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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord)."La Lega individua la ex Chiesa di S. Barbaziano come possibile location dell’eventuale lascito librario del semiologo professor Umberto Eco.Non mi dilungo ...

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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).

"La Lega individua la ex Chiesa di S. Barbaziano come possibile location dell’eventuale lascito librario del semiologo professor Umberto Eco.
Non mi dilungo ad illustrare la figura di Umberto Eco, parlano per lui i 116 saggi di filosofia, linguistica, semiotica, estetica, le 13 opere di narrativa e le 40 lauree honoris causa ricevute dalle diverse Università che attestano quanto fosse un intellettuale globale; 35.000 volumi, 1/7 di quanto ne possieda la sala Borsa (255.000), 1.200 testi rari e preziosi, tutti contenuti nella casa di Milano e sarebbe un vero peccato che l’intera biblioteca venisse frammentata o, peggio, rimanesse nascosta.
Una preziosa biblioteca da conservare, tutelare e da tramandare alle generazioni future in quanto, come asseriva il Professore: 'Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una vita sola, la propria, ma chi legge avrà vissuto 5.000 anni!'
Questi libri non sono tesori da nascondere, ma conoscenze da fruire e apprezzare perché le biblioteche sono 'testimoni viventi' della memoria collettiva.
L’immenso patrimonio librario appartiene alla famiglia Eco, come è giusto che sia, ma sarebbe interessante se i libri del professore approdassero in città, visto il rapporto simbiotico che legava Eco, Bologna e l’Alma Mater.
Bologna ha l’obbligo di omaggiare uno fra i suoi più illustri docenti, considerato che, in questa città, il semiologo ha insegnato, qui sono presenti i suoi allievi, qui ha creato il primo corso di laurea in Discipline delle arti, musica, spettacolo (Dams) e qui è presente il Centro internazionale di studi umanistici Umberto Eco, la cui direttrice è Patrizia Violi. Ricordo che Bologna è diventata 'capitale della comunicazione', grazie al Professore.
Apprendiamo dalle cronache locali che sono disposte ad impegnarsi anche la Fondazione Carisbo e l’UniBo al fine di collocare sotto le due torri l’immenso patrimonio.
A questo punto mi domando se il Comune abbia già preso contatti con la famiglia del semiologo e se si intenda giocare in team con UniBo e Fondazione Carisbo, al fine di acquisire la biblioteca che rappresenterebbe un grande richiamo culturale per la città.
L’assessore Lepore ha dimostrato disponibilità per costituire una sorta di Fondazione. Valuteremo gli sviluppi e pungoleremo l’amministrazione perché riteniamo che Bologna sia la sede ideale per la biblioteca di Eco, sempre che gli eredi (Stefano, Carlotta, Renate) siano disponibili a cedere l’eredità libraria.
Mi permetto di suggerire una location che potrebbe essere ottimale, oltre tutto limitrofa al Dams, dove il Professore insegnò: la ex Chiesa sconsacrata di San Barbaziano, in via Cesare Battisti, angolo Barberia, di proprietà del Demanio, la cui ristrutturazione è stata recentemente messa a bando dal Ministero dei beni culturali.
Ricordo che i locali, fino al 1870,erano di proprietà comunale e negli ultimi anni la proprietà è passata al Polo Museale dell’Emilia-Romgna.
L’assessore Lepore recentemente ha fatto un sopralluogo, in vista della ristrutturazione della ex chiesa di San Barbaziano e l’obiettivo prefissato era di trasformare i locali in un laboratorio di arti visive, musica, teatro, formazione che ben si conciliano con una location di una biblioteca.
È un progetto irrealizzabile? Non credo proprio, basta recarsi presso San Giorgio in Poggiale, dove è stata creata la Biblioteca d’Arte e di Storia, realizzata all’interno di una chiesa cinquecentesca e che, dal 2009, custodisce l’ampio patrimonio librario (100.000 libri!!) della Fondazione Carisbo".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:41
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