Question Time, chiarimenti sulle spese per i servizi di assistenza domiciliare
L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Lisei (Forza Italia), Mirka Cocconcelli (Lega nord) ed Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) sull...
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L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Lisei (Forza Italia), Mirka Cocconcelli (Lega nord) ed Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) sulle spese per i servizi di assistenza domiciliare. La risposta è stata letta in aula dall'assessora Orioli.
La domanda del consigliere Lisei
"Con riferimento alla triste vicenda subita ulteriormente da Cristina Magrini che da disabile di serie B è diventata di serie C così come emerge, in data odierna, dagli organi d'informazione chiedo al Sindaco il proprio pensiero politico in merito e come l'amministrazione intenda procedere in merito alla richiesta formalizzata di compartecipazione alle spese per l'assistenza domiciliare. Si chiede, infatti se non si ritenga giusto aiutare una cittadina in tale particolare situazione fornendole adeguato sostegno. Sia a lei che ai familiari. Se non ritenga che ignorare una cittadina onoraria del Comune di Bologna non sia una mancanza di rispetto e mostri scarsa sensibilità".
La domanda della consigliera Cocconcelli
"Dopo la consegna della Cittadinanza Onoraria a Cristina Magrini è stato fatto un altro "regalo" alla suddetta disabile.
Il 10 gennaio scorso l'Unità socio sanitaria integrata (USSI) disabili est-ovest ha inviato una mail all'amministratore di sostegno della suddetta disabile informandola che, a seguito di una delibera comunale, la Magrini doveva compartecipare alla spesa dell'assistenza domiciliare e puntuale "come un orologio svizzero" il 21 giugno è arrivato il primo addebito con relativa fattura per la compartecipazione al costo dell'assistenza domiciliare. Chiedo al Sindaco ed alla Giunta un parere politico riguardo agli ammalati in stato vegetativo, come Cristina Magrini, ed alla relativa assistenza domiciliare prevista per questi ammalati".
La domanda della consigliera Foresti
"Premesso che la signora Cristina Magrini vive in condizioni di disabilità gravissima e da 30 anni è assistita 24 ore su 24 dal suo papà Signor Romano Magrini; in data 21.11.2011 con atto di consiglio o.d.g. n. 134 P.G. n. 265862/20011 è stata conferita la cittadinanza onoraria della Città di Bologna a Cristina Magrini; con una delibera di Giunta del Comune di Bologna viene richiesto a Crisitina Magrini una compartecipazione alle spese dell'assistenza domiciliare ed una verifica di eventuali modifiche del PAI (piano assistenziale individuale); l'associazione Insieme per Cristina onlus il 27 febbraio u.s. ha scritto al Sindaco Merola per ottenere un suo intervento e in risposta il Sindaco ha dichiarato che sarebbe intervenuto in tempi brevi l'assessore alla Sanità Rizzo Nervo (a tutt'oggi non risulta ancora alcun intervento dell'Assessore); il piano per risparmiare sull'assistenza domiciliare presentato dalla sopracitata associazione, in accordo con Romano Magrini, è stato bocciato. Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi a questa triste vicenda pongo la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica – amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sul tema; per sapere dal Sindaco e dalla Giunta, come valuti il ritardo dell'Amministrazione nell'intervenire su questa delicata vicenda. per sapere se l'Amministrazione non ritenga urgente sanare in tempi brevi questa situazione senza infierire sulle famiglie di coloro che si trovano in stato vegetativo e che con amore e dedizione assistono giorno per giorno i loro cari".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo letta in aula dall'assessora Orioli
"Sulle pagine de Il Resto del Carlino è uscito un articolo in cui l'associazione Insieme per Cristina pone una serie di questioni legate all'assistenza di Cristina Magrini, ragazza da anni in stato vegetativo in seguito ad un incidente, da sempre seguita con amore dal padre Romano e dall'associazione stessa.
