Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord). "Prati Caprara: Progetto di strategia urbanistica.Chi avrà la responsabilità di amministrare Bologna, nei prossimi decenni, dovrà avere com...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).

"Prati Caprara: Progetto di strategia urbanistica.
Chi avrà la responsabilità di amministrare Bologna, nei prossimi decenni, dovrà avere come obiettivo strategico la tutela e la valorizzazione del paesaggio come strumento di coesione, legalità, sviluppo sostenibile e benessere, anche economico.
L’Europa ha istituito un premio, giunto all'11° anno, l'European Green Capital Award (EGCA), in cui si cerca la Capitale verde, assegnato annualmente ad una città europea (con oltre 100.000 abitanti).
Il vincitore del premio 2021 riceverà 350.000 euro di finanziamenti per avviare il suo anno verde e diventerà modello di riferimento europeo, dimostrando che verde, sostenibilità, crescita culturale ed economica possono essere compatibili e sinergici.
Bologna ha tutte le carte in regola per partecipare a questo premio o a quello degli anni successivi, presentando un progetto di valorizzazione del Bosco urbano dei Prati di Caprara, nell'ottica di creare un grande "polmone verde" cittadino.
Presento un ordine del giorno in cui impegno la Giunta a partecipare al premio annuale: European Green Capital Award (EGCA), indetto dalla Commissione Europea, in cui l'ambiente floro-faunistico dei Prati di Caprara possa associarsi ad una visione urbanistica strategica che favorisca la coesione sociale, di identità e di concezione di benessere in senso lato, insito in quel luogo.
Analizzando altre realtà urbane, vedo Milano che oggi ha 24 milioni di metri quadrati di natura metropolitana, mentre nel 2007 ne aveva 16, e sta attuando la creazione di 20 nuovi parchi cittadini, perché ha capito che, per migliorare la qualità di vita, la tutela del paesaggio verde è fondamentale, come fondamentale è la partecipazione dei cittadini.
Infatti, questo autunno si inaugurerà il parco della Milano del futuro che diventerà il terzo polmone verde del centro città, con i suoi 90 mila metri quadri di verde e si chiamerà la Biblioteca degli alberi, progettata dal designer olandese Blaisse.
Il prato ricopre 1/3 della superficie, in attesa che i 500 alberi di alto fusto crescano e diventino i protagonisti di nuovi paesaggi, con 22 “foreste circolari” che accolgono strutture per la socializzazione e per il relax.
Insomma, stanno creando una Milano verde, contrapposta alla Milano grigia degli anni ’80, come dimostra il bel servizio giornalistico di Laura Bianchi sul settimanale D di repubblica del 27 ottobre, in cui il verde diventa sistema, con questi 20 parchi di più di 10 mila metri quadrati l’uno. Si sta studiando anche un’area verde di 650 metri quadrati con la trasformazione dei vecchi scali ferroviari, un’area più grande di quella dell’expo milanese, come sta succedendo anche a Lione, Burgos, Bordeaux.
Kipar, nel suo studio di architettura per il paesaggio, ha progettato 8 percorsi piantumati di alberi per collegare il centro con le periferie rigenerate,riconnettendo l’uomo con la natura, creando entro il 2030, il cosiddetto: “Boscoincittà”. Lo scopo è di creare una grande “natura” metropolitana connessa con i live-roof (edifici vivi, cioè palazzi con coperture vegetali) che decuplicheranno nei prossimi 5 anni, grazie ad incentivi fiscali legati a questi interventi.
Aumentare il verde metropolitano significa riconnettere le persone con l’ambiente, ridurre le emissioni di C02, filtrare le polveri nell’aria, prevenire gli allagamenti dovuti alle piogge violente, oltre ad ottenere un maggior isolamento termico e acustico.
Questi progetti sono nati grazie alla collaborazione con istituzioni, associazioni, cittadini, commercianti, fondazioni, in una ibridizzazione pubblico-privato, dove i privati si aggiudicheranno la possibilità di costruire (previo concorso), occupandosi della gestione del verde pubblico.
Il Comune di Milano garantisce la bonifica dei terreni che dà in gestione ai privati, con i cosiddetti “giardini condivisi”, perché il verde non è solo una questione formale, ma ha anche una valenza sociale ed avvicina i cittadini alle istituzioni.
Ogni amministrazione lungimirante deve guidare il cambiamento e non subirlo, indirizzarlo, fornendo una giusta direzione alla spinta delle forze associative e imprenditoriali locali.
L’obiettivo dell’aumento del verde è quello di recuperare le funzioni dei quartieri, restituendoli alle comunità che li abitano.
Nei quartieri popolari “i giardini condivisi” diventano una forma di risarcimento ambientale, accogliendo attività polivalenti, sociali, sportive, vivaistiche, con piante da frutta e ornamentali, orti metropolitani simulando una down town.
Le periferie stanno cambiando con questo verde aggiunto,diventando luoghi di innovazione e coesione sociale, questo progetto cambierà Milano, dal mercato di Lorenteggio, al quartiere di Dergano (periferia a nord di Mi), dalla fondazione Prada, a Mind ( Milano innovation district,ossia l’ex area di Expo), questo si chiama progetto di “ urbanistica tattica”, queste sono le politiche urbane per migliorare la qualità di vita dei cittadini,quindi un’altra idea di città è possibile".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:43
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