“2200 anni lungo la Via Emilia”, presentato a Roma il progetto culturale incentrato sul ruolo dell'antica arteria che collega i maggiori centri della Regione
Gambarelli: “iniziativa in continuità con lo spirito dell'Istituzione Bologna Musei, a novembre una mostra al Medievale”
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E' stato presentato stamane a Palazzo Venezia “2200 anni lungo la Via Emilia”, il programma culturale organizzato in occasione della ricorrenza dei 2200 anni dalla fondazione romana di Modena, Parma e Reggio Emilia che per tutto il corso del 2017 proporrà mostre e appuntamenti per approfondire la storia antica delle tre città, contestualizzandole nell'ambito del ruolo svolto nei secoli dalla Via Emilia, asse di collegamento tra i maggiori centri della Regione.
L'Istituzione Bologna Musei partecipa al progetto - promosso dai Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma, dalle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna e Parma, dal Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione Emilia-Romagna - con la mostra “Medioevo svelato. Storie dell'Emilia-Romagna attraverso l'archeologia”, in programma al Museo Medievale da novembre 2017. L'esposizione, curata da Sauro Gelichi, Professore Ordinario di Archeologia Medievale, Dipartimento Studi Umanistici, Università Ca’ Foscari Venezia e Luigi Malnati, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, racconterà le trasformazioni delle città tardoantiche a partire dall’evoluzione degli insediamenti rurali sotto il potere dei nuovi ceti dirigenti (Goti, Bizantini e Longobardi) attraverso il tema della ritualità funeraria, analizzando anche la riorganizzazione delle campagne e la rinascita ciclica dei centri urbani nella nuova fase di età comunale.
Alla conferenza stampa di presentazione che ha visto la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, è intervenuta tra gli altri l'assessora alla Cultura del Comune di Bologna, Bruna Gambarelli che ha così commentato: "Questo importante progetto si sposa perfettamente con lo spirito delle attività che l'Istituzione Bologna Musei svolge da anni al Medievale. Conoscenza e cultura del territorio sono da sempre al centro delle molte iniziative proposte dal Museo, nella consapevolezza che la promozione del patrimonio storico artistico sia la giusta chiave per raccontare a cittadini e visitatori la ricchezza e l'autenticità della storia di Bologna e il suo ruolo centrale attraverso i secoli. La preziosa mostra che si potrà visitare da novembre si pone in continuità con gli eventi curati dalle altre città, affermandosi come tassello fondamentale di un intero percorso di scoperta che si muove sull'asse della via Emilia."
Il progetto intende non solo valorizzare le origini di Modena (Mutina) e Parma, colonie fondate nel 183 a.C., e Reggio Emilia (Regium Lepidi) istituita come forum negli stessi anni, ma contestualizzarle nell’ambito del ruolo svolto fino ai nostri giorni dall'arteria unificante fondata dal console Marco Emilio Lepido, cui si deve la visione lungimirante di un asse di collegamento fra i maggiori centri della regione.
Il ponte fra romanità e contemporaneità sarà rappresentato con linguaggi diversi che vanno dall’esposizione dei reperti agli incontri di approfondimento scientifico, dalla narrazione alla street art, dalla multimedialità al gioco, per coinvolgere pubblici eterogenei in un itinerario alla scoperta della storia e degli aspetti che hanno contribuito a definire l’identità attuale dell'Emilia-Romagna.
Per informazioni:
www.2200anniemilia.it
Istituzione Bologna Musei - Museo Civico Medievale
via Manzoni 4, Bologna
tel. 051 2193916 - 2193930
www.museibologna.it/arteantica
Facebook: Musei Civici d'Arte Antica
Twitter: @MuseiCiviciBolo
L'Istituzione Bologna Musei partecipa al progetto - promosso dai Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma, dalle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna e Parma, dal Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione Emilia-Romagna - con la mostra “Medioevo svelato. Storie dell'Emilia-Romagna attraverso l'archeologia”, in programma al Museo Medievale da novembre 2017. L'esposizione, curata da Sauro Gelichi, Professore Ordinario di Archeologia Medievale, Dipartimento Studi Umanistici, Università Ca’ Foscari Venezia e Luigi Malnati, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, racconterà le trasformazioni delle città tardoantiche a partire dall’evoluzione degli insediamenti rurali sotto il potere dei nuovi ceti dirigenti (Goti, Bizantini e Longobardi) attraverso il tema della ritualità funeraria, analizzando anche la riorganizzazione delle campagne e la rinascita ciclica dei centri urbani nella nuova fase di età comunale.
Alla conferenza stampa di presentazione che ha visto la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, è intervenuta tra gli altri l'assessora alla Cultura del Comune di Bologna, Bruna Gambarelli che ha così commentato: "Questo importante progetto si sposa perfettamente con lo spirito delle attività che l'Istituzione Bologna Musei svolge da anni al Medievale. Conoscenza e cultura del territorio sono da sempre al centro delle molte iniziative proposte dal Museo, nella consapevolezza che la promozione del patrimonio storico artistico sia la giusta chiave per raccontare a cittadini e visitatori la ricchezza e l'autenticità della storia di Bologna e il suo ruolo centrale attraverso i secoli. La preziosa mostra che si potrà visitare da novembre si pone in continuità con gli eventi curati dalle altre città, affermandosi come tassello fondamentale di un intero percorso di scoperta che si muove sull'asse della via Emilia."
Il progetto intende non solo valorizzare le origini di Modena (Mutina) e Parma, colonie fondate nel 183 a.C., e Reggio Emilia (Regium Lepidi) istituita come forum negli stessi anni, ma contestualizzarle nell’ambito del ruolo svolto fino ai nostri giorni dall'arteria unificante fondata dal console Marco Emilio Lepido, cui si deve la visione lungimirante di un asse di collegamento fra i maggiori centri della regione.
Il ponte fra romanità e contemporaneità sarà rappresentato con linguaggi diversi che vanno dall’esposizione dei reperti agli incontri di approfondimento scientifico, dalla narrazione alla street art, dalla multimedialità al gioco, per coinvolgere pubblici eterogenei in un itinerario alla scoperta della storia e degli aspetti che hanno contribuito a definire l’identità attuale dell'Emilia-Romagna.
Per informazioni:
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Istituzione Bologna Musei - Museo Civico Medievale
via Manzoni 4, Bologna
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