Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto). "Clima: necessario intervenire subito.Mi ha fatto molto piacere che durante l’udienza conoscitiva di  questa  mattina sul servizio idrico in...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto).

"Clima: necessario intervenire subito.
Mi ha fatto molto piacere che durante l’udienza conoscitiva di  questa  mattina sul servizio idrico integrato sia stato ricordato più volte il cambiamento climatico e che il problema sia sentito tra i consiglieri
Perché in Italia è passato piuttosto sotto silenzio il rapporto dell’IPCC del Gruppo Intergovernamentale sui cambiamenti climatici. Non se ne è parlato molto, si tratta di un corposo documento che ha visto impegnati per due anni 91 ricercatori di 44 paesi.

Da questo rapporto si evince che se non si interviene, se si continua ad emettere co2 ci potrebbe essere un innalzamento della  temperatura media terrestre di 1,5 gradi, rispetto ai livelli pre-industriali, già tra il 2030 e il 2052. Un aumento delle temperature provoca: uragani, siccità, alluvioni, carestie, nuove ondate migratorie, mortalità infanti. Per invertire la tendenza le emissioni devono diminuire entro il 2030 di circa il 45% ed essere azzerate nel 2050 attraverso enormi investimenti. Le Amministrazioni si devono impegnare a fare scelte politiche serie e coerenti: bisogna pensare ad una nuova concezione dell’agricoltura, dell’industria, dell’urbanistica, della mobilità.

Il politico purtroppo dovendo inseguire le varie competizioni elettorali, che tra amministrative e politiche che si susseguono a ritmi serrati, non riesce ad intervenire in maniera incisiva sull’ambiente perché spesso per proteggere l’ambiente bisogna fare scelte impopolari, i risultati non sono immediatamente tangibili  e inoltre la protezione dell’ambiente interferisce spesso con gli interessi economici.
A tal proposito voglio ricordare Nicolas Hulot il ministro francese alla Transizione ecologica e solidale, uno dei più apprezzati del governo francese, che si è dimesso a fine agosto per smettere di mentire a se stesso, dando l'illusione che la sua presenza al governo facesse credere che si stava lavorando per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici. Hulot ha dichiarato che dopo le speranze suscitate dall’accordo di Parigi, è rimasto poi deluso quando ha capito che la consapevolezza dell’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici si scontra in Francia con il potere enorme delle varie lobbies.

Quando il ministro Hulot si è dimesso ho capito che non abbiamo speranza! Solitamente il politico preferisce agire su problemi che il cittadino percepisce ogni giorno, perché è a caccia di consensi e per questo motivo punta su problematiche tipo la sicurezza.
Negli ultimi 25 anni gli omicidi volontari sono passati da 1142 del 1992 ai 343 del 2017. Eppure la percezione tra gli italiani è quella di un Paese sempre più insicuro, questa paura è alimentata anche dai giornali, dalla TV e adesso anche dai social network. E la risposta che viene data dai politici è sempre quella: più polizia, perché? Perché è la risposta più facile, è la soluzione più rapida da metter in atto ed è quella che genera  più consensi. A pochi viene in mente di risolvere il problema della sicurezza agendo sul sociale perché è una scelta impopolare, una strada più lunga, più difficile e una soluzione non immediatamente visibile agli occhi dell’elettore.

L’attuazione del Piano aria regionale dell’aria di questi giorni è un altro esempio di come la politica tentenna di fronte ai provvedimenti da prendere per paura di perdere consensi.
Penso che la politica si debba  assumere la propria responsabilità e pensare al bene del pianeta e delle generazioni future investendo risorse sull’ambiente e debba avere il coraggio anche di fare scelte impopolari, impopolarità che potrebbe essere attutita da una efficace comunicazione. Invece vedo che anche gli sforzi della comunicazione sono orientati sempre e solo al consenso elettorale".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:42
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