Question time, chiarimenti sullo sgombero di via Gandusio
L'assessore alla Casa e all'Emergenza abitativa Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sullo sgombero di via Gandusio. La domanda della c...
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L'assessore alla Casa e all'Emergenza abitativa Virginia Gieri ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sullo sgombero di via Gandusio.
La domanda della consigliera Clancy:
"Viste le operazioni di sgombero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica siti in via Gandusio 6-8-10-12 del 14 luglio scorso; vista le discordanze che si riscontrano circa il numero delle persone allontanate chiedo al Sindaco e alla Giunta il numero effettivo totale delle persone allontanate e il numero di minori presenti, la loro condizione in relazione alla titolarità o meno dell'alloggio; quali soluzioni siano state proposte dall'Amministrazione, se temporanee o definitive, a quante delle persone allontanate e quante di queste soluzioni siano state accettate;
se l'Amministrazione fosse in possesso preventivamente di tutte le informazioni necessarie per far fronte a questa operazione, soprattutto per quel che riguarda la consistenza numerica e la condizione delle persone coinvolte; infine se e quali azioni siano state messe in campo per scongiurare l'uso della forza".
La risposta dell'assessore Gieri:
"Leggo la domanda che ho qui e a cui avrei dovuto rispondere. Chiedo al Sindaco e alla Giunta il numero effettivo totale delle persone allontanate e il numero di minori presenti, la loro condizione in relazione alla titolarità o meno dell'alloggio; quali soluzioni siano state proposte dall'Amministrazione, se temporanee o definitive, a quante delle persone allontanate e quante di queste soluzioni siano state accettate; se l'Amministrazione fosse in possesso preventivamente di tutte le informazioni necessarie per far fronte a questa operazione, soprattutto per quel che riguarda la consistenza numerica e la condizione delle persone coinvolte; infine se e quali azioni siano state messe in campo per scongiurare l'uso della forza.
Lo dico perché per serietà a me piace rispondere, sono sempre in aula, ma rispondo a quello che mi viene chiesto, qui non è mai citato Arci Guernelli, né la situazione di un signore che vive qua sotto in questo momento, per qualche ora. Perché è bello essere franchi e corretti con tutti, io lo sono sempre stata con i consiglieri e mi sembrava giusto leggerlo, perché non voglio essere omissiva.
Per il complesso il immobiliare di via Gandusio è in previsione una maxi riqualificazione finanziata da risorse statali per circa 5 milioni di euro. L'amministrazione e Acer hanno effettuato un lavoro di preparazione che nei mesi scorsi ha visto il trasferimento in altri alloggi temporanei più di 120 nuclei familiari. A tutti gli assegnatari aventi titolo Acer ha proposto, fino agli ultimi giorni, anzi, fino all'ultimo giorno, alloggi alternativi per il periodo dei lavori e tutti hanno accettato, tutti coloro che avevano titolo a essere trasferiti hanno accettato la soluzione abitativa. Venerdì scorso 14 luglio sono stati liberati gli alloggi occupati abusivamente o occupati da senza aventi titolo, che vuole dire che erano persone che avevano quell'alloggio per contratti temporanei e questi contratti erano scaduti e queste persone non si erano allontanate, quindi c'era su di loro un procedimento giudiziario e avevano avuto già quattro visite dell'ufficiale giudiziario negli ultimi mesi per lasciare l'appartamento.
L'intervento in oggetto si è svolto in modo sostanzialmente regolare, è iniziato alle ore 7. La Polizia Municipale era sul posto con 10 pattuglie e il servizio si è protratto anche nel pomeriggio con 6 pattuglie a presidio della struttura, nella sera e notte con rispettivamente 2 e 1 pattuglia. L'ausilio attivo e l'assistenza delle Forze di Polizia sono stati consistenti, efficaci, ma non operativi. Complessivamente sono stati liberati 23 appartamenti occupati abusivamente a vario titolo, 43 sono le persone denunciate, fra queste 7 famiglie con 10 minori. Sul posto era presente anche personale del servizio veterinario dell'ASL, che non è dovuto intervenire, ma ai fini preventivi la loro presenza è stata molto importante. Così com'era presente l'ASL per assistere le persone che potessero avere delle necessità sanitarie. Il Pronto intervento sociale del Comune di Bologna (PRIS) è arrivato in via Gandusio verso le 8, quando le prime persone sono uscite dallo stabile. La proposta di accoglienza a San Sisto ha avuto come destinatari le famiglie con minori e due coppie in particolare fragilità sanitaria. Agli altri adulti è stata proposta la collocazione in dormitorio. Due coppie adulte hanno rifiutato questa proposta. Sottolineo che la collocazione sia nell'alloggio di San Sisto che in dormitorio era una proposta assolutamente d'emergenza legata al fatto che bisognava valutare qual era lo stato delle persone che erano appunto occupanti abusivi di cui dunque non avevamo contezza. Complessivamente sono state ospitate provvisoriamente 51 persone di cui 18 minori, 33 adulti, 10 nuclei, quattro coppie e due adulti soli.
