nella possibilità di usarla.
Sto vedendo tantissimi turisti con le Mobike, non soltanto i cittadini residenti, ma anche i turisti che evidentemente hanno scaricato l'applicazione poiché è un player nazionale e internazionale e non c'è soltanto a Bologna. Un classico turista che viene in Italia e che quindi con l'Alta Velocità si sposta da Roma e viene a Bologna si è magari scaricato l'App a Roma la può utilizzare anche qui. Questi sistemi funzionano anche da questo punto di vista e sono sicuramente un rilancio non solo per i residenti e i pendolari, ma anche per il nostro turismo locale che sta avendo una risposta di spostamenti sostenibili molto elevata.
Vi invito tutti alla commissione che faremo insieme al presidente Zanetti perché li vi porteremo le mappe di riferimento, vi illustreremo i giorni di utilizzo maggiore tra quelli feriali e quelli festivi. La settima scorsa eravamo a 5.000 utilizzi nelle giornata del 30 giugno, e uno può essere portato a pensare che gli utilizzi diminuiranno, e invece il picco più grande è stato di 6.200, ieri. Sono numeri sempre in crescita e bene che Bologna stia dando un segnale forte e anche direi di garbo perché secondo me i cittadini a parte qualche sciocco che c'è purtroppo sempre, sono molto bravi e questa cosa mi fa piacere. Dobbiamo rivendicare il fatto che i cittadini sono bravi, non dobbiamo pensare che siano soltanto i comportamenti scorretti quelli emulati, ma anche quelli corretti. Più i cittadini sono bravi più tutti si comporteranno bene; è importante che arrivi forte anche questo segnale da parte dell'Amministrazione, della città e da parte dei cittadini".