Question Time, chiarimenti in merito al parco alimentare Fico
L'assessore alle Attività produttive Marco Lombardo ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Giulio Venturi (Insieme Bologna - Città metropolitana) in merito alle azioni di promozione e alle sinerg...
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L'assessore alle Attività produttive Marco Lombardo ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Giulio Venturi (Insieme Bologna - Città metropolitana) in merito alle azioni di promozione e alle sinergie previste per sostenere il parco alimentare Fico
La domanda del consigliere comunale Giulio Venturi
"Premesso che da notizie di stampa si è appreso che con l’arrivo del carnevale la fabbrica italiana contadina sarà in festa fino al 18 febbraio con i grandi nomi della pasticceria italiana e tenuto conto della grande difficoltà a far decollare questo mastodontico progetto sostenuto mediante finanziamenti pubblici e privati, sono sempre più evidenti i dubbi sulla effettiva sostenibilità economica del parco tematico;
si chiede al Sindaco ed alla Giunta quali azioni siano contemplate per dare nuovo slancio ad un progetto sul quale l’Amministrazione si gioca buona parte della propria credibilità e quali invece le alternative previste qualora il flusso di visitatori non sia in linea con quanto preventivato.
Si chiede inoltre quali sono le sinergie che si stanno creando per allungare la permanenza dei visitatori in città e creare quindi un “ponte” tra il Parco Agroalimentare ed il cuore della città rappresentato dal Centro storico.
La risposta dell'assessore alle Attività produttive Marco Lombardo
"Mi sia consentita una battuta, l'articolo dal quale prende le mosse la domanda dai prodotti tipici del carnevale, vorrei ricordare che qui a Bologna si chiamano sfrappole, non chiacchiere. Lo dico perché sono rimasto abbastanza sorpreso dal nesso tra una notizia positiva e dubbi addirittura sulla gestione del progetto di Fico. Credo di dover quindi dare delle risposte soprattutto sul rapporto tra Fico e la città. Un anno fa, molti dei detrattori di Fico dicevano che la sua apertura avrebbe spopolato il centro e messo in ginocchio le attività commerciali del centro. I dati ad oggi ci dicono che non è così ed è vero l'esatto contrario. Poi siamo passati a dire che, anche se non c'è stato al momento questo effetto negativo per il centro, un progetto del genere anche nell amigliore delle ipotesi non potrebbe mai fare un milione di visitatori, figuriamoci sei milioni, nenache fosse il Colosseo. Ad oggi abbiamo già 750 mila visitatori, quindi l'obiettivo minimo di un milione mi sembra raggiungibile. Per i sei milioni aspettiamo che ci siano i dati. Io non vorrei inseguire gli esperti di astrologia del disfattismo e aspetterei i numeri che arriveranno nelle prossime settimane eventualmente se ci sono degli aggiustamenti da fare, ricordandoci che il compito del Comune è assicurarci che vada bene, come ho già detto: l'interesse di Fico è l'interesse della città; se va bene Fico, va bene la città, vanno bene i lavoratori che ci lavorano e le imprese e quindi dovremmo volergli tutti un po' più bene. Il che non significa minimizzare le questioni occupazionali che per esempio l'altra volta mi venivano poste dai consiglieri, e rinvio la risposta perché in una settimana non abbiamo mutamenti significativi.
Rispetto a Fico in rapporto con la città, voglio darvi alcuni dati utili:.
Dal 14 Novembre, Fico e Trenitalia hanno stretto un accordo che mette 'Bologna e FICO al centro del mondo', attraverso offerte promozionali dedicate a clienti individuali, famiglie, a gruppi e a scuole. Tra queste la tariffa Promo che, fino a fine aprile 2018, permette viaggi di andata e ritorno da e per Bologna con uno sconto del 30% rispetto al prezzo base di Frecce, Intercity ed Intercity Notte. Da lunedì inoltre è prevista la messa in onda di questa opportunità sulle principali emittenti radiofoniche per due settimane per promuovere la rinnovata collaborazione.
Per valorizzare il territorio emiliano-romagnolo e accrescere il flusso dei visitatori e turisti nazionali e internazionali a Bologna, Fico e Bologna Welcome hanno lanciato nel mese di gennaio il tour 'Fico & the City', che include la visita guidata alla città di Bologna, il transfer e la visita di Fico Eataly World accompagnati da un Ambasciatore della Biodiversità. Sono stati pianificati, solo nei mesi di gennaio e febbraio, 244 eventi, tra Fico Eataly Word e la Fondazione Fico, a partire da quelli per Arte Fiera e per l'Art City night, all'installazione di un campo da volley per promuovere la presenza della finale di Coppa Itlaia della serie A femminile di volley che si terrà al Paladozza. Inoltre, diversi eventi legati al mondo accademico e scientifico di carattere internazionale. Collaborazioni come quella con il Bologna Football Club che prevede una speciale promozione dedicata agli abbonati delle squadra.
Ricordo anche alcuni dati qualitativi: come la menzione del New York Times che annovera l’Emilia Romagna tra i 52 luoghi al mondo da visitare nel 2018 per le sue 3 F - Fellini, Ferrari e Fico Eataly World. Ricordo la forte presenza sui media nazionali e internazionali, con l’arrivo di oltre mille giornalisti il giorno del Press Tour (9 Novembre ‘17) e le oltre 30 delegazioni di 15 paesi diversi sono venute a scoprire Fico e la Città di Bologna.
Se siamo riusciti fino ad ora a sfatare l'idea che la crescita di Fico avrebbe determinato una decrescita per la città, come l'idea che non ci sarebbe andato nessuno, perché i dati ci danno segnali importanti anche di promozione della città nel mondo, aspettiamo i dati prima di esercitarci nell'astrologia del disfattismo, perché, quando ho letto questo articolo, la prima cosa che ho pensato è di dire grazie, grazie a Gino Fabbri per la chiamata alle armi ha fatto ai Maestri pasticcieri, perché ha capito che Fico può funzionare se qualcuno di noi fa il proprio pezzo. Credo che questo debba interrogare anche la politica, se al di là delle polemiche affrontiamo dei temi importanti per la crescita economica della città, per la tutela occupazionale, per l'idea di quale tipo di attrazione, di investimenti e di professioni vogliamo dare nel nostro contesto urbano. Il tema che riguarda noi in rapporto a Fico è quello della competitività territoriale: quale tipo di investimenti vogliamo attrarre, quale tipo di turismo vogliamo attrarre, per far sì che Bologna non sia solo una città di transito, ma sempre di più una città di destinazione turistica. Credo che questi siano aspetti sui quali noi dovremmo interrogarci per valutare come adeguare gli aspetti organizzativi anche alla polarizzazione dei consumi in un unicum al mondo come il parco di Fico".