Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani
Di seguito gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico). "Accoglienza dopo il carcere: la Curia investe 1 milione di euro nella casa per ex detenuti.Il vescovo Matteo Zuppi continua a investire nella carit&agr...
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Di seguito gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).
"Accoglienza dopo il carcere: la Curia investe 1 milione di euro nella casa per ex detenuti.
Il vescovo Matteo Zuppi continua a investire nella carità, grazie ai proventi della Faac, con un’attenzione ai bisogni che emergono dalla nostra comunità. Il nuovo progetto prevede la ristrutturazione integrale di un vecchio immobile di via del Tuscolano, zona Corticella, che sarà adibito a struttura con finalità sociali: una volta terminato il recupero, sarà destinato al reinserimento sociale anche degli ex detenuti una volta terminata la pena in carcere.
Il carcere non dovrebbe infatti punire, ma rieducare. La Costituzione della Repubblica Italiana afferma il principio che la pena ha fini di recupero e di reinserimento sociale.
La situazione del sistema carcerario italiano, di fronte al sovraffollamento e al calo di risorse, è drammatico. All'interno della Casa Circondariale di Bologna, la capienza di 489 detenuti è abbondantemente superata dalle 773 presenze (di cui 79 donne e 428 stranieri). Il personale di Polizia Penitenziaria è sempre meno, come anche gli educatori in servizio.
Il carcere non è extraterritoriale, è parte della città di Bologna. Il Comune di Bologna, durante lo scorso mandato, ha riattivato lo Sportello del cittadino dentro il carcere, ripristinato la figura dell’assistente sociale che garantisce il collegamento “tra dentro e fuori”, riattivato il Comitato Locale per l'esecuzione penale. L’esperienza del carcere deve proporsi come un tempo di riprogettazione di vita. Ci sono esperienze che confortano questa prospettiva: l'esperienza musicale del maestro Napolitano; il laboratorio sartoriale e quello per il trattamento di materiali elettronici; l'officina meccanica; la serra per la produzione agricola e il nuovo caseificio, il progetto “non solo mimosa”.
Serve un impegno attivo delle istituzioni per ridurre il sovraffollamento e per assumere personale, e occorre che il carcere possa essere vissuto come dovere, ma anche come diritto di pagare per un’azione ingiusta commessa nei confronti della società, di cui si è però legittimamente ancora parte, e c’è la necessità che anche questa esperienza drammatica lasci intravedere una prospettiva, un futuro possibile.
Dobbiamo valorizzare queste esperienze e moltiplicarle: i servizi, le piccole cooperative per l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate, il volontariato, l'Università, la Curia. Serve un impegno attivo delle istituzioni e la collaborazione di tutti".
"Le biblioteche comunali sono un bene pubblico
Le biblioteche sono un servizio pubblico essenziale: sono luoghi di umanità, cultura, educazione e relazione sociale. Una città deve, prima di tutto, occuparsi di educazione e le nostre biblioteche (come anche i musei) possono aiutare i bimbi delle nostre scuole a imparare a fare ricerca, a formare un pensiero critico.
In questi anni abbiamo mantenuto la gratuità dei laboratori e delle attività didattiche ed educative per i bambini e le bambine delle nostre scuole, nonostante le difficoltà legate alla carenza e al turnover del personale. Nel 2017, 4.250 classi hanno frequentato le attività dei musei (450 in più rispetto al 2016), sono state 400 le proposte di promozione alla lettura delle biblioteche, 10.000 gli studenti che hanno partecipato all’attività della Cineteca e 350 gli insegnanti alle giornate di formazione. Per la prima volta, da quest’anno non i lettori ma i libri si muovono su tutto il territorio metropolitano grazie al Sistema Bibliotecario Metropolitano.
Sabato 13 gennaio verrà inaugurata l’apertura del sabato della biblioteca Lame-Malservisi con laboratori e spettacoli per bambini e bambine. Sono 7 gli operatori culturali che formeranno il gruppo di lavoro gestito dal Comune. Non si tratta di una gestione privata perché la responsabilità rimarrà in capo al personale comunale, così come avviene per i servizi offerti da Salaborsa: il responsabile del coordinamento gestionale della biblioteca Lame rimane un dipendente comunale, come anche la responsabilità della direzione e il coordinamento delle attività culturali rimane in mani pubbliche.
La biblioteca Malservisi ha sede in una zona di periferia della nostra città, la zona Lame, un territorio con un’alta presenza di giovani, anche stranieri. La biblioteca è un punto di riferimento importante del territorio anche per rispondere a problemi legati al disagio giovanile, preadolescenziale e adolescenziale, e c’è una rete di risorse attive nel Quartiere Navile: scuole, associazionismo, mondo del volontariato e della cooperazione sociale del territorio. La biblioteca Malservisi continuerà ad essere una risorsa educativa e sociale per il territorio delle Lame, e il servizio bibliotecario sarà ampliato al sabato come anche la qualità dell’offerta culturale.
In questi anni di grande difficoltà per gli enti locali, a Bologna lo sforzo è stato di difendere i servizi essenziali dal punto di vista educativo, culturale e sociale, mantenendo le risorse e gli investimenti su scuola, biblioteche e musei. La sfida, oggi, è capire come (a parità di risorse) migliorare e, come ha ricordato anche il Presidente dell’Istituzione biblioteche, è necessario investire più risorse nel capitale umano per fare di più e meglio: dopo il piano di assunzioni che ha riguardato il personale scolastico e della polizia municipale durante lo scorso mandato, oggi dobbiamo fare concorsi e assumere personale per le nostre biblioteche.
È importante salvaguardare l'educazione perché sia disponibile per tutti, soprattutto per i più piccoli.
Il “mondo non va avanti, senza educazione”.