Consiglio comunale, seduta solenne per la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. L'intervento del vicepresidente Marco Piazza
Il Consiglio comunale si è riunito oggi in seduta solenne dedicata alla Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Di seguito l'intervento di apertura del vicepresidente Marco Piazza. "Colleghi consiglieri, Vicesinda...
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Il Consiglio comunale si è riunito oggi in seduta solenne dedicata alla Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Di seguito l'intervento di apertura del vicepresidente Marco Piazza.
"Colleghi consiglieri, Vicesindaco, assessori, autorità e cittadini presenti, professoressa Maria Rita Parsi, un saluto a tutti. Un saluto anche a tutti gli studenti che ci stanno seguendo in Aula o via streaming.
Oggi il Consiglio si riunisce in forma solenne per celebrare un appuntamento importante per tutte le istituzioni e gli organismi internazionali: la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che è stata istituita 29 anni fa a seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia.
Anche quest’anno la seduta solenne del Consiglio Comunale non è un appuntamento isolato, ma fa parte dell’ampio progetto “Bologna città delle Bambine e dei Bambini”. Oltre dieci giorni in cui le tante realtà culturali, educative e istituzionali che costantemente operano nel territorio dando il loro contributo alla tutela e allo sviluppo dell’infanzia, propongono percorsi, incontri e attività ispirate proprio alla convenzione Onu.
Questo Consiglio comunale è ben consapevole dell'importanza e del valore dell'infanzia e dell'adolescenza. E' ben consapevole in particolare dell’importanza cruciale della formazione che occupa gran parte del tempo di bambini e adolescenti. Attraverso la scuola e la formazione in generale, si forniscono agli adulti di domani gli strumenti culturali e le capacità per gestire le sfide e gli ostacoli della vita e per prevenire molti problemi anche tragici. Quando il Consiglio comunale discute per esempio di difficoltà e disagi legati alle dipendenze patologiche, che siano da alcool, o da gioco o droghe, tunnel terribili cause di molte tragedie, oppure quando discutiamo di atti vandalici, violenza, bullismo, di omicidi, di femminicidi, l’elenco purtroppo è lungo, ma ogni volta, nelle varie proposte che presentiamo vi è sempre grande attenzione alla formazione e sensibilizzazione rivolta ai ragazzi attraverso le scuole o altri canali formativi e informativi.
Nelle precedenti ricorrenze della giornata dell’infanzia ci siamo infatti focalizzati molto sull’educazione, su povertà educative, criticità scolastiche. Ma oltre alla formazione del bambino o del ragazzo, è sempre più evidente che è necessario intervenire anche su tutti gli educatori in generale e sui genitori in particolare. I bambini e gli adolescenti hanno il diritto di avere educatori e genitori adeguati alle esigenze di oggi. E’ necessario che genitori ed educatori conoscano bene il contesto dei cosiddetti nativi digitali, conoscano la rete e i suoi strumenti ed usi. Una recente ricerca dal titolo “EU Kids online” si è focalizzata proprio sulle opportunità e i rischi di internet per bambini e ragazzi della generazione 'sempre connessa'. E’ stata condotta dal “Centro di ricerca sui media e la comunicazione” dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e altre associazioni.
I risultati sono il netto aumento della violenza in rete che vede protagonisti ragazzi e adolescenti. Dal 2010 è raddoppiata la percentuale di giovanissimi che ha avuto esperienze negative in internet passata dal 6 al 13% del totale. Aumenta l’esposizione a siti o blog con discussioni legate a contenuti negativi razzisti e discriminatori (33% degli intervistati).
Di fronte alla violenza il 35% degli intervistati adotta una forma di risposta 'passiva', sostanzialmente ignorando il problema o sperando che si possa risolvere da solo. Un ragazzo su quattro (il 25%), non ne ha parlato con nessuno e il 22% ha bloccato i contatti violenti. Soltanto il 2% ha segnalato contenuti o contatti inappropriati ai gestori delle piattaforme e dei social network. Chi ha deciso di affrontare la situazione di disagio si è rivolto per il 47% agli amici e solo per il 38% ai genitori.
Del resto già più di dieci anni fa alcuni autorevoli specialisti pediatri accendevano i riflettori sui rischi connessi all'utilizzo senza filtro di internet da parte degli adolescenti. Questo grido d’allarme è rimasto inascoltato o comunque di certo sottovalutato. Oggi i ragazzi, tramite la rete, hanno a disposizione strumenti potentissimi che se non spiegati e dominati possono essere molto pericolosi.
Un volta davi un calcio al pallone nel cortile e al massimo rompevi un vetro. Oggi semplicemente sfiorando un display, puoi diffondere un video o delle immagini creando un grave danno a qualcuno incorrendo anche in reati molto seri, e infatti i procedimenti penali a carico dei minorenni sono aumentati considerevolmente.
E’ come se in passato avessimo dato una pistola carica in mano a qualcuno senza spiegargli come funziona e i rischi che corre; infatti, genitori ed educatori spesso sono i primi a non esserne pienamente consapevoli.
L’educazione civica digitale, chiamiamola così, è più che mai importante sia per i ragazzi che per gli educatori, anche perché, ribaltando il punto di vista, se non si conoscono i propri doveri, non si conoscono nemmeno i propri diritti".