Question Time, chiarimenti sulle moschee in città
L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sulle moschee in città.Domanda della consigliera Borgonzoni"Alla luce della notiz...
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L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sulle moschee in città.
Domanda della consigliera Borgonzoni
"Alla luce della notizia che l'attentatore di Londra, nelle sue visite bolognesi, sembra essere transitato da una delle moschee del nostro territorio e che il presidente dell'associazione C.I.B. ha dichiarato '......metti che dalla sua non è passato' sono a chiedere il pensiero dell'amministrazione in merito alla presenza di 'moschee abusive' sul territorio e se l'amministrazione ha in animo di mettere in campo azioni serie di monitoraggio e chiusura delle non regolari.
Chiedo anche di sapere se è l'amministrazione è realmente a conoscenza di chi le gestisce, ma soprattutto delle iniziative che vengono svolte all'interno e se il percorso avviato con l'ex assessore Frascaroli è stato ritenuto politicamente non utile e conseguentemente fermato".
Risposta dell'assessora Zaccaria
"Alcune cose le ho già dette, rispetto soprattutto a come da noi si svolga tutto in queste piccole sale di preghiera. Allora, non voglio fare eccessive puntualizzazioni, però visto che nel testo della domanda si parla di 'moschee abusive', io ribadisco che quando si è in una condizione di vuoto normativo non c'è una situazione di abusivismo, come viene affermato dal testo della domanda. Questo è un suo punto di vista, perché quelle sono associazioni, non è una discussione tra di noi, sono punti di vista senz'altro diversi, io torno a fare riferimento al fatto che a seconda di quello che si vuole dimostrare si cambia il bersaglio, addirittura all'interno della domanda lei mi chiede, a quanto lei mi ha scritto, se il percorso fatto con l'assessora Frascaroli è considerato positivo.
Ora, noi qui a Bologna abbiamo svolto sul territorio un percorso con le associazioni culturali islamiche che ha portato ad una rappresentanza di 13 associazioni su 15 presenti. Ora, Yassine Lafram per queste associazioni credo sia più rappresentativo di tutti noi, se ne facciamo una questione di numeri.
Questa è la quasi totalità di associazioni culturali islamiche che si è riunita, grazie anche al lavoro dall'ex assessora Frascaroli, che ha dato un grosso contributo, per cui per noi questo percorso è estremamente positivo, ha portato alla possibilità di avere un referente che di volta si rende disponibile e ci mette in contatto - io parlo del mio anno di presenza, tutte le volte che ho avuto bisogno di parlare con qualche referente di queste associazioni - tramite Yassine Lafram, ma comunque con esito assolutamente positivo in termini di disponibilità e non solo di coloro che volevano aprire una nuova di moschea, ma anche di quelle già esistenti, per me è un referente più che legittimo, e questa è parte della risposta.
Detto questo, come dicevo prima, non siamo in una condizione di abusivismo, come lei spesso tende a sottolineare, siamo in una condizione più e più volte esposta in cui queste associazioni legittimamente secondo il nostro codice civile si costituiscono, alcune diventano associazioni di promozione sociale e hanno delle agevolazioni, altre no. Questa è la situazione normativa. Torno a ribadire che dobbiamo fare riferimento ora più che mai al patto sottoscritto, perché ci dà delle indicazioni, ma che rispetto alla situazione nelle sale di preghiera noi non possiamo normativamente risolverla, né in una maniera, né nell'altra. Quindi, fino a che non sarà sottoscritta un'intesa come stabilito dalla Costituzione, su questo sono d'accordo con quanto diceva il consigliere Bosco, mi riferivo espressamente alla risoluzione dei problemi tecnici, di regolarità amministrativa per l'apertura delle sedi, fino a quel momento siamo dentro questa situazione e siamo in una città in cui non solo conosciamo chi svolge queste attività, ma abbiamo anche dei referenti che si rendono disponibili a mediare con l'Amministrazione, che non mancano mai a qualunque tavolo di discussione non solo con noi, ma proprio su tutto il territorio. Quindi io posso dire che tutta questa parte è positiva. Torno a ridire, tanto sarà sicuramente oggetto anche di altre richieste, che il lavoro che stiamo facendo per un protocollo, per arrivare a delle modalità omogenee, è fatto nell'ottica di evitare il prodursi di quei problemi possono essere urbanistici, che possono essere l'arrivo di una sala di preghiera in un condominio, per cercare di togliere quella parte di conflitto, ma non perché noi normativamente come Comune possiamo imporre determinate regole al di fuori del rispetto di quelle tecniche che tutti quanti sapete. Grazie".