Nell'articolo vengono poste quattro questioni dall'associazione: la prima, la richiesta del Comune di compartecipazione alle spese di assistenza domiciliare; la seconda, il riconoscimento di un assegno di cura minore rispetto al valore massimo possibile previsto; la terza, la richiesta di mutuare una parte delle risorse per l'assistenza domiciliare in un contributo per la fisioterapia che si sostiene essere completamente a carico della famiglia; la quarta, il mancato incontro richiesto da alcuni mesi.
Puntualmente rispondo alle questioni poste.
La prima. Il Consiglio comunale, in applicazione di una norma dello Stato, ha adottato il nuovo Isee che misura redditi e patrimonio dell'assistito al fine di determinare una compartecipazione alle spese, oppure una completa esenzione, in base ad un principio di maggiore equità. Queste regole valgono ovviamente per tutti, non solo per Cristina e i suoi famigliari. Nella fattispecie del caso di Cristina Magrini il piano assistenziale prevede 18 ore settimanali di assistenza domiciliare per un costo complessivo a carico del sistema pubblico di circa 1.700 euro al mese, su cui con l'applicazione del nuovo Isee si prevede una compartecipazione della famiglia di 120 euro al mese.
Seconda questione. La determinazione del valore dell'assegno di cura è fissato da specifici parametri sanitari fissati dalla Regione che lo modulano intorno ai bisogni di assistenza sanitari. Nel caso di specie, relativo agli stati vegetativi come quello di Cristina, la valutazione medica ha previsto la corresponsione di circa 790 euro al mese di assegno di cura. A questi si aggiungono 160 euro come contributo pubblico per la regolarizzazione dell'assistente famigliare.
Terza questione. Oltre a fornire l'assistenza domiciliare, il Comune di Bologna eroga a Cristina Magrini, per il tramite dell'Ussi Disabili, mille euro al mese come contributo sostitutivo di servizio finalizzato alla mobilizzazione di Cristina e inoltre prevede interventi di monitoraggio e addestramento agli assistenti famigliari privati da parte del personale dell'Ausl. Non è dunque corretto affermare che tutto il carico della fisioterapia, nonostante le valutazioni mediche che l'hanno esclusa dall'offerta assistenziale, sia completamente a carico della famiglia. La possibilità di mutuare una parte dell'assistenza domiciliare con un maggior contributo (che andrebbe a incrementare i mille euro) per la fisioterapia come da proposta della famiglia, è un ipotesi che si può discutere insieme all'Ussi Disabili secondo valutazioni mediche e assistenziali di appropriatezza, che possono essere oggetto solo di una valutazione e di una relazione fra la famiglia e chi ha le professionalità per costruire un piano assistenziale per Cristina. Una valutazione che ovviamente non può essere motivata solo dal risparmio dei 120 euro di compartecipazione ma dall'esclusivo interesse, che so essere condiviso da tutti gli attori della vicenda, per la salute di Cristina. Valutazioni che non possono ovviamente in alcun modo essere affidate all'intervento del Sindaco o dell'assessore che non hanno le competenze tecniche per fare questa valutazione di appropriatezza. Certo ribadiamo la volontà e la buona prassi di costruire i piani assistenziali nella relazione e nell'ascolto delle aspettative e delle valutazioni nella famiglia della persona assistita.
Mi dispiace sinceramente non aver già incontrato il papà di Cristina e l'Associazione Insieme per Cristina dopo la loro richiesta di incontro, cosa che tuttavia ho già in programma. Il motivo è da ricercarsi esclusivamente nel fatto che ho chiesto prima di incontrarli, per la ragione che ho appena scritto, una istruttoria tecnica delle questioni poste, senza la quale l'interlocuzione con la politica non avrebbe avuto alcun senso né esiti risolutivi. Dopo di che quattro mesi sono troppi e chiedo scusa.
Spero di aver meglio specificato la vicenda e la posizione del Comune che, nel quadro dovuto di applicazione delle regole date, ha sempre cercato soluzioni condivise con la famiglia Magrini. Una strada che vogliamo proseguire superando, dove possibile, eventuali problemi e incomprensioni, già dal prossimo imminente incontro".