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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano

Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord). "Capisco che la giovane età e l'inesperienza non depongano a suo favore però assessore Aitini si informi, studi o semplicemente chieda a qual...

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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord).

"Capisco che la giovane età e l'inesperienza non depongano a suo favore però assessore Aitini si informi, studi o semplicemente chieda a qualcuno competente del suo partito perché le sue dichiarazioni sono davvero da dilettante allo sbaraglio.
Lei dice:
'Non credo che la ricetta populista della Lega risolva i problemi ....'
'La Lega ha vinto le elezioni quindi invece di fare proclami dovrebbe fare in modo che ci fosse la certezza della pena'
'Gli spacciatori della Montagnola, che sono per lo più immigrati, se vengono trovati a delinquere devono essere rimpatriati'.
A parte che se noi parliamo, erroneamente, di immigrati senza specificare irregolari veniamo crocifissi, ma ormai si fa politica in questo modo, vorrei dirle assessore Aitini, che lei è andato in Montagnola accompagnato da Lucia Borgonzoni, che definite populista, la quale non ha proferito parola sul vostro tour per correttezza istituzionale.
Se fosse andato da solo avrebbe sicuramente preso dei nomi, ma sopratutto non avrebbe saputo come muoversi visto che non è minimamente un frequentatore della Montagnola, spero la inizi a frequentare ora così, forse, inizia a rendersi conto delle preoccupazioni delle mamme dei bambini delle Betti Giaccaglia, del fatto che una qualsiasi persona rinunci ad andare a correre da sola anche durante il giorno.
E sopratutto inizi a dare il giusto peso alle parole e alle azioni anziché parlare del nulla o dimostrare che sa davvero poco.
Forse prima di parlare e sentenziare dovrebbe informarsi degli indulti e degli indultini che qualcuno dei Vostri ha voluto e sostenuto, degli sconti di pena, della accoglienza indiscriminata voluta a tutti i costi per gonfiare in modo spropositato i bilanci delle cooperative amiche, che da poche decine di migliaia di euro di utile ora hanno decine di milioni, dovrebbe verificare chi ha deciso con l'Europa di far trovare la nazione Italia in una situazione surreale di sudditanza, dove le frontiere devono essere aperte ma solo per noi.
Ed ora pensate di risolvere solo con Daspo ed opere di presunta riqualificazione promesse da anni che comunque non riguardano l'immediato.
Dall'estate 2014 dall'hub di Bologna son transitati 40.000 stranieri, 8000 son rimasti a Bologna, 1000 tra il 2016 e il 2017 son state espulsi in quanto irregolari con precedenti e solo 100 rimpatriati, dati forniti dal Prefetto; morale della storia sono tutti qui sul nostro territorio liberissimi di delinquere dove e come vogliono con fogli di via equivalenti a carta straccia per non dire altro.
Consentitemi il parallelismo: il Daspo ad oggi vale come il foglio di via.
Servono CIE seri e i clandestini vanno rispediti a casa loro senza aspettare che abbiano una marea di precedenti e che siano molto pericolosi per la nostra società.
Quando vengono fermati per i controlli si riesce a sapere in quale struttura si trovino? Le cooperative non dovrebbero monitorare la permanenza sul nostro territorio?
Inoltre perchè una tale avversione al presidio fisso? I piccoli interventi, pur se aumentati, non funzionano, e basta poco per accorgersene. Serve il presidio fisso per consentire alla cittadinanza di vivere il parco più bello e centrale della città che ad oggi è proibitivo. Parco che peraltro è una delle prime viste che hanno i turisti che giungono a Bologna in treno.
Tra l'alto tutto lo schifo che stiamo subendo in questi anni era stato tutto anticipato anni fa.
Ricordo l'allarme lanciato nell'estate del 2015 perchè se è vero che le forze di polizia e la magistratura rispettano le decisioni di natura amministrativa occorre evidenziare che le conseguenze poco conosciute agli addetti ai lavori sono però estremamente delicate; nel CIE andavano sopratutto soggetti scarcerati dopo aver espiato una pena per reati quali spaccio, rapine, sfruttamento alla prostituzione. Costoro per essere espulsi devono essere identificati e non essendoci più i CIE restano con tutti i loro falsi nomi sul territorio dove riprendono liberamente a delinquere
Tutti i politici, vostri esponenti, quali Lo Giudice, Manconi e Zampa avevano osteggiato in tutti i modi la giustissima richiesta di apertura del CIE e siamo arrivati ad oggi. Noto che son stati ricandidati e riconfermati alle ultime politiche.
Stia tranquillo Assessore che se la Lega viene messa nelle condizioni di governare le risposte arriveranno con la riapertura dei CIE per identificazione ed espulsione, la certezza della pena, gli accordi con i Paesi di provenienza e stia anche tranquillo che gli sbarchi diminuiranno in modo considerevole.
Non accetto la predica da chi governa da circa 70 anni e non ha ancora avuto l'umiltà e l'intelligenza di capire i risultati elettorali.
I cittadini sono stanchi di vedervi fare il gioco delle tre carte, o vedervi nascondere la polvere sotto il tappeto, per poi dire che il problema non esiste. Queste elezioni lo dicono chiaramente.
O a Bologna le cose cambiano o alla prossima tornata elettorale preparatevi per andare a casa! I cittadini ora vogliono risposte concrete!"

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:40
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