Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord). "Prati di Caprara ed aree compensative.Ribadisco che non sono contraria a priori a progetti di riqualificazione di aree laddove si abbia un progetto con un...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord).
"Prati di Caprara ed aree compensative.
Ribadisco che non sono contraria a priori a progetti di riqualificazione di aree laddove si abbia un progetto con una sua logica, non paracadutato dall'alto per fornire mere aree di compensazione per il progetto stadio.
Eppure a poche settimane dalla stesura degli accordi non si riesce a capire quali siano gli intendimenti della Giunta guidata da Virginio Merola.
Ho anche riletto le risposte fornite in Aula dall'assessore Orioli e dal primo cittadino durante le seduta di question time convincendomi sempre più che tutta l'operazione è inficiata da un approccio a dir poco dilettantesco che ha portato a proposte che, a mio parere, risultano ben lungi dall'essere quella effettiva riqualificazione di cui questa parte della città necessita.
In primis mi pare di rilevare un atteggiamento di scarso rispetto verso i cittadini, snobbando di fatto la loro partecipazione e la loro intelligenza, con interventi e dichiarazioni che spesso paiono dettati da ignoranza quando non da malafede.
Quanto si afferma per la "bonifica ambientale" e "la bonifica bellica", infatti, è erroneo e nella sostanza falso. Si gioca con le parole e si definisce "bonifica ambientale" ciò che è un semplice intervento di pulizia per l'abbandono di rifiuti, peraltro modestissimo e si definisce poi "bonifica bellica" quelli che sono alcuni sondaggi a random.
Questi interventi sono si utili per la necessaria indagine preliminare di valutazione ambientale, ma certo non necessitano dell'abbattimento di alberi. Teniamo altresì conto che nel primo dopoguerra lì si faceva esercitazione coi carri armati e che quindi se c'erano "mine" sarebbero già saltate e gli eventuali serbatoi interrati di carburante e olii verosimilmente già bonificati come da tempo impone la legge, legge che vale anche per il demanio militare. La verità e che gli interventi previsti (di oltre 1000 alloggi con un parco marginale "lineare" ai Prati di Caprara Est e un outlet ai Prati di Caprara Ovest ) vanno contro la vocazione di quest'area che è quella di un Parco urbano attrezzato e per servizi (socio sanitari, sportivi, culturali, museali e di ricerca in collaborazione con l'Università e la rete delle nostre imprese private) compatibili.
La proposta avanzata da Marino Golinelli lo scorso anno che fine ha fatto?
Era una semplice boutade o meritevole di maggiori approfondimenti volutamente non effettuati?
Inoltre la risposta ricevuta in Aula venerdi dalla Giunta sulla bocciatura da parte dell'ufficio tecnico del Comune circa la possibilità di costruire il Despar nell'area del Cierrebi aumenta le perplessita'.
La richiesta per la realizzazione di un insediamento di commercio alimentare medio-grande, superficie di vendita sino a 2500 mq, è stata oggetto di una comunicazione ostativa al suo rilascio ai sensi dell'articolo 10-bis della legge n.241/99. I proponenti hanno tuttavia la possibilità, entro il termine del 29 maggio, di superare i motivi ostativi all'accoglimento della richiesta conformando il progetto alla vigente disciplina urbanistica.
Tutto molto confuso e a sentire l'ad del Bologna gli accordi sono ormai prossimi motivo per cui e' necessaria una udienza conoscitiva".
"Bologna Fiere Spa, quota pubblica e Comune di Bologna
Cambiando argomento e ritornando sulla vicenda Bolognafiere Spa su cui sono intervenuta la scorsa settimana in quanto si ipotizza una rivoluzione nella strategia e nella gestione chiedo lumi e lo farò anche tramite una udienza conoscitiva.
Dovrebbe cambiare l'assetto societario ed organizzativo separando la gestione degli immobili con l'acquisizione di nuovi terreni (per farci cosa?) dalla gestione delle manifestazioni con quotazione in Borsa ed asse con Milano.
Il Comune sembra essere favorevole alla operazione mentre la Regione sarebbe contraria, del resto l'investimento della Regione come ricordava Palma Costi voleva accelerare il rilancio di Bologna Fiere per rafforzare il suo ruolo nazionale ed internazionale. La holding regionale esiste ancora come progetto oppure viene spiazzata dalla ipotesi dell'accordo con Milano Rho?
E ne approfitto in seguito al confronto avuto giovedì pomeriggio in commissione affari generali poiche' la dottoressa Rinalducci, a mia esplicita domanda circa la possibilità del Comune di Bologna di proporre la riduzione dei componenti del CDA cosi come esortava a fare la Corte dei Conti, ha risposto affermativamente. Presento pertanto un ordine del giorno".