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Question Time, chiarimenti sulle moschee in città

L'assessora al Contrasto alle discriminazioni, Susanna Zaccaria, ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (lega nord) sulle moschee in città. La risposta è st...

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L'assessora al Contrasto alle discriminazioni, Susanna Zaccaria, ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (lega nord) sulle moschee in città. La risposta è stata letta in aula dall'assessora Orioli.

Domanda della consigliera Borgonzoni
"Bologna Capitale delle moschee. Ma sono garage. Alla luce dell'articolo apparso sugli organi di stampa, riguardante il censimento elaborato dall'Ufficio tecnico dell'Unione delle Comunità Islamiche Italiane (Gruppo Cadini ed Istat), emerge che Bologna è la capitale delle 'moschee'.
Chiedo al Sindaco e alla Giunta:
quale sia la propria considerazione e pensiero politico nel merito;
se l'Amministrazione ha ancora in animo la possibile realizzazione di una grande moschea in città e altresì quali sarebbero i rapporti che intercorrono tra l'Amministrazione stessa e Yassin Lafram, Coordinatore della Comunità Islamica Bolognese".

Risposta dell'assessora Zaccaria letta in aula dall'assessora Orioli
"Dall'articolo di stampa oggetto della domanda non emergono elementi di novità circa la situazione dei luoghi di culto nella città di Bologna, relativa ad un numero conosciuto di piccole sale di preghiera sparse sul territorio.
L'esercizio del culto è garantito dalla Costituzione e, in assenza di regolamentazione normativa dello Stato, così come in assenza di sottoscrizione di intesa tra lo Stato Italiano e la Comunità Islamica, non è in alcun modo regolamentato, nemmeno per quanto riguarda i luoghi ove svolgere le attività di preghiera.
Tra lo Stato italiano e numerose associazioni e comunità islamiche nazionali, il 1 febbraio 2017 è stato però sottoscritto il Patto nazionale per un islam italiano, che vuole essere un impegno a proseguire il confronto e i lavori per la sottoscrizione di una vera e propria intesa ai sensi dell'articolo 8, comma 3 della Costituzione. Tale patto oltre a prevedere azioni di trasparenza, confronto e organizzazione di eventi per il dialogo interculturale, auspica un impegno per il mantenimento di luoghi dignitosi per il culto.
La situazione della città di Bologna è nota e vi sono rapporti costanti di confronto con Yassin Lafram, responsabile della Comunità Islamica Bolognese, che rappresenta la maggioranza delle associazioni presenti sul territorio e che è un interlocutore legittimo e disponibile per ogni questione che si verifichi sul nostro territorio.
L'intento, già espresso più volte anche in questa sede, è quello di arrivare alla redazione di un protocollo condiviso per l'apertura di sale di preghiera tramite il quale, nel pieno rispetto delle regole e della normativa vigente, si possa tutelare l'esercizio del culto in luoghi adeguati, favorire l'integrazione e salvaguardare le esigenze dei cittadini nei luoghi dove le sale verranno aperte, ed in tal senso si sta già operando.
Ad oggi, non è in agenda una discussione sulla costruzione di una grande moschea a Bologna".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:38
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