Approfitto anche per fare un ringraziamento alle Forze dell'ordine alla nostra Polizia municipale, ad Acer, al presidente e vicepresidente, a tutto il Settore, che hanno operato in questi mesi davvero con molta lena per trovare appunto le proposte alternative per oltre 120 nuclei, e la cosa non è facile, tutta a documentazione è a carico dell'Amministrazione comunale, dunque si è fatto veramente tutto quello che era necessario. Per ultimo, ma non per ultimo, ringrazio i servizi sociali che sono stati molto attenti e hanno lavorato per l'individuazione delle criticità delle situazioni delle famiglie. Faccio una ultima osservazione, credo che al di la del fatto che occupare abusivamente gli alloggi pubblici sia un reato, voglio sottolineare che oltre a essere un reato è anche un danno vero, non solo per tutti coloro che sono in attesa di un alloggio pubblico, sono oltre 4.000 i nuclei che attendono una riqualificazione, che questa città attende da molti anni in quel comparto, ma è un danno anche per coloro che compiono l'occupazione perché fa in modo che siano assolutamente al di fuori di ogni possibilità per quanto riguarda tutte le proposte, che non possono che essere transitorie proprio perché la presenza in un alloggio occupato genera un reato, quindi un iter legale, fa decadere delle residenze e di conseguenza allontana ancora di più l'accesso all'alloggio pubblico nel caso se ne avesse il titolo. Quindi è un danno davvero per tutti e coloro che in qualche maniera incoraggiano oppure pensano che possa essere utile fare operazioni di forza o di accampamenti per potere accedere all'alloggio devono avere chiaro che l'unico strumento che l'Amministrazione pubblica ha per concedere in modo più o meno duraturo degli alloggi in transizione abitativa o Erp è quello di essere residenti per un tot di anni e di mettersi in comunicazione immediatamente con i nostri servizi sociali, fare un piano di lavoro e valutare davvero quanto questo bisogno è vero".
La domanda della consigliera Clancy:
"Viste le operazioni di sgombero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica siti in via Gandusio 6-8-10-12 del 14 luglio scorso; vista le discordanze che si riscontrano circa il numero delle persone allontanate chiedo al Sindaco e alla Giunta il numero effettivo totale delle persone allontanate e il numero di minori presenti, la loro condizione in relazione alla titolarità o meno dell'alloggio; quali soluzioni siano state proposte dall'Amministrazione, se temporanee o definitive, a quante delle persone allontanate e quante di queste soluzioni siano state accettate;
se l'Amministrazione fosse in possesso preventivamente di tutte le informazioni necessarie per far fronte a questa operazione, soprattutto per quel che riguarda la consistenza numerica e la condizione delle persone coinvolte; infine se e quali azioni siano state messe in campo per scongiurare l'uso della forza".
La risposta dell'assessore Gieri:
"Leggo la domanda che ho qui e a cui avrei dovuto rispondere. Chiedo al Sindaco e alla Giunta il numero effettivo totale delle persone allontanate e il numero di minori presenti, la loro condizione in relazione alla titolarità o meno dell'alloggio; quali soluzioni siano state proposte dall'Amministrazione, se temporanee o definitive, a quante delle persone allontanate e quante di queste soluzioni siano state accettate; se l'Amministrazione fosse in possesso preventivamente di tutte le informazioni necessarie per far fronte a questa operazione, soprattutto per quel che riguarda la consistenza numerica e la condizione delle persone coinvolte; infine se e quali azioni siano state messe in campo per scongiurare l'uso della forza.
Lo dico perché per serietà a me piace rispondere, sono sempre in aula, ma rispondo a quello che mi viene chiesto, qui non è mai citato Arci Guernelli, né la situazione di un signore che vive qua sotto in questo momento, per qualche ora. Perché è bello essere franchi e corretti con tutti, io lo sono sempre stata con i consiglieri e mi sembrava giusto leggerlo, perché non voglio essere omissiva.
Per il complesso il immobiliare di via Gandusio è in previsione una maxi riqualificazione finanziata da risorse statali per circa 5 milioni di euro. L'amministrazione e Acer hanno effettuato un lavoro di preparazione che nei mesi scorsi ha visto il trasferimento in altri alloggi temporanei più di 120 nuclei familiari. A tutti gli assegnatari aventi titolo Acer ha proposto, fino agli ultimi giorni, anzi, fino all'ultimo giorno, alloggi alternativi per il periodo dei lavori e tutti hanno accettato, tutti coloro che avevano titolo a essere trasferiti hanno accettato la soluzione abitativa. Venerdì scorso 14 luglio sono stati liberati gli alloggi occupati abusivamente o occupati da senza aventi titolo, che vuole dire che erano persone che avevano quell'alloggio per contratti temporanei e questi contratti erano scaduti e queste persone non si erano allontanate, quindi c'era su di loro un procedimento giudiziario e avevano avuto già quattro visite dell'ufficiale giudiziario negli ultimi mesi per lasciare l'appartamento.
L'intervento in oggetto si è svolto in modo sostanzialmente regolare, è iniziato alle ore 7. La Polizia Municipale era sul posto con 10 pattuglie e il servizio si è protratto anche nel pomeriggio con 6 pattuglie a presidio della struttura, nella sera e notte con rispettivamente 2 e 1 pattuglia. L'ausilio attivo e l'assistenza delle Forze di Polizia sono stati consistenti, efficaci, ma non operativi. Complessivamente sono stati liberati 23 appartamenti occupati abusivamente a vario titolo, 43 sono le persone denunciate, fra queste 7 famiglie con 10 minori. Sul posto era presente anche personale del servizio veterinario dell'ASL, che non è dovuto intervenire, ma ai fini preventivi la loro presenza è stata molto importante. Così com'era presente l'ASL per assistere le persone che potessero avere delle necessità sanitarie. Il Pronto intervento sociale del Comune di Bologna (PRIS) è arrivato in via Gandusio verso le 8, quando le prime persone sono uscite dallo stabile. La proposta di accoglienza a San Sisto ha avuto come destinatari le famiglie con minori e due coppie in particolare fragilità sanitaria. Agli altri adulti è stata proposta la collocazione in dormitorio. Due coppie adulte hanno rifiutato questa proposta. Sottolineo che la collocazione sia nell'alloggio di San Sisto che in dormitorio era una proposta assolutamente d'emergenza legata al fatto che bisognava valutare qual era lo stato delle persone che erano appunto occupanti abusivi di cui dunque non avevamo contezza. Complessivamente sono state ospitate provvisoriamente 51 persone di cui 18 minori, 33 adulti, 10 nuclei, quattro coppie e due adulti soli.
Approfitto anche per fare un ringraziamento alle Forze dell'ordine alla nostra Polizia municipale, ad Acer, al presidente e vicepresidente, a tutto il Settore, che hanno operato in questi mesi davvero con molta lena per trovare appunto le proposte alternative per oltre 120 nuclei, e la cosa non è facile, tutta a documentazione è a carico dell'Amministrazione comunale, dunque si è fatto veramente tutto quello che era necessario. Per ultimo, ma non per ultimo, ringrazio i servizi sociali che sono stati molto attenti e hanno lavorato per l'individuazione delle criticità delle situazioni delle famiglie. Faccio una ultima osservazione, credo che al di la del fatto che occupare abusivamente gli alloggi pubblici sia un reato, voglio sottolineare che oltre a essere un reato è anche un danno vero, non solo per tutti coloro che sono in attesa di un alloggio pubblico, sono oltre 4.000 i nuclei che attendono una riqualificazione, che questa città attende da molti anni in quel comparto, ma è un danno anche per coloro che compiono l'occupazione perché fa in modo che siano assolutamente al di fuori di ogni possibilità per quanto riguarda tutte le proposte, che non possono che essere transitorie proprio perché la presenza in un alloggio occupato genera un reato, quindi un iter legale, fa decadere delle residenze e di conseguenza allontana ancora di più l'accesso all'alloggio pubblico nel caso se ne avesse il titolo. Quindi è un danno davvero per tutti e coloro che in qualche maniera incoraggiano oppure pensano che possa essere utile fare operazioni di forza o di accampamenti per potere accedere all'alloggio devono avere chiaro che l'unico strumento che l'Amministrazione pubblica ha per concedere in modo più o meno duraturo degli alloggi in transizione abitativa o Erp è quello di essere residenti per un tot di anni e di mettersi in comunicazione immediatamente con i nostri servizi sociali, fare un piano di lavoro e valutare davvero quanto questo bisogno è vero".